Cornuto Terzo e ultimo episodio
di
DavideSebastiani
genere
dominazione
Ester rimase alcuni secondi nella stessa posizione di prima, col suo splendido corpo nudo sopra a quello di suo marito. Respirò affannosamente. In fondo, era stata una scopata piacevole. Il pene di Marco che ormai aveva perso la sua turgidità, scivolo fuori dalla meravigliosa fica della sua bellissima moglie che scavalcò il corpo di Marco per sdraiarsi poi, a fianco dell’uomo
“ Marco, vai a prendermi le sigarette” ordinò al marito che si alzò felice, non prima di averle dato un casto bacio sulla bocca
“ Si amore. Vado subito” rispose Marco che tornò dopo pochi istanti. Offrì la sigaretta a sua moglie e glie l’accese, guardandola poi con tutto l’amore che era capace di dimostrare
“ Mi hai fatto piangere, Ester. Stavolta sei stata crudele. Sembrava che fosse tutto vero quello che mi dicevi e quasi ci credevo” La donna aspirò voluttuosamente la sua sigaretta e voltò il suo bel viso verso di lui
“ Si, sono stata proprio brava. E tu sei riuscito ad immedesimarti talmente bene che ti sono uscite persino le lacrime”
“ Si amore. Pensavo al fatto che tu mi tradissi veramente e mi sentivo morire”
“ Ma intanto ti eccita. Anche oggi ce l’avevi bello dritto”
“ Si, è vero. Mi fa morire il pensiero ma nello stesso tempo mi eccita incredibilmente. Così come mi eccita che tu mi umili, che mi dici che ce l’ho minuscolo”
“ Si vede che sono un po’ sadica. Mi piace umiliarti. Mi riesce proprio bene, non è così, caro?” domandò la bella Ester con un sorriso enigmatico.
“ Ti riesce perfettamente e il mio godimento è enorme. Mi piace immensamente anche quando mi dici che sei la mia padrona. Mmmm quanto mi piace. E naturalmente mi piaci tu. Sei bellissima”
“ Grazie caro. Sono felice di sapere che sei soddisfatto”
“ Molto soddisfatto. Mi piace mettere in scena questa finzione, Mi eccita da impazzire. Basta che poi sia tutto falso, naturalmente. E che tu mi sia fedele e che io non ce l’abbia poi così piccolo”
“ Ma certo che ti sono fedele. E non ce l’hai piccolo ma chissà perché ti ecciti in questa maniera”
“ Non lo so, amore mio. Ma sono felice che tu abbia accettato di fare questi giochini erotici. E pensare che non volevo dirtelo. Mi vergognavo da morire” Ester aggrottò le sopracciglia guardandolo come se intendesse rimproverarlo
“ Tra moglie e marito ci si deve dire tutto. Non tollero segreti tra di noi”
“ Ed è quello che ho fatto, amore mio. Non ho più segreti. Avevo questo desiderio, te l’ho confessato e tu mi hai accontentato. Non ti ringrazierò mai abbastanza di averlo fatto diventare realtà. Beh, realtà fino ad un certo punto, per fortuna” aggiunse l’uomo sorridendo. Ester abbozzò a sua volta un sorriso, tirò un’ultima boccata alla sua sigaretta e poi la spense sul posacenere mentre Marco si mise una mano sulla bocca sbadigliando
“ Hai sonno, caro?”
“ Si amore. Sono stanchissimo. E’ stancante psicologicamente fare queste scenette. Oltre che fisicamente. Mi sono dovuto fare una sega prima del tuo arrivo altrimenti appena ti vedo me ne vengo subito. Sei così sensuale. E poi, con una scenetta del genere che mi eccita particolarmente, non avrei potuto accontentare la mia splendida moglie. Perché ti ho accontentata, vero?” chiese Marco con un pizzico di timore. Non era un mini dotato nella realtà ma non poteva certo definirsi uno stallone e una donna come Ester doveva essere accontentata sessualmente a qualunque costo
“ Ma certo che mi hai accontentata, caro. Un conto è la fantasia e un altro è la realtà “ rispose comunque la donna sorridendogli e quel meraviglioso sorriso sembrò tranquillizzarlo definitivamente
“ Mi si stanno chiudendo gli occhi, amore mio”
“ E allora cosa aspetti? Addormentati. Anche se……”
“ Anche se?”
“ Devo dire che sono rimasta un po’ delusa”
“ Oh mio Dio, amore. Mi dispiace. In cosa ti ho delusa?” chiese preoccupato Marco
“ Ti avevo parlato di quella borsa che mi piaceva tanto e tu mi avevi detto che me l’avresti comprata. Costa solo cinquemila euro, Praticamente una sciocchezza per uno come te. Credo che me la meriterei per come mi comporto con te” Marco si avvicinò al viso di Ester dandole diversi baci casti sulle sue meravigliose labbra
“ Sono imperdonabile, amore mio. Hai ragione ma me ne sono dimenticato. Domani ti lascerò un assegno di cinquemila euro sul comodino e potrai comperare quella borsa che ti piace tanto”
“ Mmm… Facciamo quindici perché ci vorrei aggiungere qualche altra cosetta. Visto che vado a fare shopping, vorrei approfittarne”
“ Certamente, amore mio. Tutto quello che vuole la mia bellissima e….. fedelissima moglie” concluse Marco
“ Perfetto, caro. Ora addormentati pure, se vuoi. Io leggerò due righe del mio libro e poi cercherò di prendere anch’io sonno”
“ Buonanotte, amore”
“ Buonanotte, caro” concluse la bella Ester prendendo sul comodino alla sua destra un libro. Lo aprì e lesse qualche pagina svogliatamente mentre Marco, profondamente rilassato e felice dopo la splendida serata appena conclusa, cominciò a chiudere gli occhi per poi cadere in un sonno profondo. Ester osservò suo marito che si era ormai placidamente addormentato, posò il suo libro sul comodino per afferrare il suo telefono cellulare. Digitò alcuni tasti e poi, appena vide che la persona che le interessava era on line, cominciò a scrivere
< Il cornutone si è addormentato> Dall’altra parte alcuni secondi di attesa e poi la risposta
< Quasi, quasi lo invidio. Io qui da solo e lui accanto a te. Sei nuda?>
< Completamente nuda e mi sto toccando pensando a te>
< Oh sì, mi sto toccando anch’io e comincio ad avercelo duro>
< Oddio, quanto mi piace il tuo bel cazzone. Dimmi che sono la tua puttanella>
< Si, sei la mia puttanella>
< Di più. Dimmi che sono la peggiore troia che esiste sulla faccia della terra>
“ Certo che sei una troia. Ti piacciono i cazzi grossi come il mio, Non è vero Ester? Dimmi, che ci faresti adesso?>
< Oh, quanto vorrei toccartelo adesso. Me lo infilerei in bocca e poi nella mia fichetta fino a spremerti come un limone>
< Oddio Ester, me l’hai fatto diventare di marmo>
< Continua a toccarti pensando al mio corpo nudo che ti sta bramando, stallone mio. E poi vieni, fino all’ultima goccia. Alla faccia del cornuto che mi sta a fianco> Alcuni attimi di attesa e poi il cellulare di Ester riprese a vibrare
“ Cazzo, troietta. Me ne hai fatto venire solo con dei messaggi. Sei la donna più porca che abbia mai conosciuto> Ester sorrise
< Mmmm vorrei leccartelo tutto>
< Domani. Ci vediamo domani. Voglio infilartelo dappertutto>
< Certo, stallone. Non vedo l’ora che sia domani. Prima però devo fare delle compere. Ci vediamo nel pomeriggio>
< Problemi col cornuto?>
< Stai scherzando? Quello fa quello che dico io. Fila dritto che è un piacere>
< Ma perché non lo lasci?>
< Perché tu hai il cazzo grosso e il portafogli piccolo, stallone. Io sarò pure una troia ma sono anche una signora che ha bisogno di un certo stile di vita che tu non puoi garantirmi. Sei adatto solo per scopare. E per fortuna, quello lo sai fare bene>
< E vedrai domani quello che ti farò. Ah, che compere devi fare?>
< Il cornuto mi lascerà domani un bell’assegno di 15000 euro che mi serviranno per comprarmi una bella borsa di marca e per togliermi qualche altro sfizio. Quando potrai permetterti questo, io lascio il cornuto e vengo a stare con te>
< Sei proprio una grande zoccola. Ma sei anche la donna più sensuale che abbia mai conosciuto. Ci vediamo domani al solito posto, allora>
< Ci puoi contare, stallone. E vieni preparato perché domani ho cattive intenzioni. Il cornuto riesce appena a soddisfarmi ma ho ancora bisogno. Ho bisogno di un bel cazzo di marmo>
< Neanche Michelangelo avrebbe potuto farlo con lo stesso marmo come me lo fai diventare tu. Ci vediamo domani al solito posto, troietta”
“ Si, stallone. Domani al solito posto. Non vedo l’ora. Oddio, mi viene da toccarmi al pensiero di averti vicino a me, eccitato come un animale>
< Toccati puttanella>
< Mi sto toccando. Sono tutta bagnata. Se il cornutone si sveglia che faccio? >
< Quello te lo rigiri come vuoi. Dai, toccati. Pensa al mio cazzo di marmo che ti penetra tutta e ti sfonda”
< Si stallone, ci sto pensando> Ester socchiuse gli occhi mentre la sua mano scendeva dai seni fino alla sua fichetta rasata. Il suo dito medio la penetrò facilmente visto che era completamente fradicia. Aveva ancora voglia. Si morse sensualmente il labbro inferiore mentre al suo fianco Marco continuava a dormire, felice e rilassato. Il silenzio che c’era nella stanza era interrotto dai mugolii di piacere della bella Ester che pensava all’incontro del giorno seguente con il suo amante super dotato. Accanto a lei, Marco continuava a dormire felice e soddisfatto. Non aveva idea di quanto i suoi desideri si fossero realizzati anche nella sua vita reale. Era realmente un marito cornuto e sottomesso, sottomesso ala sua bellissima moglie vogliosa. Non era solo un gioco. Era la pura e sacrosanta realtà.
FINE
“ Marco, vai a prendermi le sigarette” ordinò al marito che si alzò felice, non prima di averle dato un casto bacio sulla bocca
“ Si amore. Vado subito” rispose Marco che tornò dopo pochi istanti. Offrì la sigaretta a sua moglie e glie l’accese, guardandola poi con tutto l’amore che era capace di dimostrare
“ Mi hai fatto piangere, Ester. Stavolta sei stata crudele. Sembrava che fosse tutto vero quello che mi dicevi e quasi ci credevo” La donna aspirò voluttuosamente la sua sigaretta e voltò il suo bel viso verso di lui
“ Si, sono stata proprio brava. E tu sei riuscito ad immedesimarti talmente bene che ti sono uscite persino le lacrime”
“ Si amore. Pensavo al fatto che tu mi tradissi veramente e mi sentivo morire”
“ Ma intanto ti eccita. Anche oggi ce l’avevi bello dritto”
“ Si, è vero. Mi fa morire il pensiero ma nello stesso tempo mi eccita incredibilmente. Così come mi eccita che tu mi umili, che mi dici che ce l’ho minuscolo”
“ Si vede che sono un po’ sadica. Mi piace umiliarti. Mi riesce proprio bene, non è così, caro?” domandò la bella Ester con un sorriso enigmatico.
“ Ti riesce perfettamente e il mio godimento è enorme. Mi piace immensamente anche quando mi dici che sei la mia padrona. Mmmm quanto mi piace. E naturalmente mi piaci tu. Sei bellissima”
“ Grazie caro. Sono felice di sapere che sei soddisfatto”
“ Molto soddisfatto. Mi piace mettere in scena questa finzione, Mi eccita da impazzire. Basta che poi sia tutto falso, naturalmente. E che tu mi sia fedele e che io non ce l’abbia poi così piccolo”
“ Ma certo che ti sono fedele. E non ce l’hai piccolo ma chissà perché ti ecciti in questa maniera”
“ Non lo so, amore mio. Ma sono felice che tu abbia accettato di fare questi giochini erotici. E pensare che non volevo dirtelo. Mi vergognavo da morire” Ester aggrottò le sopracciglia guardandolo come se intendesse rimproverarlo
“ Tra moglie e marito ci si deve dire tutto. Non tollero segreti tra di noi”
“ Ed è quello che ho fatto, amore mio. Non ho più segreti. Avevo questo desiderio, te l’ho confessato e tu mi hai accontentato. Non ti ringrazierò mai abbastanza di averlo fatto diventare realtà. Beh, realtà fino ad un certo punto, per fortuna” aggiunse l’uomo sorridendo. Ester abbozzò a sua volta un sorriso, tirò un’ultima boccata alla sua sigaretta e poi la spense sul posacenere mentre Marco si mise una mano sulla bocca sbadigliando
“ Hai sonno, caro?”
“ Si amore. Sono stanchissimo. E’ stancante psicologicamente fare queste scenette. Oltre che fisicamente. Mi sono dovuto fare una sega prima del tuo arrivo altrimenti appena ti vedo me ne vengo subito. Sei così sensuale. E poi, con una scenetta del genere che mi eccita particolarmente, non avrei potuto accontentare la mia splendida moglie. Perché ti ho accontentata, vero?” chiese Marco con un pizzico di timore. Non era un mini dotato nella realtà ma non poteva certo definirsi uno stallone e una donna come Ester doveva essere accontentata sessualmente a qualunque costo
“ Ma certo che mi hai accontentata, caro. Un conto è la fantasia e un altro è la realtà “ rispose comunque la donna sorridendogli e quel meraviglioso sorriso sembrò tranquillizzarlo definitivamente
“ Mi si stanno chiudendo gli occhi, amore mio”
“ E allora cosa aspetti? Addormentati. Anche se……”
“ Anche se?”
“ Devo dire che sono rimasta un po’ delusa”
“ Oh mio Dio, amore. Mi dispiace. In cosa ti ho delusa?” chiese preoccupato Marco
“ Ti avevo parlato di quella borsa che mi piaceva tanto e tu mi avevi detto che me l’avresti comprata. Costa solo cinquemila euro, Praticamente una sciocchezza per uno come te. Credo che me la meriterei per come mi comporto con te” Marco si avvicinò al viso di Ester dandole diversi baci casti sulle sue meravigliose labbra
“ Sono imperdonabile, amore mio. Hai ragione ma me ne sono dimenticato. Domani ti lascerò un assegno di cinquemila euro sul comodino e potrai comperare quella borsa che ti piace tanto”
“ Mmm… Facciamo quindici perché ci vorrei aggiungere qualche altra cosetta. Visto che vado a fare shopping, vorrei approfittarne”
“ Certamente, amore mio. Tutto quello che vuole la mia bellissima e….. fedelissima moglie” concluse Marco
“ Perfetto, caro. Ora addormentati pure, se vuoi. Io leggerò due righe del mio libro e poi cercherò di prendere anch’io sonno”
“ Buonanotte, amore”
“ Buonanotte, caro” concluse la bella Ester prendendo sul comodino alla sua destra un libro. Lo aprì e lesse qualche pagina svogliatamente mentre Marco, profondamente rilassato e felice dopo la splendida serata appena conclusa, cominciò a chiudere gli occhi per poi cadere in un sonno profondo. Ester osservò suo marito che si era ormai placidamente addormentato, posò il suo libro sul comodino per afferrare il suo telefono cellulare. Digitò alcuni tasti e poi, appena vide che la persona che le interessava era on line, cominciò a scrivere
< Il cornutone si è addormentato> Dall’altra parte alcuni secondi di attesa e poi la risposta
< Quasi, quasi lo invidio. Io qui da solo e lui accanto a te. Sei nuda?>
< Completamente nuda e mi sto toccando pensando a te>
< Oh sì, mi sto toccando anch’io e comincio ad avercelo duro>
< Oddio, quanto mi piace il tuo bel cazzone. Dimmi che sono la tua puttanella>
< Si, sei la mia puttanella>
< Di più. Dimmi che sono la peggiore troia che esiste sulla faccia della terra>
“ Certo che sei una troia. Ti piacciono i cazzi grossi come il mio, Non è vero Ester? Dimmi, che ci faresti adesso?>
< Oh, quanto vorrei toccartelo adesso. Me lo infilerei in bocca e poi nella mia fichetta fino a spremerti come un limone>
< Oddio Ester, me l’hai fatto diventare di marmo>
< Continua a toccarti pensando al mio corpo nudo che ti sta bramando, stallone mio. E poi vieni, fino all’ultima goccia. Alla faccia del cornuto che mi sta a fianco> Alcuni attimi di attesa e poi il cellulare di Ester riprese a vibrare
“ Cazzo, troietta. Me ne hai fatto venire solo con dei messaggi. Sei la donna più porca che abbia mai conosciuto> Ester sorrise
< Mmmm vorrei leccartelo tutto>
< Domani. Ci vediamo domani. Voglio infilartelo dappertutto>
< Certo, stallone. Non vedo l’ora che sia domani. Prima però devo fare delle compere. Ci vediamo nel pomeriggio>
< Problemi col cornuto?>
< Stai scherzando? Quello fa quello che dico io. Fila dritto che è un piacere>
< Ma perché non lo lasci?>
< Perché tu hai il cazzo grosso e il portafogli piccolo, stallone. Io sarò pure una troia ma sono anche una signora che ha bisogno di un certo stile di vita che tu non puoi garantirmi. Sei adatto solo per scopare. E per fortuna, quello lo sai fare bene>
< E vedrai domani quello che ti farò. Ah, che compere devi fare?>
< Il cornuto mi lascerà domani un bell’assegno di 15000 euro che mi serviranno per comprarmi una bella borsa di marca e per togliermi qualche altro sfizio. Quando potrai permetterti questo, io lascio il cornuto e vengo a stare con te>
< Sei proprio una grande zoccola. Ma sei anche la donna più sensuale che abbia mai conosciuto. Ci vediamo domani al solito posto, allora>
< Ci puoi contare, stallone. E vieni preparato perché domani ho cattive intenzioni. Il cornuto riesce appena a soddisfarmi ma ho ancora bisogno. Ho bisogno di un bel cazzo di marmo>
< Neanche Michelangelo avrebbe potuto farlo con lo stesso marmo come me lo fai diventare tu. Ci vediamo domani al solito posto, troietta”
“ Si, stallone. Domani al solito posto. Non vedo l’ora. Oddio, mi viene da toccarmi al pensiero di averti vicino a me, eccitato come un animale>
< Toccati puttanella>
< Mi sto toccando. Sono tutta bagnata. Se il cornutone si sveglia che faccio? >
< Quello te lo rigiri come vuoi. Dai, toccati. Pensa al mio cazzo di marmo che ti penetra tutta e ti sfonda”
< Si stallone, ci sto pensando> Ester socchiuse gli occhi mentre la sua mano scendeva dai seni fino alla sua fichetta rasata. Il suo dito medio la penetrò facilmente visto che era completamente fradicia. Aveva ancora voglia. Si morse sensualmente il labbro inferiore mentre al suo fianco Marco continuava a dormire, felice e rilassato. Il silenzio che c’era nella stanza era interrotto dai mugolii di piacere della bella Ester che pensava all’incontro del giorno seguente con il suo amante super dotato. Accanto a lei, Marco continuava a dormire felice e soddisfatto. Non aveva idea di quanto i suoi desideri si fossero realizzati anche nella sua vita reale. Era realmente un marito cornuto e sottomesso, sottomesso ala sua bellissima moglie vogliosa. Non era solo un gioco. Era la pura e sacrosanta realtà.
FINE
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