Una serata con mia moglie Ultimo episodio STORIA VERA
di
DavideSebastiani
genere
dominazione
Un pizzico di preoccupazione mi avvolge. Ce la farò a trattenermi prima che lei raggiunga la sua soddisfazione? Devo farlo. Ma non ho fatto i conti col suo piacere perché lei è ancora più veloce di me
“ Adesso, vieni adesso. Insieme” mi ordina
“ Aspetta, ancora non ce l’ho” Le sue unghie stavolta sono sul mio petto e mi graffiano
“ Ho detto adesso. Ti ordino di venirtene”
“ Si padrona” rispondo ancora un po’ dubbioso ma invece è il colpo di grazia. Il tono di voce imperioso anche se quasi sussurrato mi fanno salire tutto. Forse anche il fratellino dispettoso sa che se lei ha dato un ordine dobbiamo obbedire. Lei rallenta improvvisamente e sospira
“ Oddio, si. Quant’è bello così!” Si, è meraviglioso perché, con qualche secondo in ritardo rispetto a lei, anch’io vengo copiosamente. Ho tre o quattro sussulti mentre lei continua a muoversi, sia pure in modo impercettibile, per tirare tutto fuori da me. Sospiro come un assassino nei film di Dario Argento
“ E’ bello, amore. E’ meraviglioso” dico quasi imitando le sue parole. Lei apre finalmente gli occhi e piega il busto per baciarmi, bacio al quale rispondo in modo appassionato. Poi si rimette nella posizione di prima alzando di nuovo il busto, mi afferra le mani stringendole dolcemente e sorride
“ Ne è valsa la pena di vestirmi e truccarmi. Non credi?” Anch’io sorrido
“ Eccome se ne è valsa la pena. E’ stato fantastico”
“ Si, è stato fantastico. Non male per una coppia sposata da quasi trent’anni” Il suo tono di voce è nel frattempo cambiato. Non c’è più l’imperiosità che l’ha contraddistinta nei momenti dominanti e quindi presumo che sia tutto terminato. Molto spesso, appena terminato il sesso, termina anche la dominazione ma non è la prassi. A volte prosegue fino al mattino seguente, a volte per un paio di giorni, a volte dura una settimana come è accaduto in vacanza e che è stato il nostro record per diverso tempo. Record poi battuto durante il lockdown. Ma questa è un’altra storia molto più lunga
“ Più bello perché adesso c’è l’esperienza” sentenzio intanto dopo quei pochi istanti di riflessione. Lei però si fa seria
“ Che cosa c’è che non va nei momenti normali?” Scuoto la testa
“ Non lo so, amò. Cioè, forse perché vestita così sei troppo sexy”
“ No, non è solo l’abbigliamento anche se probabilmente incide. Ma ero sexy anche con la mia camicia da notte. Oppure non ti piacevo?” l’ultima frase l’ha detta facendo la faccia fintamente stizzita
“ Ma che dici? Certo che eri sexy anche con la camicia da notte ma…Non so che dirti”
“ Io invece un’idea me la sono fatta”
“ Davvero? E qual è?” chiedo meravigliato
“ Beh, il fatto che sia un problema psicologico e non fisico è chiaro. Adesso ad esempio era…”
“ Duro al massimo” Lei sorride
“ Diciamo di si così accontento la tua vanità maschile. Ma dicevo dell’idea che mi sono fatta. Secondo me tu non vuoi eccitarti” E’ ancora sopra di me anche se il fratellino è scivolato fuori avendo perso completamente la sua turgidità. Si toglie da quella posizione che comunque non mi dispiaceva affatto e si mette a fianco a me. Io però la guardo aggrottando la fronte
“ Ma che dici, amò. Io vorrei eccitarmi. Lo vorrei con tutto me stesso” Lei però non sembra convinta. Tutt’altro
“ E invece secondo me no. Hai quasi una specie di rifiuto per il sesso normale. Ti piace troppo farlo così e inconsciamente speri quasi di non eccitarti per far sì che poi io decida di passare in modalità padrona per poterlo fare in questo modo. Proprio come stasera” Rimango di sasso. E’ così? Oddio, non me ne rendo conto e se davvero lei dovesse aver ragione, è tutto inconscio
“ Eppure lo vorrei. Si, è vero che così mi eccito molto di più ma ti giuro che vorrei farlo anche in modo normale per dimostrarti che… Per dimostrarti quella normalità che tu ami tanto” Mi dà un casto bacio sulle labbra
“ E’ proprio questo il fatto. Lo faresti soltanto per me e quindi, di conseguenza, vai incontro a grosse difficoltà
“ Mi dispiace amore. Io vorrei soddisfarti” Lei alza le spalle
“ Ma dai, chi se ne frega. Posso stare senza fare sesso per mesi, figurati se me la prendo perché non hai un’eccitazione ottimale. E poi so che se io sentissi il bisogno di fare sesso come Dio comanda mi basterebbe diventare la tua padrona e avrei tutte le soddisfazioni sessuali di cui potrei aver bisogno. La dominazione è il tuo viagra personale. A me dispiace per te, perché so quanto è importante psicologicamente per te. Però rimango della mia opinione e credo che dipenda anche dal fatto che dentro di te speri che poi, per soddisfarti e per soddisfarmi, io diventi dominante” Le accarezzo il viso
“ Non lo so. Giuro che non mi rendo conto della reale motivazione. Può darsi che sia come dici tu. Quello che mi preme è che tu sappia sempre che ti amo. Anche quando non ci riesco” Sorride
“ Lo so. Ma giuro che mi importa relativamente. Anche a me interessa che tu sappia che ti amo. Altrimenti, non avrei iniziato a fare ciò che faccio”
“ Quindi, lo fai soltanto per me” Lei mi gira il viso dalla sua parte e scoppia a ridere
“ Ma sei scemo? Ti ho appena detto che è fantastico. Quando sono dominante c’è una sensualità straordinaria. No tesò, mi fa impazzire fatto in questo modo. E’ stata la più grande scoperta della mia vita e quindi lo faccio anche per me. Soprattutto per me. Però non ti nascondo che ogni tanto una cosa…. Come si dice? Vaniglia?”
“ Vanilla. Ma viene proprio dalla vaniglia che non sa né di me e né di te. Non è dispregiativo ma vuol significare che è poco gustoso. Come la vaniglia”
“ Beh, su questo non sono d’accordo. E’ diverso. C’è quella dolcezza che… Non posso nascondere che continua a piacermi. Ci sono le tenerezze, quelle cose che come padrona non si possono fare”
“ Beh dai, le tenerezze ce le facciamo dopo”
“ Si, è vero. Però sono due cose diverse e tutte e due molto belle. Però non posso negare che così… Cavolo se è più intenso” La guardo e le sorrido
“ Sono proprio fortunato” Lei ride di nuovo
“ Lo so. Io invece vorrei sapere che ho fatto di male nella mia vita per trovare uno sciroccato come te” Faccio il finto offeso
“ Ah sì? E allora dimenticati di diventare di nuovo la mia padrona. Da adesso in poi lo faccio io il padrone e tu sarai la mia schiava” Diventa di nuovo seria
“ Hai parlato pure troppo. Ricordati chi comanda. La prossima volta invece di dieci frustate te ne becchi almeno 100” Sta scherzando ma quel tono mi manda in paranoia
“ Allora ti piace?” Le torna il sorriso sulla bocca
“ Mi piace. Eccome se mi piace. E lo sai benissimo. Mi piace tutto, mi fa sentire unica, irresistibile, consapevole che potrei fare qualunque cosa. C’è da perderci la testa se non si rimane coi piedi per terra”
“ E’ per questo che vuoi continuare a dividere dominazione e vita normale?”
“ Ovvio. E’ un gioco fantastico ma nella vita voglio un uomo vero al mio fianco”
“ Uno come me” Scoppia a ridere. E’ così bella quando ride. Si rimette sopra di me e mi bacia dolcemente
“ Ma sentilo. Pensa di essere l’uomo perfetto. C’hai un sacco di difetti e ci vuole la mia pazienza a sopportarli” L’accarezzo amorevolmente
“ Lo so amore. Sei tu a essere perfetta per me. Moglie e padrona. Se me l’avessero detto prima di conoscerti, avrei fatto il patto col diavolo per avere quello che ho avuto” Inizialmente non risponde e riesce soltanto a sorridere poi si toglie da sopra di me
“ Ti ricorderò questa frase quando mi fai incavolare. Dai, ora però basta. Andiamoci a lavare che abbiamo fatto l’una passata e domani ci vorrà la gru per alzarci” Lo facciamo e poi torniamo a letto. Lei ha messo il suo pigiamone triplo strato e si rannicchia dalla mia parte. Chi potrebbe dire che è la stessa donna che mi ha eccitato da impazzire con quei pantaloni aderentissimi in lattice? Sembrano due donne completamente differenti. Dopo nemmeno dieci secondi, i suoi occhi si chiudono e si addormenta. Mi giro anch’io. E’ stata una serata meravigliosa. Iniziata malino ma conclusa come meglio non avrei potuto desiderare. Una serata a luci rosse ma simile a tante altre. Prima di addormentarmi anch’io, ho tempo di chiedermi se la mia voglia di sottomissione sia il mezzo che mi conduce poi al sesso perfetto oppure se il sesso perfetto ne è una semplice conseguenza. Insomma, amerei ugualmente la sottomissione se poi non mi conducesse quasi sempre al sesso fatto in questo modo splendido? Quesito non di poco conto sul tipo se è nato prima l’uovo o la gallina. Beh, stavolta la risposta ce l’ho.
Ah, volete conoscerla? Beh, io credo che sesso e sottomissione non siano affatto due rette parallele che non si debbano mai incontrare. Questo è ciò che fanno credere chi col bdsm ci lavora e giustamente non ha nessuna intenzione di portarsi a letto chicchessia. Per me invece, sono due fattori concatenanti. Ecco perché io concepisco il femdom soltanto all’interno di un rapporto di coppia. Perché anche il femdom può essere amore. Anzi, è amore. Lo è in misura ancora maggiore quando poi il finale ti regala quella passione che ho provato stasera, un finale che ti fa amare ancora di più la persona che ci regala e si regala queste magie. Meglio smettere di pensare a ste cose. Domani, come ha detto prima mia moglie, ci vorrà la gru per tirarmi su. Le porterò il caffellatte a letto perché io esco prima di lei ma dopo il lavoro troverò un bel pranzetto preparato da lei. Si parlerà dei nostri nipotini, di altre cose che fanno parte della normale vita di coppia. Ma lei sa che non vedo l’ora di trascorrere serate come questa. E forse pure lei non aspetta altro.
E la magia si rinnoverà.
FINE
“ Adesso, vieni adesso. Insieme” mi ordina
“ Aspetta, ancora non ce l’ho” Le sue unghie stavolta sono sul mio petto e mi graffiano
“ Ho detto adesso. Ti ordino di venirtene”
“ Si padrona” rispondo ancora un po’ dubbioso ma invece è il colpo di grazia. Il tono di voce imperioso anche se quasi sussurrato mi fanno salire tutto. Forse anche il fratellino dispettoso sa che se lei ha dato un ordine dobbiamo obbedire. Lei rallenta improvvisamente e sospira
“ Oddio, si. Quant’è bello così!” Si, è meraviglioso perché, con qualche secondo in ritardo rispetto a lei, anch’io vengo copiosamente. Ho tre o quattro sussulti mentre lei continua a muoversi, sia pure in modo impercettibile, per tirare tutto fuori da me. Sospiro come un assassino nei film di Dario Argento
“ E’ bello, amore. E’ meraviglioso” dico quasi imitando le sue parole. Lei apre finalmente gli occhi e piega il busto per baciarmi, bacio al quale rispondo in modo appassionato. Poi si rimette nella posizione di prima alzando di nuovo il busto, mi afferra le mani stringendole dolcemente e sorride
“ Ne è valsa la pena di vestirmi e truccarmi. Non credi?” Anch’io sorrido
“ Eccome se ne è valsa la pena. E’ stato fantastico”
“ Si, è stato fantastico. Non male per una coppia sposata da quasi trent’anni” Il suo tono di voce è nel frattempo cambiato. Non c’è più l’imperiosità che l’ha contraddistinta nei momenti dominanti e quindi presumo che sia tutto terminato. Molto spesso, appena terminato il sesso, termina anche la dominazione ma non è la prassi. A volte prosegue fino al mattino seguente, a volte per un paio di giorni, a volte dura una settimana come è accaduto in vacanza e che è stato il nostro record per diverso tempo. Record poi battuto durante il lockdown. Ma questa è un’altra storia molto più lunga
“ Più bello perché adesso c’è l’esperienza” sentenzio intanto dopo quei pochi istanti di riflessione. Lei però si fa seria
“ Che cosa c’è che non va nei momenti normali?” Scuoto la testa
“ Non lo so, amò. Cioè, forse perché vestita così sei troppo sexy”
“ No, non è solo l’abbigliamento anche se probabilmente incide. Ma ero sexy anche con la mia camicia da notte. Oppure non ti piacevo?” l’ultima frase l’ha detta facendo la faccia fintamente stizzita
“ Ma che dici? Certo che eri sexy anche con la camicia da notte ma…Non so che dirti”
“ Io invece un’idea me la sono fatta”
“ Davvero? E qual è?” chiedo meravigliato
“ Beh, il fatto che sia un problema psicologico e non fisico è chiaro. Adesso ad esempio era…”
“ Duro al massimo” Lei sorride
“ Diciamo di si così accontento la tua vanità maschile. Ma dicevo dell’idea che mi sono fatta. Secondo me tu non vuoi eccitarti” E’ ancora sopra di me anche se il fratellino è scivolato fuori avendo perso completamente la sua turgidità. Si toglie da quella posizione che comunque non mi dispiaceva affatto e si mette a fianco a me. Io però la guardo aggrottando la fronte
“ Ma che dici, amò. Io vorrei eccitarmi. Lo vorrei con tutto me stesso” Lei però non sembra convinta. Tutt’altro
“ E invece secondo me no. Hai quasi una specie di rifiuto per il sesso normale. Ti piace troppo farlo così e inconsciamente speri quasi di non eccitarti per far sì che poi io decida di passare in modalità padrona per poterlo fare in questo modo. Proprio come stasera” Rimango di sasso. E’ così? Oddio, non me ne rendo conto e se davvero lei dovesse aver ragione, è tutto inconscio
“ Eppure lo vorrei. Si, è vero che così mi eccito molto di più ma ti giuro che vorrei farlo anche in modo normale per dimostrarti che… Per dimostrarti quella normalità che tu ami tanto” Mi dà un casto bacio sulle labbra
“ E’ proprio questo il fatto. Lo faresti soltanto per me e quindi, di conseguenza, vai incontro a grosse difficoltà
“ Mi dispiace amore. Io vorrei soddisfarti” Lei alza le spalle
“ Ma dai, chi se ne frega. Posso stare senza fare sesso per mesi, figurati se me la prendo perché non hai un’eccitazione ottimale. E poi so che se io sentissi il bisogno di fare sesso come Dio comanda mi basterebbe diventare la tua padrona e avrei tutte le soddisfazioni sessuali di cui potrei aver bisogno. La dominazione è il tuo viagra personale. A me dispiace per te, perché so quanto è importante psicologicamente per te. Però rimango della mia opinione e credo che dipenda anche dal fatto che dentro di te speri che poi, per soddisfarti e per soddisfarmi, io diventi dominante” Le accarezzo il viso
“ Non lo so. Giuro che non mi rendo conto della reale motivazione. Può darsi che sia come dici tu. Quello che mi preme è che tu sappia sempre che ti amo. Anche quando non ci riesco” Sorride
“ Lo so. Ma giuro che mi importa relativamente. Anche a me interessa che tu sappia che ti amo. Altrimenti, non avrei iniziato a fare ciò che faccio”
“ Quindi, lo fai soltanto per me” Lei mi gira il viso dalla sua parte e scoppia a ridere
“ Ma sei scemo? Ti ho appena detto che è fantastico. Quando sono dominante c’è una sensualità straordinaria. No tesò, mi fa impazzire fatto in questo modo. E’ stata la più grande scoperta della mia vita e quindi lo faccio anche per me. Soprattutto per me. Però non ti nascondo che ogni tanto una cosa…. Come si dice? Vaniglia?”
“ Vanilla. Ma viene proprio dalla vaniglia che non sa né di me e né di te. Non è dispregiativo ma vuol significare che è poco gustoso. Come la vaniglia”
“ Beh, su questo non sono d’accordo. E’ diverso. C’è quella dolcezza che… Non posso nascondere che continua a piacermi. Ci sono le tenerezze, quelle cose che come padrona non si possono fare”
“ Beh dai, le tenerezze ce le facciamo dopo”
“ Si, è vero. Però sono due cose diverse e tutte e due molto belle. Però non posso negare che così… Cavolo se è più intenso” La guardo e le sorrido
“ Sono proprio fortunato” Lei ride di nuovo
“ Lo so. Io invece vorrei sapere che ho fatto di male nella mia vita per trovare uno sciroccato come te” Faccio il finto offeso
“ Ah sì? E allora dimenticati di diventare di nuovo la mia padrona. Da adesso in poi lo faccio io il padrone e tu sarai la mia schiava” Diventa di nuovo seria
“ Hai parlato pure troppo. Ricordati chi comanda. La prossima volta invece di dieci frustate te ne becchi almeno 100” Sta scherzando ma quel tono mi manda in paranoia
“ Allora ti piace?” Le torna il sorriso sulla bocca
“ Mi piace. Eccome se mi piace. E lo sai benissimo. Mi piace tutto, mi fa sentire unica, irresistibile, consapevole che potrei fare qualunque cosa. C’è da perderci la testa se non si rimane coi piedi per terra”
“ E’ per questo che vuoi continuare a dividere dominazione e vita normale?”
“ Ovvio. E’ un gioco fantastico ma nella vita voglio un uomo vero al mio fianco”
“ Uno come me” Scoppia a ridere. E’ così bella quando ride. Si rimette sopra di me e mi bacia dolcemente
“ Ma sentilo. Pensa di essere l’uomo perfetto. C’hai un sacco di difetti e ci vuole la mia pazienza a sopportarli” L’accarezzo amorevolmente
“ Lo so amore. Sei tu a essere perfetta per me. Moglie e padrona. Se me l’avessero detto prima di conoscerti, avrei fatto il patto col diavolo per avere quello che ho avuto” Inizialmente non risponde e riesce soltanto a sorridere poi si toglie da sopra di me
“ Ti ricorderò questa frase quando mi fai incavolare. Dai, ora però basta. Andiamoci a lavare che abbiamo fatto l’una passata e domani ci vorrà la gru per alzarci” Lo facciamo e poi torniamo a letto. Lei ha messo il suo pigiamone triplo strato e si rannicchia dalla mia parte. Chi potrebbe dire che è la stessa donna che mi ha eccitato da impazzire con quei pantaloni aderentissimi in lattice? Sembrano due donne completamente differenti. Dopo nemmeno dieci secondi, i suoi occhi si chiudono e si addormenta. Mi giro anch’io. E’ stata una serata meravigliosa. Iniziata malino ma conclusa come meglio non avrei potuto desiderare. Una serata a luci rosse ma simile a tante altre. Prima di addormentarmi anch’io, ho tempo di chiedermi se la mia voglia di sottomissione sia il mezzo che mi conduce poi al sesso perfetto oppure se il sesso perfetto ne è una semplice conseguenza. Insomma, amerei ugualmente la sottomissione se poi non mi conducesse quasi sempre al sesso fatto in questo modo splendido? Quesito non di poco conto sul tipo se è nato prima l’uovo o la gallina. Beh, stavolta la risposta ce l’ho.
Ah, volete conoscerla? Beh, io credo che sesso e sottomissione non siano affatto due rette parallele che non si debbano mai incontrare. Questo è ciò che fanno credere chi col bdsm ci lavora e giustamente non ha nessuna intenzione di portarsi a letto chicchessia. Per me invece, sono due fattori concatenanti. Ecco perché io concepisco il femdom soltanto all’interno di un rapporto di coppia. Perché anche il femdom può essere amore. Anzi, è amore. Lo è in misura ancora maggiore quando poi il finale ti regala quella passione che ho provato stasera, un finale che ti fa amare ancora di più la persona che ci regala e si regala queste magie. Meglio smettere di pensare a ste cose. Domani, come ha detto prima mia moglie, ci vorrà la gru per tirarmi su. Le porterò il caffellatte a letto perché io esco prima di lei ma dopo il lavoro troverò un bel pranzetto preparato da lei. Si parlerà dei nostri nipotini, di altre cose che fanno parte della normale vita di coppia. Ma lei sa che non vedo l’ora di trascorrere serate come questa. E forse pure lei non aspetta altro.
E la magia si rinnoverà.
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