Una serata con mia moglie Secondo episodio STORIA VERA
di
DavideSebastiani
genere
dominazione
Cerco comunque di calmarmi e la sento ansimare
“ Adesso! Lo voglio adesso” mi sussurra. Una frase che in altri momenti mi avrebbe mandato fuori di testa ma che adesso mi fa quasi sentire in colpa perché so che non potrò farla godere come vorrei e come merita. Chissà, forse conoscendomi l’ha detta proprio per aumentare la mia libido che però resta ai minimi storici. Ad ogni modo, tolte le minuscole mutandine, riesco a penetrarla. E’ piacevole ma non eccezionale. Mia moglie però è abbastanza calda e sembra comunque apprezzare. Almeno un po’. O forse, ed è la cosa più probabile, cerca di non farmi sentire in colpa. Io però continuo a far fatica e per mantenere quella mezza erezione devo fare i salti mortali tanto che mi fermo
“ Amore, cambiamo posizione” le dico dolcemente. Lei accenna di sì con il capo e lo tolgo. Toglietevi dalla testa che fare sesso con la propria moglie debba essere per forza con la posizione del missionario. Nella nostra vita lo abbiamo fatto in tutti i modi e in tutti i luoghi. Non ci siamo fatti mancare niente. In macchina, sul letto, sul divano, sul tavolo da cucina, sul comò, sulla lavatrice, con il sottoscritto seduto su una sedia e lei sopra, in spiaggia, dentro una piscina di una spa e persino, quando eravamo pischelli, dentro l’ascensore. Giuro! Mandando avanti e indietro l’ascensore dal primo all’ottavo piano. Durato pochi secondi e a notte tarda ma ce l’abbiamo nel nostro curriculum. Bei tempi, quelli. Avevo la fica dentro il cervello e mi bastava una carezza per farmelo venire duro e a quel punto mi partiva la brocca. Dovevo assolutamente inzuppare il biscotto e se avevo una ragazza disponibile, ovunque mi trovassi dovevo fare sesso. E molto spesso le femmine sono addirittura più trasgressive di noi maschietti. Con la differenza che hanno bisogno magari di una spinta, di un incentivo per gettarsi alle spalle secoli di perbenismo. Insomma, alla fine ci stavano ed erano addirittura felici di avermi fatto perdere la testa in quel modo. E anche con mia moglie è stato così. Non sono uno di quelli che ha come motto < la moglie santa e le altre puttane>. Il sesso è meraviglioso e se c’è l’aggiunta del sentimento diventa ancora più bello e più dolce. Forse è per questo che dopo 33 anni che stiamo insieme di cui quasi 30 di matrimonio, ci amiamo come il primo giorno. Pertanto, lascio stare i ricordi, l’afferro, la giro e la penetro in quella che è la cosiddetta posizione < a pecora>, con lei curva e con le mani sulla spalliera del letto e io naturalmente da dietro. Ma funziona poco. L’erezione continua a non essere ottimale e non mi permette di muovermi come vorrei. Addirittura, il fratellino malefico mi esce dal suo dolcissimo riparo. Ci rimane una sola soluzione ed è lei a propormela
“ Vengo io sopra che è meglio” L’idea è già sperimentata e ha dato sempre risultati più che buoni. In quel modo infatti, anche quando l’erezione non è eccezionale si ha la sensazione che il fratellino sia più turgido di quanto lo sia realmente. E questa sensazione vale per entrambi. Anche stavolta sento che è così e ne sono felice. Non per me ma per lei. Voglio che lei abbia comunque il massimo del godimento possibile in queste condizioni e quando piega il busto in avanti inizio a toccarle di nuovo i seni. I capezzoli diventano turgidi, segno che sta apprezzando. E’ lei a muoversi sopra di me ma io la fermo. Sto per venire e non mi sembra il caso. Per due motivi. Il primo è che lei non ha ancora avuto il piacere che merita e il secondo è che so che in queste condizioni, con un’erezione appena sufficiente, il mio orgasmo sarà comunque scarso. Tanto vale dedicarmi solo esclusivamente alla donna che amo fregandomene del mio piacere. Pertanto, malgrado stia sotto di lei, sono io che mi muovo e, grazie a un po’ di esperienza, riesco a controllare un mio eventuale orgasmo e a muovermi nel modo giusto tanto che, dopo alcuni minuti, lei socchiude gli occhi
“ Basta! Sono venuta” mi dice. Mi fermo. Non bisogna avere il dono dell’indovino per capire che non è andata alla grande. In 33 anni che stiamo insieme, avremo fatto l’amore migliaia di volte e sappiamo riconoscere quando è piaciuto al partner e quando invece è stata una mezza delusione. E mi maledico. Possibile che non riesca a soddisfarla pienamente nel vanilla? Eppure la amo. E’ l’unica donna con la quale vorrei fare l’amore. Ma da quando ho scoperto il sesso fatto in modo sottomesso, ovvero quando lei diventa la mia padrona, io desidero solo quello. All’inizio, la situazione era di poco conto ma negli ultimi tre anni è diventato un problema. Almeno per me perché lei, dopo il primo momento di logica delusione per i motivi sopra accennati, sembra infischiarsene. Oppure fa finta di niente. Comunque, sono ancora dentro di lei, ho ancora quella mezza erezione e ancora non sono venuto. Mi vuole soddisfare e dopo un paio di minuti ricomincia a muoversi e stavolta la lascio fare. Senza che mantenga il controllo, l’eiaculazione arriva presto ma anche per me non è il massimo. C’è una gran bella differenza dalle sensazioni che regala un’eiaculazione avuta dopo un desiderio sfrenato e quella avuta in queste condizioni. Io la guardo
“ Amore, mi dispiace. Forse oggi…” Lei mi mette la sua mano sulla bocca e mi accarezza
“ Sshhh. Va bene così per me. Tu piuttosto? Sei venuto bene?” Le sorrido
“ Ma si, certo” E’ lei a sorridermi
“ Bugiardo. E’ inutile che menti tanto le scopro subito le tue bugie” Preferisco stare zitto. Ormai, mi legge nel pensiero. Lei intanto si toglie da sopra di me e, ancora interamente nuda, si viene a sdraiare accanto a me. Vuole la sua dose di coccole e mette la testa sul mio petto. L’accarezzo, le do teneri baci e poi mi alzo
“ Vado a lavarmi” le dico uscendo dalla camera da letto per andare in bagno. La serata sembra conclusa e dire che sono deluso non rappresenta bene le mie sensazioni. Sono incazzato come una biscia con me stesso. Lo so che a lei interessa poco e non è una di quelle donne che fanno pesare certe situazioni ma sono un uomo, con tutti i pregi e i difetti che comporta esserlo e vorrei che la mia compagna di vita avesse sempre un sesso appagante e non soltanto quando lei diventa la mia padrona. E invece non ci riesco. Mannaggia a me.
Continua...
“ Adesso! Lo voglio adesso” mi sussurra. Una frase che in altri momenti mi avrebbe mandato fuori di testa ma che adesso mi fa quasi sentire in colpa perché so che non potrò farla godere come vorrei e come merita. Chissà, forse conoscendomi l’ha detta proprio per aumentare la mia libido che però resta ai minimi storici. Ad ogni modo, tolte le minuscole mutandine, riesco a penetrarla. E’ piacevole ma non eccezionale. Mia moglie però è abbastanza calda e sembra comunque apprezzare. Almeno un po’. O forse, ed è la cosa più probabile, cerca di non farmi sentire in colpa. Io però continuo a far fatica e per mantenere quella mezza erezione devo fare i salti mortali tanto che mi fermo
“ Amore, cambiamo posizione” le dico dolcemente. Lei accenna di sì con il capo e lo tolgo. Toglietevi dalla testa che fare sesso con la propria moglie debba essere per forza con la posizione del missionario. Nella nostra vita lo abbiamo fatto in tutti i modi e in tutti i luoghi. Non ci siamo fatti mancare niente. In macchina, sul letto, sul divano, sul tavolo da cucina, sul comò, sulla lavatrice, con il sottoscritto seduto su una sedia e lei sopra, in spiaggia, dentro una piscina di una spa e persino, quando eravamo pischelli, dentro l’ascensore. Giuro! Mandando avanti e indietro l’ascensore dal primo all’ottavo piano. Durato pochi secondi e a notte tarda ma ce l’abbiamo nel nostro curriculum. Bei tempi, quelli. Avevo la fica dentro il cervello e mi bastava una carezza per farmelo venire duro e a quel punto mi partiva la brocca. Dovevo assolutamente inzuppare il biscotto e se avevo una ragazza disponibile, ovunque mi trovassi dovevo fare sesso. E molto spesso le femmine sono addirittura più trasgressive di noi maschietti. Con la differenza che hanno bisogno magari di una spinta, di un incentivo per gettarsi alle spalle secoli di perbenismo. Insomma, alla fine ci stavano ed erano addirittura felici di avermi fatto perdere la testa in quel modo. E anche con mia moglie è stato così. Non sono uno di quelli che ha come motto < la moglie santa e le altre puttane>. Il sesso è meraviglioso e se c’è l’aggiunta del sentimento diventa ancora più bello e più dolce. Forse è per questo che dopo 33 anni che stiamo insieme di cui quasi 30 di matrimonio, ci amiamo come il primo giorno. Pertanto, lascio stare i ricordi, l’afferro, la giro e la penetro in quella che è la cosiddetta posizione < a pecora>, con lei curva e con le mani sulla spalliera del letto e io naturalmente da dietro. Ma funziona poco. L’erezione continua a non essere ottimale e non mi permette di muovermi come vorrei. Addirittura, il fratellino malefico mi esce dal suo dolcissimo riparo. Ci rimane una sola soluzione ed è lei a propormela
“ Vengo io sopra che è meglio” L’idea è già sperimentata e ha dato sempre risultati più che buoni. In quel modo infatti, anche quando l’erezione non è eccezionale si ha la sensazione che il fratellino sia più turgido di quanto lo sia realmente. E questa sensazione vale per entrambi. Anche stavolta sento che è così e ne sono felice. Non per me ma per lei. Voglio che lei abbia comunque il massimo del godimento possibile in queste condizioni e quando piega il busto in avanti inizio a toccarle di nuovo i seni. I capezzoli diventano turgidi, segno che sta apprezzando. E’ lei a muoversi sopra di me ma io la fermo. Sto per venire e non mi sembra il caso. Per due motivi. Il primo è che lei non ha ancora avuto il piacere che merita e il secondo è che so che in queste condizioni, con un’erezione appena sufficiente, il mio orgasmo sarà comunque scarso. Tanto vale dedicarmi solo esclusivamente alla donna che amo fregandomene del mio piacere. Pertanto, malgrado stia sotto di lei, sono io che mi muovo e, grazie a un po’ di esperienza, riesco a controllare un mio eventuale orgasmo e a muovermi nel modo giusto tanto che, dopo alcuni minuti, lei socchiude gli occhi
“ Basta! Sono venuta” mi dice. Mi fermo. Non bisogna avere il dono dell’indovino per capire che non è andata alla grande. In 33 anni che stiamo insieme, avremo fatto l’amore migliaia di volte e sappiamo riconoscere quando è piaciuto al partner e quando invece è stata una mezza delusione. E mi maledico. Possibile che non riesca a soddisfarla pienamente nel vanilla? Eppure la amo. E’ l’unica donna con la quale vorrei fare l’amore. Ma da quando ho scoperto il sesso fatto in modo sottomesso, ovvero quando lei diventa la mia padrona, io desidero solo quello. All’inizio, la situazione era di poco conto ma negli ultimi tre anni è diventato un problema. Almeno per me perché lei, dopo il primo momento di logica delusione per i motivi sopra accennati, sembra infischiarsene. Oppure fa finta di niente. Comunque, sono ancora dentro di lei, ho ancora quella mezza erezione e ancora non sono venuto. Mi vuole soddisfare e dopo un paio di minuti ricomincia a muoversi e stavolta la lascio fare. Senza che mantenga il controllo, l’eiaculazione arriva presto ma anche per me non è il massimo. C’è una gran bella differenza dalle sensazioni che regala un’eiaculazione avuta dopo un desiderio sfrenato e quella avuta in queste condizioni. Io la guardo
“ Amore, mi dispiace. Forse oggi…” Lei mi mette la sua mano sulla bocca e mi accarezza
“ Sshhh. Va bene così per me. Tu piuttosto? Sei venuto bene?” Le sorrido
“ Ma si, certo” E’ lei a sorridermi
“ Bugiardo. E’ inutile che menti tanto le scopro subito le tue bugie” Preferisco stare zitto. Ormai, mi legge nel pensiero. Lei intanto si toglie da sopra di me e, ancora interamente nuda, si viene a sdraiare accanto a me. Vuole la sua dose di coccole e mette la testa sul mio petto. L’accarezzo, le do teneri baci e poi mi alzo
“ Vado a lavarmi” le dico uscendo dalla camera da letto per andare in bagno. La serata sembra conclusa e dire che sono deluso non rappresenta bene le mie sensazioni. Sono incazzato come una biscia con me stesso. Lo so che a lei interessa poco e non è una di quelle donne che fanno pesare certe situazioni ma sono un uomo, con tutti i pregi e i difetti che comporta esserlo e vorrei che la mia compagna di vita avesse sempre un sesso appagante e non soltanto quando lei diventa la mia padrona. E invece non ci riesco. Mannaggia a me.
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