Il collegio due

di
genere
gay

lE NOSTRE VITE DA RAGAZZE, CONTINUARONO, E BENE ANCHE, AVEVAMO DEI PREVILEGI, CHE GLI ALTRI NON AVEVANO.
Spesso, scoprivo dei miei compagni uscire dalle stanze di altri allievi, specialmente quelli più grandi dalle stanze di quelli più piccoli, c'era del nonnismo, e credetemi, quasi tutti erano gay, o almeno lo erano fina a quando non uscivano dal collegio.
Io ero la donna del mio professore, ormai dormivo con lui, e grazie all'aula speciale, rimanevo per mesi comedonna, a volte lo tradivo con i miei compagni, che volevano avere trà le mani qualcosadi simile a una donna, e i giorni passavano, poi all'ultimo anno le cose cambiarono, alcune sere in settimana, le porte nascoste del collegio si aprivano, e venivamo vendute a maschi esterni.
Pagavano per scoparci, eravamo carne da macello, io in particolare, vista la mia propensione a subire, venivo ceduta ai più violenti, e con grossi cazzi.
Successe che Aldo, un uomo sulla sessantina 130 kg, 2 metri di stazzo, con un cazzo enorme, decise che dovevo passare il fine settimana con lui, e venni ceduta, due volte settimana ad Aldo.
Mi veniva a prendere il sabato mattina, io e la mia valigia, sempre da donna salivo in auto, poi si andava a casa sua, mi scopava e poi andavamo a pranzare in trattoria, mi aveva presentata come sua nipote, e credetemi non si accorgevano che ero trav.
Il pomeriggio schopping, amava portarmi ad acquistare intimo, mi dovevo mettere nuda, e provare in camerino slip e reggiseni, e spesso le commesse si accorgevano della mia natura, e alcune sorridevano, altre se ne andavano disgustate, e poi si andava nei club privè, che lui conosceva, e lì, mi mostrava atutti, e spesso, se non sempre mi faceva scopare da gran cazzi davati a tutti, era stupendo.
La domenica mi scopava mi legava mi filmava, mi sottometteva, mi insultava, e poi mi inculava per ore.
E alla sera rientravo esausta, e andavo a dormire dal mio uomo, che approffittava dello sperma che avevo dentro per scoparmi, ero proibita di lavarmi, dovevo puzzare di sperma.
Poi iniziarono un gioco perverso, per soddisfare chiunque volesse, mettevano a disposizione tutti i giorni, in corridoi, adiacente alla classe delle signorine due di noi, ben legate, con a loro disposizione il nostro buco, a finaco della crema, e per un paio d'ore, chiunque ne sentisse la necessità, poteva scaricarsi dentro il nostro culo.
Il tutto avveniva davanti alla porta della nostra aula, e chiunque poteva assitervi, era una cosa stupenda e bestiale.
Arrivò la fine della scuola, e io dovevo ritornare a casa, ma come ero ormai messa sarebbe stato impossibile, cos' mi convinsero a studiare come prete da loro, accettai, e così, iniziai la mia vita canonica, chiaramente mi vestirono da suora, e per tutti ero suora Paola, mi portarono in una loro clinica, e mi fecero un seno stupendo, e così, iniziai la mia nuova vita.
Alcuni anni dopo, alla fine degli studi, i riaccompagnarono in clinica, e ne uscii con una figa nuova, che dopo le varie cure, diventò il divertimento dei prelati, ora insegno e mi faccio scoèpare dai miei alunni.
scritto il
2023-11-02
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