La stazione
di
TATONE2
genere
esibizionismo
Ho lavorato per alcuni anni a Milano, città tentatrice, e donatrice di privacy, specialmente neglia anni 90, incontravi prostitute, e omosessuali, travestiti, senza problemi, adogni angolo di strada.
Dal monumentale alla stazione centrale, e proprio lì, avevo una camera in un'alberghetto, a ridosso della stazione centrale.
Me la darono i dirigenti della mia azienda, visto che abitavo lontano, e non sempre riuscivo a rientrare a casa per tempo, così, col passaredel tempo, con mia moglie decidemmo che era più sensato cherimanessi lì, dà lunedì al venerdì.
C'è da dire, che sono da sempre, stato attratto dal mio stesso sesso, ma non come uomo, con un uomo, ma bensì, amavo travestirmi, e presentarmi, come donna, e questo mia moglie lo ha sempre saputo, anzi, ha sempre fatto in modo, che assecondassi le mie pulsioni omosessuali.
Dal canto suo, era libera di frequentare chi volesse, visto che è sempre stata una donna calda e passionale, e io in virtù della mia tendenza, a letto non ero poi un gran chiavatore.
Così, alla sera dopo cena, passeggiavo per le strade adiacenti alla stazione, e spesso mi imbattevo in travestiti, trans, o anche solo omosessuali alla ricerca di una scopata, e giocoforza, avevo stretto amicizia con alcuni di loro, e micapitava di andare a casa di qualche trav, o trans, e farmi una bella scopata, o di farmi scopare, ero e sono ben disposta di culo, ne ho presi anche di belli grossi, quindi eravamo affiatati.
Fù in un'incontro trà omosessuali, consumato, in un angolo buio di un distributore, mentre mi godevo nel culo un cazzone notevole, che mi fece la proposta di travestirmi, e di scendere in strada.Allora non vi eranoparticolari rischi, la Polizia chiudeva un occhio, e la zona era sicura, non c'erano papponi violenti, e visto che conoscevo quasi tutte, ci pensai per bene.
Ne parlai con mia moglie, al mio rientro a fine settimana, e mi convinse a provare, visto che ne ero così atratta, e al mio ritorni, mi portai la mia valigia con tutto l'occorrente.
Riposi nell'armadio bene in vista le mie cosine da donna, e una sera, mi preparai per bene, mi truccai e messami la parrucca scesi a fare un giro per strada, era già buio, ma i marciapiedi erano ben illuminati, indossavo una camicetta e una gonna con spacco, e sotto un paio di collant color nudo, e uno spolverino, visto che le temperature, non erano più estive.
Ai piedi avevo un paio di decoltè beige, nel complesso non ero male, ma certamente ad unavista attenta, da vicino, si capiva che ero una trav, ma era proprio quello che mi eccitava, e così iniziai a passeggirae tranquillamente, andando nei posti che sapevo frequentati da omosessuali.
Ero eccitata, a fatica nascondevo la mia erazione, e ad un tratto mi avvicina un ragazzo, io all'epoca avevo trent'anni, lui sulla ventina, carino, un pò impacciato, si capiva che erano le prime volte che agganciava per strada, e credo avesse anche poca esperienza pue essendo gay.
Mi chiese che ore erano, risposi, le ventidue tesoro, con una voce che trapelava la mia mascolinità, grazie signora, e quasi se ne và, volevi solo l'ora tesoro, o? si avvicninò, e mi disse, ma sei una donna?, io risi di gusto, ma dai tesoro non scherzare, e scostai lagonna e gli mostrai ilmio cazzo in tiro.
Non sapeva cosa fere, gli dissi vuoi scopare?, mi rispose che aveva solo diecimilalire, dai vieni seguimi, e andai dietro il solito distributore, mi inginocchiai e iniziai a fargli un bel pompino, poi una volta che era bello tosto, mi feci scivolare i collanta alle caviglie, e giratami, mi appoggiai a una scaffalatura appoggiata al muro, il ragazzo appoggiò la cappella e spinse.
Entro scivolando nel mio culo, lo accolsi subito tutto, e iniziò a pomparmi, velocemente, vai piano gli dissi, altrimenti vieni subito, ma non era pratico, e pochi minuti dopo mi venne in culo, e scivolò fuori, era rosso e agitato, devi calmarti amore, ltrimenti non mi farai mai godere, poi lo baciai, e gli palpai le chiappe, erano belle sode, lo vuoi nel culo tesoro?, annui, sei vergine, scosse la testa, bene allora girati, sputai sul mio cazzo, lo presi per i fianchi, e me lo inculai di colpo.
Lo montavo lentamente e lui gemeva come una cagna, mi supplicava di scoparlo, e io lo sbattevo prima piano, e poi forte, gemeva, si vedeva che era sulla strada della passività, godeva troppo a prenderlo, così, incuranti di alcuni guardoni, me lo inculai per bene, e poi gli venni dentro, gli tremavano le ginocchia, e si accasciò in ginocchio, con il mio sperma che fuoriusciva dal suo giovane culo.
mMi rimisi in sesto, e salutatolo, mi diressiverso il mio albergo, per quella sera era sufficente.
Col passare dei mesi, le serate, da sporadiche, divennero sempre più calendarizzate, per diventare quasi del tutto dedicate alla femmina che era in mè.
I racconti che facevo a mia moglie la eccitavano al punto, che scopavamo tutti i sabati, con ottimi risultati, mi diede trè figli, una femina e due maschi, o almeno credo siano miei, ma anche se non lo fossero, sono lo stesso miei.
Un anno dopo, ero a tutti gli effetti una passeggiatrice, non del tutto una prostituta, ma cìero vicino, mi conoscevano tutti come TITTY.
Ora gli incontri, non avvenivano tutti al distributore, anzi direi pochi, gli altri avvenivano in albergo, grazie alla padrona dell'albergo, che ripulendomi la camera si era accorta dei vestiti e intimo da donna, e mi curò, mente uscivo da trav, e così, una sera, che ero in civile, mi fece accomodare in sala da lei, il marito era intento e fare i conti, senta signor Paolo, o vuole che la chiami signorina Paola?, sorrisi, la seconda grazie risposi, ero felice di essere stata scoperta, bene signorina Paola, visto la sua seconda occupazione, le proporrei una camera diversa da quella che occupa ora, ne ho una con un'entrata sua, più spaziosa, dove può ricevere i suoi clienti senza dover passare dalla portineria, e se succedesse che la polizia la scoprisse, io non avrei casini perchè appunto non passando da noi, noi non sappiamo nulla.
La guardai, e le risposi che si poteva fare, ma quanto mi sarebbe costato in più, mi disse 5000 lire a marchetta, io spesso lo facevo grati, o al limite un regalino per acquistare calze slip ecc, accettai, e dà li decisi di farmi pagare, anche poco ma farmi dare soldi.
Così mi organizzai, scelsi una postazione, diciamo fissa, e iniziai ad aspettare i clienti, che ben presto iniziarono ad arrivare, feci tariffe basse, e poi si consumava in camera, e non in anfratti o in auto in parcheggi vari, fù la mia svolta, e capii che c'erano molti omosessuali latenti in giro, in molti mi chiesero di sverginarli, e poi ritornarono, solo per prenderlo nel culo, alcuni prima indossavano dei miei indumenti, calze scarpe ecc, e si atteggiavano a puttane navigate, così iniziai a proporre ad alcuni di loro, quelli più femmili, e carini, di aiutarmi, con alcuni clienti, che volevano provare esperinze nuove, e un paio accettarono, e così, quando serviva venivano, li travestivo, e poi li facevo scopare da uno o più totelli, con cazzi di tutto rispetto, facendole diventare in breve mie schiavette.
Scopavano a gratis, io mi prendevo il compenso, loro si prendevano lo sperma e i loro cazzoni.
Dopo un paio d'anni, ero ben affermata nella zona, e uno dei miei discepoli, volle andare sul marciapiede, concordai con la mia amica dell'albergo la giusta somma dovutale, e così, prendemmo due stanze attigue, mi licenziai dal mio lavoro, e decisi di trasformarmi in donna.
Trovai un buo chirurgo che mi fornì di un bellissimo seno, lasciai crescere i capelli imparai a truccarmi sapientemente, e a tutti gli effetti divenni LILLY.
fù complicato spiegarlo ai figli che vennero nel tempo, che il loro papà era come la mamma, ma dopo il nostro trasferimento a Milano, le cose apparvero più naturali, e col passare degli anni, accettarono il loro papimamma.
Ora i figli sono grandi e sposati, io anche se anziana continuo a incontrare omini a pagamento, ora poi con internet, le milfone come mè, vanno a ruba.
Ho un appartamento mio, a piano terra con entrata privata, dove incontro, ho poi un uomo, con qui vivo, ho lasciato mia moglie, ora vive con un'altro maschio che la soddisfa, siamo tuttora amiche, e i miei figli conoscono Giacomo il mio compagno.
Sono soddisfatta della ia vita, tanti cazzi tanto sperma, sono ancora attiva, e il mio cazzo, che ritengo notevole soddisfa tanti giovani, e il mio culo, tanti anziani nostalgici, e continuerò fino alla fine.
Dal monumentale alla stazione centrale, e proprio lì, avevo una camera in un'alberghetto, a ridosso della stazione centrale.
Me la darono i dirigenti della mia azienda, visto che abitavo lontano, e non sempre riuscivo a rientrare a casa per tempo, così, col passaredel tempo, con mia moglie decidemmo che era più sensato cherimanessi lì, dà lunedì al venerdì.
C'è da dire, che sono da sempre, stato attratto dal mio stesso sesso, ma non come uomo, con un uomo, ma bensì, amavo travestirmi, e presentarmi, come donna, e questo mia moglie lo ha sempre saputo, anzi, ha sempre fatto in modo, che assecondassi le mie pulsioni omosessuali.
Dal canto suo, era libera di frequentare chi volesse, visto che è sempre stata una donna calda e passionale, e io in virtù della mia tendenza, a letto non ero poi un gran chiavatore.
Così, alla sera dopo cena, passeggiavo per le strade adiacenti alla stazione, e spesso mi imbattevo in travestiti, trans, o anche solo omosessuali alla ricerca di una scopata, e giocoforza, avevo stretto amicizia con alcuni di loro, e micapitava di andare a casa di qualche trav, o trans, e farmi una bella scopata, o di farmi scopare, ero e sono ben disposta di culo, ne ho presi anche di belli grossi, quindi eravamo affiatati.
Fù in un'incontro trà omosessuali, consumato, in un angolo buio di un distributore, mentre mi godevo nel culo un cazzone notevole, che mi fece la proposta di travestirmi, e di scendere in strada.Allora non vi eranoparticolari rischi, la Polizia chiudeva un occhio, e la zona era sicura, non c'erano papponi violenti, e visto che conoscevo quasi tutte, ci pensai per bene.
Ne parlai con mia moglie, al mio rientro a fine settimana, e mi convinse a provare, visto che ne ero così atratta, e al mio ritorni, mi portai la mia valigia con tutto l'occorrente.
Riposi nell'armadio bene in vista le mie cosine da donna, e una sera, mi preparai per bene, mi truccai e messami la parrucca scesi a fare un giro per strada, era già buio, ma i marciapiedi erano ben illuminati, indossavo una camicetta e una gonna con spacco, e sotto un paio di collant color nudo, e uno spolverino, visto che le temperature, non erano più estive.
Ai piedi avevo un paio di decoltè beige, nel complesso non ero male, ma certamente ad unavista attenta, da vicino, si capiva che ero una trav, ma era proprio quello che mi eccitava, e così iniziai a passeggirae tranquillamente, andando nei posti che sapevo frequentati da omosessuali.
Ero eccitata, a fatica nascondevo la mia erazione, e ad un tratto mi avvicina un ragazzo, io all'epoca avevo trent'anni, lui sulla ventina, carino, un pò impacciato, si capiva che erano le prime volte che agganciava per strada, e credo avesse anche poca esperienza pue essendo gay.
Mi chiese che ore erano, risposi, le ventidue tesoro, con una voce che trapelava la mia mascolinità, grazie signora, e quasi se ne và, volevi solo l'ora tesoro, o? si avvicninò, e mi disse, ma sei una donna?, io risi di gusto, ma dai tesoro non scherzare, e scostai lagonna e gli mostrai ilmio cazzo in tiro.
Non sapeva cosa fere, gli dissi vuoi scopare?, mi rispose che aveva solo diecimilalire, dai vieni seguimi, e andai dietro il solito distributore, mi inginocchiai e iniziai a fargli un bel pompino, poi una volta che era bello tosto, mi feci scivolare i collanta alle caviglie, e giratami, mi appoggiai a una scaffalatura appoggiata al muro, il ragazzo appoggiò la cappella e spinse.
Entro scivolando nel mio culo, lo accolsi subito tutto, e iniziò a pomparmi, velocemente, vai piano gli dissi, altrimenti vieni subito, ma non era pratico, e pochi minuti dopo mi venne in culo, e scivolò fuori, era rosso e agitato, devi calmarti amore, ltrimenti non mi farai mai godere, poi lo baciai, e gli palpai le chiappe, erano belle sode, lo vuoi nel culo tesoro?, annui, sei vergine, scosse la testa, bene allora girati, sputai sul mio cazzo, lo presi per i fianchi, e me lo inculai di colpo.
Lo montavo lentamente e lui gemeva come una cagna, mi supplicava di scoparlo, e io lo sbattevo prima piano, e poi forte, gemeva, si vedeva che era sulla strada della passività, godeva troppo a prenderlo, così, incuranti di alcuni guardoni, me lo inculai per bene, e poi gli venni dentro, gli tremavano le ginocchia, e si accasciò in ginocchio, con il mio sperma che fuoriusciva dal suo giovane culo.
mMi rimisi in sesto, e salutatolo, mi diressiverso il mio albergo, per quella sera era sufficente.
Col passare dei mesi, le serate, da sporadiche, divennero sempre più calendarizzate, per diventare quasi del tutto dedicate alla femmina che era in mè.
I racconti che facevo a mia moglie la eccitavano al punto, che scopavamo tutti i sabati, con ottimi risultati, mi diede trè figli, una femina e due maschi, o almeno credo siano miei, ma anche se non lo fossero, sono lo stesso miei.
Un anno dopo, ero a tutti gli effetti una passeggiatrice, non del tutto una prostituta, ma cìero vicino, mi conoscevano tutti come TITTY.
Ora gli incontri, non avvenivano tutti al distributore, anzi direi pochi, gli altri avvenivano in albergo, grazie alla padrona dell'albergo, che ripulendomi la camera si era accorta dei vestiti e intimo da donna, e mi curò, mente uscivo da trav, e così, una sera, che ero in civile, mi fece accomodare in sala da lei, il marito era intento e fare i conti, senta signor Paolo, o vuole che la chiami signorina Paola?, sorrisi, la seconda grazie risposi, ero felice di essere stata scoperta, bene signorina Paola, visto la sua seconda occupazione, le proporrei una camera diversa da quella che occupa ora, ne ho una con un'entrata sua, più spaziosa, dove può ricevere i suoi clienti senza dover passare dalla portineria, e se succedesse che la polizia la scoprisse, io non avrei casini perchè appunto non passando da noi, noi non sappiamo nulla.
La guardai, e le risposi che si poteva fare, ma quanto mi sarebbe costato in più, mi disse 5000 lire a marchetta, io spesso lo facevo grati, o al limite un regalino per acquistare calze slip ecc, accettai, e dà li decisi di farmi pagare, anche poco ma farmi dare soldi.
Così mi organizzai, scelsi una postazione, diciamo fissa, e iniziai ad aspettare i clienti, che ben presto iniziarono ad arrivare, feci tariffe basse, e poi si consumava in camera, e non in anfratti o in auto in parcheggi vari, fù la mia svolta, e capii che c'erano molti omosessuali latenti in giro, in molti mi chiesero di sverginarli, e poi ritornarono, solo per prenderlo nel culo, alcuni prima indossavano dei miei indumenti, calze scarpe ecc, e si atteggiavano a puttane navigate, così iniziai a proporre ad alcuni di loro, quelli più femmili, e carini, di aiutarmi, con alcuni clienti, che volevano provare esperinze nuove, e un paio accettarono, e così, quando serviva venivano, li travestivo, e poi li facevo scopare da uno o più totelli, con cazzi di tutto rispetto, facendole diventare in breve mie schiavette.
Scopavano a gratis, io mi prendevo il compenso, loro si prendevano lo sperma e i loro cazzoni.
Dopo un paio d'anni, ero ben affermata nella zona, e uno dei miei discepoli, volle andare sul marciapiede, concordai con la mia amica dell'albergo la giusta somma dovutale, e così, prendemmo due stanze attigue, mi licenziai dal mio lavoro, e decisi di trasformarmi in donna.
Trovai un buo chirurgo che mi fornì di un bellissimo seno, lasciai crescere i capelli imparai a truccarmi sapientemente, e a tutti gli effetti divenni LILLY.
fù complicato spiegarlo ai figli che vennero nel tempo, che il loro papà era come la mamma, ma dopo il nostro trasferimento a Milano, le cose apparvero più naturali, e col passare degli anni, accettarono il loro papimamma.
Ora i figli sono grandi e sposati, io anche se anziana continuo a incontrare omini a pagamento, ora poi con internet, le milfone come mè, vanno a ruba.
Ho un appartamento mio, a piano terra con entrata privata, dove incontro, ho poi un uomo, con qui vivo, ho lasciato mia moglie, ora vive con un'altro maschio che la soddisfa, siamo tuttora amiche, e i miei figli conoscono Giacomo il mio compagno.
Sono soddisfatta della ia vita, tanti cazzi tanto sperma, sono ancora attiva, e il mio cazzo, che ritengo notevole soddisfa tanti giovani, e il mio culo, tanti anziani nostalgici, e continuerò fino alla fine.
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