La serata
di
TATONE2
genere
esibizionismo
Per lavoro, spesso mi allontano da casa, e quello è il momento in qui posso dare sfogo a Paola, la trav.
Sono sposata, e mia moglie è al corrente della mia natura omosessuale, e non mi ha mai impedito di sentirmi donna.
Ma ovviamente non ho mai praticato il travestimento in casa, avendo due figli, però, fuori casa mi scateno, cosa successa settimana scorsa.
Mi assegnano un progetto in un'azienda piccolina, in periferia, in un paesino lontano da città importanti, un paese carino, con un albergo, fortunatamente posizionato su di una strada esterna al paese.
Ci dovevo rimanere tutta la settimana, e quindi in valigia, mia moglie, ci ha messo tutto l'occorrente per trasformarmi in Paola, mia moglie ha molto buon gusto, e sà che adoro reggicalze ecc, e quindi, al mio arrivo, ho messo nell'armadio a sinistra gli abiti maschili a destra quelle femminili.
A fine giornata, doccia, e cena, poi una paseggiatina per vedere un poco dove sono e le possibilità, e poi in albergo, indosso l'occorrente e poi nanna, il primo giorno si conclude così.
La sera dopo, ceno prestissimo, vado in camera, mi trucco, indosso reggiseno slip reggicalze e tacchi, un vestitino attillato, parrucca e sguscio fuori dalla porta di servizio, e mi incammino per la strada, e arrivo a un parcheggio di camion.
Vengo agganciata da un autusta Rumeno, si avvicina, mi chiede quanto voglio, sorrido, se hai un bel cazzone duro gratis, si slaccia la cintura cala i pantaloni e mi mostra un cazzo di tutto rispetto, lo tocco, lo sego, allora frociona lo vuoi nel culo o no?, andiamo in cabina, dove mi tolgo il vestito, e lo spompino, sono brava a fare pompe, e dieci minuti dopo, mi viene in bocca e io bevo tutto.
poi mi sega lentamente, ho voglia di cazzo, mi giro, sfondami maiale, muoviti, mi afferra per i fianchi, urlo di mettersi il preservativo, ma lui non sente e me lo infila nel culo, e mi sbatte.
mi pompa a lungo, e poi sborra, e io mi piscio addosso, mi succede se godo veramente, lui si incazza e mi prende a schiaffi, e mi butta giù nuda dal camion, si tiene il vestito, e così devo rientrare in reggicalze per strada per fortuna è tardi, e rientro furtiva in albergo, peccato le fotocamere.
La sera dopo stessa cosa, altri due camionisti, Italiani, mi scopano, e io finisco col pisciare, mi ortano al bordo del parcheggio e mi lavano di pipì, ma mi lasciano il vestito.
Al mio rientro trovo il portiere di notte, buona sera signorina e dice il mio nome e cognome maschile, capisco al volo, mi inginocchio, e giù una bella pompa.
Passo le serate con i camionisti, che già sanno e mi chiamano la èpisciona, sanno che mi piace essere picchiata, non violentemente, e così, dopo avermi scopata in più di unp, sberle e calci e poi nuda rientro in albergo, dove mi aspetta il cazzo del portiere.
Ho passato una settimana da urlo, il culo sfondato, ma soddisfatta.
Un saluta dalla pisciona.
Sono sposata, e mia moglie è al corrente della mia natura omosessuale, e non mi ha mai impedito di sentirmi donna.
Ma ovviamente non ho mai praticato il travestimento in casa, avendo due figli, però, fuori casa mi scateno, cosa successa settimana scorsa.
Mi assegnano un progetto in un'azienda piccolina, in periferia, in un paesino lontano da città importanti, un paese carino, con un albergo, fortunatamente posizionato su di una strada esterna al paese.
Ci dovevo rimanere tutta la settimana, e quindi in valigia, mia moglie, ci ha messo tutto l'occorrente per trasformarmi in Paola, mia moglie ha molto buon gusto, e sà che adoro reggicalze ecc, e quindi, al mio arrivo, ho messo nell'armadio a sinistra gli abiti maschili a destra quelle femminili.
A fine giornata, doccia, e cena, poi una paseggiatina per vedere un poco dove sono e le possibilità, e poi in albergo, indosso l'occorrente e poi nanna, il primo giorno si conclude così.
La sera dopo, ceno prestissimo, vado in camera, mi trucco, indosso reggiseno slip reggicalze e tacchi, un vestitino attillato, parrucca e sguscio fuori dalla porta di servizio, e mi incammino per la strada, e arrivo a un parcheggio di camion.
Vengo agganciata da un autusta Rumeno, si avvicina, mi chiede quanto voglio, sorrido, se hai un bel cazzone duro gratis, si slaccia la cintura cala i pantaloni e mi mostra un cazzo di tutto rispetto, lo tocco, lo sego, allora frociona lo vuoi nel culo o no?, andiamo in cabina, dove mi tolgo il vestito, e lo spompino, sono brava a fare pompe, e dieci minuti dopo, mi viene in bocca e io bevo tutto.
poi mi sega lentamente, ho voglia di cazzo, mi giro, sfondami maiale, muoviti, mi afferra per i fianchi, urlo di mettersi il preservativo, ma lui non sente e me lo infila nel culo, e mi sbatte.
mi pompa a lungo, e poi sborra, e io mi piscio addosso, mi succede se godo veramente, lui si incazza e mi prende a schiaffi, e mi butta giù nuda dal camion, si tiene il vestito, e così devo rientrare in reggicalze per strada per fortuna è tardi, e rientro furtiva in albergo, peccato le fotocamere.
La sera dopo stessa cosa, altri due camionisti, Italiani, mi scopano, e io finisco col pisciare, mi ortano al bordo del parcheggio e mi lavano di pipì, ma mi lasciano il vestito.
Al mio rientro trovo il portiere di notte, buona sera signorina e dice il mio nome e cognome maschile, capisco al volo, mi inginocchio, e giù una bella pompa.
Passo le serate con i camionisti, che già sanno e mi chiamano la èpisciona, sanno che mi piace essere picchiata, non violentemente, e così, dopo avermi scopata in più di unp, sberle e calci e poi nuda rientro in albergo, dove mi aspetta il cazzo del portiere.
Ho passato una settimana da urlo, il culo sfondato, ma soddisfatta.
Un saluta dalla pisciona.
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