La zia stupenda

di
genere
incesti

Non capivo come mai, la zia Francesca, non venisse mai a casa nostra, la Zia era sorella di mamma, e spesso sentivo parlare i miei di lei, in modo strano, mamma non la stimava affatto, anzi.
Io crescendo, spesso chiedevo notizie di lei, ma le risposte erano sempre vaghe, e sbrigative, non capivo come mai non fosse mai stata invitata a Natale o alla domenica, e nemmeno i nonni mi dicevano nulla.
Capitava però, che la incontrassimo per strada al sabato di solito, quando andavamo a fare spese, e allo veniva salutata freddamente dai miei, invece io la abbracciavo sempre, e ultimamente, poco più che adolescente, il contatto con il suo seno, mi eccitava, Anna era ed è una bella donna, semtre con tacchi e vestitini sexi, un poco mascolina di viso, ma tutto sommato una bella figa.
Poiun'estate alla fine degli esami di maturità, ho raggiunto i nonni al mare, avevano una casa in Puglia, e ci rimasi fino a fine settembre, e lì incontrai finalmente la zia.
Era ospite di amici al paese vicino, la incontrai in spiaggia, appena mi vide, mi corse incontro, e vederla in bikini, mi turbò moltissimo, nell'abbraccio sentii i suoi seni quasi al nudo, e i capezzoli ritti mi solleticavano, e poi il costume sotto, mi diede l'impressione che avesse una bella figa polposa, così passai la giornata con lei.
Al mio ritorno mi disse di non dirlo ai nonni, poichè non sapevano che lei fosse l', e poi, se lo avessero saputo, non mi avrebbero più permesso di andare in spiaggia, io non parlai.
Nei giorni seguenti, frequentai la zia, parlammo di tutto, avevo anni di buchi, e poi le chiesi perchè la famiglia l'avesse estromessa, lei si intristì, vedi Paolo, non tutto è come si vede, a volte credi di avere davanti una persona, ma in realtà, è un'altra persona.
Non capivo, e insistetti, lei mi accarezzò, ok, domani andiamo in un'altra spiaggia e capirai, non vedevo l'ora che fosse il giorno dopo.
La mattina dopo ero di buon'ora in spiaggia, lei arrivò, aveva un pareo stupendo, era senza la parte sopra del costume, aveva solo lo slip, che seno ragazzi, lei si accorse che la stavo mangiando con gli occhi e sorrise, ti piacciono?, daimpazzire zia, mi prese per mano e raggiungemmo la sua auto.
Dopo una mezz'ora, parcheggiammo e raggiungemmo una spiaggia isolata, eravamo soli, prendemmo il sole, ma non toglievo gli occhi dalle sue tette, e ad un tratto mi disse, andiamo a fare il bagno? certo dissi, ma avevo il cazzo durissimo, e si vedeva, dai facciamolo nudi, tanto ormai non lo puoi nascondere, ero rosso, mi sfilai il costume, e poi osservai la zia che si apprestava a togliersi il suo, ricordato Paolo, a volte non si è come pensano gli altri,lo slip scivolò a terra, e era girata di schiena, vidi il suo culo stupendo, e poi si girò, rimasi basito, trà le gambe vidi un cazzo con tanto di testicoli, e stava ingrossando, e in breve divenne un cazzo enorme, ero senza parole, Anna mi prese per mano, e andammo in mare, poi mi abbracciò, ora hai capito perchè non sono ben vista dai tuoi?.
La baciai, zia sei bellissima, la strinsi i suoi capezzoli era d'acciaio, ero eccitato, lei mi prese in mano il cazzo, e mi fece una sega.
Venni subito, poi le chiesi se potevo toccare il suo, certo tesoro, lo presi in mano, e la segai a lungo, le toccavo il seno, lei ansimava, e poi la baciai, e lei venne.
Uscimmo dal mare, il suo cazzo era penzolante, sembrava una dea, poi stesi al sole parlammo della sua natura e delle sue scelte, poi, non resistetti, la bacia a lungo, il mio cazzo era di pietra, mi vuoi Paolino, mi chiese, annuii, allora mi fece stendere e mi salì a smorzacandela, se lo infilò tutto dentro, e iniziò a montarsi, io impazzivo dal piacere, nel frattempo la zia si masturbava, venimmo insieme, mi spruzzò il suo seme sul petto e sul viso, sulle labbra, bevvi quei pochi getti caldi di sperma che avevo sulla bocca.
Rimanemmo abbracciati e ci baciammo a lungo, e poi le chiesi, Zia, mi scoperesti?, lei mi accarezzò, se lo vuoi certamente tesoro, ma ricordati, che se poi ti piace, prenderai una strada complicata, essere omosessuali è complicato, lo voglio Zia, ok tesoro, ma non quì e non così, se vuoi perdere la tua verginità, deve accadere in una casa, al sicuro, e con dolcezza.
Prendemmo l'auto e ritornammo a casa, durante il viaggio mi raccontò tutto dalla prima volta, al suo ultimo compagno, appena arrivammo, le scostai il costume, e gli feci il mio primo pompino, ingoiando il suo caldo sperma.
Il seguito a dopo.
scritto il
2023-11-26
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