L'auto

di
genere
gay

Grazie il mio lavoro, posso permettermi di sostituire l'auto regolarmente, quindi ho sempre a disposizione l'ultimo modello, e ne traggo un duplice vantaggio, auto sempre alla moda, e sicurezza che non si guasta per vecchiaia.
Devo aggiungere, che viaggi molto per lavoro, e in auto ho sempre una valigia di piccole dimensioni, dove tengo sempre tutto l'ioccorrente per trasformarmi in Paola, ebbene sì, sono omosessuale, e travestito.
Bene, dopo alcuni mesi, che utilizzavo la mia nuova auto, mi trovo in un paese di piccole dimensioni, e la sfortuna, o fortuna vuole che alla mattina, non parte più, chiamo l'assistenza, ma mi dicon, a causa del maltempo, che non potranno intervenire prima di liunedì, io mi trovo in panne il venerdì.
L'albergatore mi consiglia di chiamare il maccanico del paese, e così, lo interpello, viene, e decide di portare l'auto nella sua piccola officina, mentre io rimango in albergo, e stupidamente, avevo lasciato la mia secopnda valigia, quella di Paola in auto, vero era che lì non mi serviva, non potevo travestirmi, in un paesino così, ma non mi pongo il problema, e lì sbaglio.
Il giorno dopo Liuca, il meccanico mi chiama, e io mi reco nella sua officina, e una volta lì, mi guarda in modo strano, e ad un tratto, mi dice: vede Signorina, la sua auto, non ha nulla, era solo la batteria scarica, Signorina? nella mia testa passa di tutto, e mi chiedo come si sia accorto delle mia nutura, e intanto lo seguo al retro dell'auto, e lì, apre il portellone, e ben sistemata, vedo tutto il contenuto della mia valigia, le scarpe col tacco dieci, reggicalze calze slip, reggiseno, i due vestitini, e l'occorrente per il trucco, e le mie due parucche.
Deglutisco a fatica, e mi trovo trà l'incazzato, e lo spaventato, mi rivolgo a Luca, chiedendo come si sia permesso di aprire la mia valigia, lui mi guarda, sorride, ascolta frocio, ora vai in camera, portati l'occorrente, e questo pomeriggio vengo a trovarti, ti voglio al top, altrimenti, mi mostra il cellulare, mando le foto in giro, e vediamo cosa ne pensano di un culattone come tè.
Rimetto tutto in valigia e vado in albergo, sono preoccupato, e allo steso tempo eccitato, Luca è un bel ragazzo, e non mi spiacerebbe farmi fare da lui, e così, dopo pranzo salgo e mi preparo.
Ben truccata, e ben vestita lo aspetto, sono le sedici, quando bussa alla porta, entra e rimane a guardarmi, non sono giovane, ho sessant'anni, ma sono molto femminile e sensuale, e poi ci sò fare, quarantacinque anni di attività mi servono.
Si avvicina, mi accarezza, e mi bacia, la sua longua frulla nella mia bocca, mi scioglie lentamente, e poi mi palpa il culo, e il seno, ho delle piccole tettine, ma sode, il capezzolo è turgido, io inizio a bagnarmi, sento lo sfintere contrarsi, il mio cazzo è durissimo.
Slaccio i suoi pantaloni, e faccio scivolare i pantaloni a terra, e sfilo gli slip, e mi trovo altezza viso un cazzo notevole, lungo e grosso, scapellato, che emana un profumo di pulito, lo lecco, epoi lo infilo in bocca, ci gioco con la lingua, e poi me lo infilo in gola, e inizio un pompino da urlo, dopo una decina di minuti, Luca mi viene in bocca, e io bevo il suo nettare, dolce e caldo.
Mi porta sul letto, e inizia a spogliarmi, rimango in intimo e tacchi, mi ammira, e si complimenta per il mio fisico, poi, sfila il mio cazzo dalle mutandine di pizzo, e inizia a segarlo, mentre mi guarda negli occhi, sei veramente un frocio, lo dice con un tono perentorio, mi eccita, sono di natura remissiva, sottomessa, emetto un sospiro di approvazione,e così lui calca la mano, e gli insulti diventano sempre piùpesanti, e inizio a godere, Luca nel frattempo filma il momento, e io schizzo getti di sperma sul mio ventre.
Rimaniamo sul letto a coccolarci, e poi, mi gira, mi allarga per bene le chiappe, e mi infila la sua cappella, dando un senso di bruciore, gli chiedo di mettere della crema, che si trova sul tavolino, e ilpreservativo, ride, si unge con la crema, e mi incula.
Lo sento entrare e scivolare nel mio culo, trattengo il respiro, è grosso, ma mi piace, e inizia a pomparmi, mi afferra per i fianchi, e mi sbatte, godo godo, urlo il mio piacere, stupendo.
Mi scopa per una mezz'ora e mi viene nel culo, sento il suo sperma caldo schizzare sulle pareti del mio intestino, e poi scivola fuori, rimango esausta sul letto ho il fiatone, son distrutta mi brucia il culo, ma sono soddisfatta.
Fi scatta foto, e mi dice che le pubblicherà in internet, non provo nessun dispiacere, lo guardo, e gli lancio un bacio, luimi sciaffeggia il culetto, e dai troia, preparati per le nove, mettiti l'altro vestito, andiamo a cena, scatto sul letto, ma sei pazzo, è un paesino, mi riconosceranno, tranquilla troia sanno già tutto di tè, e ride.
Rimango sola, sono spaventata, ma poi scrollo le spalle, ma che mifrega, mica abito quì, e così mi lavo e per l'ora richiesta mi preparo, scendo nella hall, e Il proprietario mi sorride, buon divertimento gignorina, e Luca appare allaporta, mi prende sottobraccio e salgo in auto, diretti al ristorante del paese vicino.
Appena entro mi sento gli occhi di tutti su di mè, i sorrisetti delle donne e le occhiate dei maschi, si capisce che non sono proprio una donna, e così ceniamo, mi sento in imbarazzo, e a metà cena devo andare in bagno, e lì inizia il casino, uomini o donne, entro in quello delle donne, e alla mia uscita, una ragazza mi guarda e mi dice, frocio devi andare nell'altro bagno, e pisciare in piedi, checca di merda, io abbasso gli occhi e me ne vado al tavolo.
A fine serata, saliamo da mè in camera, e passiamo la notte a scopare come ricci, alla mattina, devo rientrare a casa, e Luca mi costringe a rimanere vestita da donna, e così, mi faccio tutto il viaggio enfemme, fino a casa, è stupendo, non lo avevo mai fatto di giorno, e capisco che devo seguire la mia natura, femminile, arrivata a casa, salgo le scale e mi ritiro nel mio appartamento, devo decidere cosa fare della mia vita.
scritto il
2023-12-10
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