Com'è cresciuta la nostra bambina 5 - Ingravidata dal padre.
di
Andrea2022
genere
incesti
La ragazza era stata sverginata da poco tempo dal padre quando, in una riunione di famiglia avevano deciso che si sarebbero riservate quelle due settimane di "Astinenza suggerite dal ginecologo" per godere appieno delle incestuose liberta concesse dall'uso della pillola.
Le cose come da programma, procedevano a gonfie vele ed il ragazzo, infiammato da nuovo amore per i progressi della sua ragazza in fatto di sesso, l'aveva presentata ai genitori
i quali, si erano mostrati entusiasti per la scelta di quella ragazza così bella, seria e di buona famiglia.
Il fatto poi, che si stesse diplomando con ottimi voti al classico rappresentava un punto di merito in più per la scelta del loro ragazzo che laureando in ingegneria collaborava già con una studio piuttosto affermato che lo mandava spesso a fare esperienza nei loro cantieri all'estero.
La mamma l'aveva subito presa come una di famiglia presentandola alla sua parrucchiera ed all'estetista affinché si prendessero cura a sue spese della futura nuora.
Già! Futura nuora! Giacché facevano già progetti matrimoniali.
Il padre per contro, ne aveva attrazione smisurata adorandola già da subito come la figlia che aveva sempre desiderato senza successo.
Nei quindici giorni che si erano riservati, la ragazza viveva in una specie di luna di miele suddivisa com'era tra le due famiglie ed il fidanzato al quale concedeva ogni giorno qualcosa in più per soddisfarne le sue bramose voglie sessuali.
Dopo una decina di giorni nella stanza del ragazzo, sul suo letto mentre in casa vi erano anche i genitori, gli aveva concesso di fare un 69 durante il quale si era fatta leccare (Con cautela e dolcezza visto la perdurante infiammazione della sua vagina!) la fica ancora arrossata, mentre lei glielo aveva preso in bocca e succhiato sino a farlo sborrare ingoiando per la prima volta il suo seme.
-E' buono sai!
Ed io che sino ad oggi non l'avevo mai voluto in bocca sputando quegli schizzi che accidentalmente mi finivano sulle labbra.. scusami amore.. scusami!-
-Scusarti di che?
Lo sai anche tu che ti ho scelta per la tua bellezza, per la tua intelligenza ma anche per la tua serietà e riservatezza.
Se tu me lo avessi preso in bocca prima, sicuramente non ci saremmo messi insieme.-
In casa, coi suoi, la musica era completamente diversa.
Sempre più innamorata del padre, con la complicità della mamma, si donava ad ogni esperienza, anche la più strana e spinta.
Godeva della doppia penetrazione facendosi inculare dal padre mentre dentro di se aveva lo strap-on della mamma che giaceva supina sotto di lei.
-Tesoro, vai di la che c'è tuo padre ad aspettarti.-
Erano le parole che Sara bramava sentire quando rientrava a casa trovando sempre qualche sorpresa come quando il padre l'aspettava con uno spray di crema che le aveva spruzzato sulla fica e tra le natiche per tuffarcisi per leccarle la fica e il buco del culo sino a farla venire e poi, spruzzarla ancora usando la crema come lubrificante alternando la verga da un buco all'altro per chiamare infine la mamma, per le ultime pulizie con la bocca dopo averla riempita di sborra.
Un'altra volta, mentre lei era sul lettone a fare l'amore col padre, era rientrata la mamma che salendo sul letto, le si era avvicinata al viso e spostando il perizoma umido, si era fatta leccare la fica dalla quale colavano filamenti di sperma.
Poi, senza lasciare alla ragazza il tempo di fare domande, il padre le si era sfilato da dentro e sedendosi sul suo seno, glielo aveva messo in bocca sborrandoci dentro.
-Non scandalizzarti cucciola, questo è un gioco che piace molto a tua madre quelle volte che ci incontriamo con qualche coppia e mentre io scopo l'altra donna, il marito scopa lei che alla fine, ingoia la sborra di entrambi.
Questo nostro amico che abita all'estero oggi era di passaggio in città e sono stato io a suggerire a tua madre di incontrarlo a condizione che poi, ci portasse il regalino.-
-Che porcelli che siete mamma e papà.. ma è proprio per questo che vi amo.
Vi amo perché mi avete cresciuta e coltivata come un fiore.
Mi avete resa libera pima nella mente e poi nel corpo sino a rendermi donna e facendomi apprezzare i piaceri della vita senza pregiudizi e taboo.-
In quei giorni la ragazza aveva imparato a leccare il buco del culo a mamma e papà e riempirli poi di crema prima di incularli entrambi con lo strap-on.
Giochi di ortaggi e frutta da aspirare e mangiare direttamente dalla sua fica, quella della mamma ed anche dal buco del culo del papà.
Sborrate nei bicchieri di vino o spruzzate sulle pietanze erano quasi nella norma così come durante la doccia o il bagno, venivano a turno irrorati di pioggia dorata gustandone talvolta anche il sapore salato.
Insomma, vere immersioni di trasgressioni leggere ma potenti nel senso di libertà e di piacere che se ne traeva.
Nulla di doloroso che alla fine li conduceva tutti sul lettone dove davano sfogo alle loro vere passioni erotiche.
Trascorsi i quindici giorni, ed in previsione di due settimane di trasferta del fidanzato, avevano programmato l'ultimo atto del loro progetto.
Dopo una 'Inventata' visita dal ginecologo, la ragazza mostrando al fidanzato la fica ormai guarita, gli aveva finalmente concesso di fare sesso completo con la raccomandazione di non venirle dentro giacché, per alcuni problemi ormonali, non poteva ancora prendere la pillola.
In quella situazione e con le dovute precauzioni, avevano trascorso anche un itero weekend a fare l'amore fermandosi persino alcune notti a dormire a casa del ragazzo.
Non sempre però, il maschio "Arrapato" riusciva a ritrarsi completamente per tempo ed era capitato che una volta, presa dall'orgasmo fosse stata lei a stringere le gambe impedendogli di uscire.
-Mamma che bello.. che bello..!-
-E' stato bellissimo amore.. speriamo però di non aver combinato un guaio.-
Aveva risposto lei troncando subito il discorso per abbassarsi a succhiarglielo per ripulirglielo prima di correre in bagno a farsi un abbondante risciacquo vaginale.
Il ragazzo era partito e lei aveva sospeso la pillola ed aveva approfittato di ogni momento disponibile per fare l'amore col padre facendosi inseminare anche 5/6 e più volte al giorno.
Quasi sempre in quel periodo, dopo aver passato il giorno a casa dei suoi a fare sesso, la sera andava a casa dei futuri suoceri e col pretesto di far loro compagnia in assenza del figlio, vi restava a dormire.
Quella ufficialmente era la sua giornata classica: Sveglia presto, un salto a casa a cambiarsi e prendere l'occorrente e poi di corsa a scuola.
Pomeriggio a casa di qualche amica a studiare per l'imminente esame di maturità.
Un salto a casa (A volte per cena a volte solo per un saluto prima di andare a cena dai suoceri) e poi a letto o dai suoceri.
Una vita dunque, scandita e ben controllata in ogni momento.
La mamma collaborava al meglio per la riuscita di quella inseminazione incestuosa.
Aiutava la figlia a tenere le gambe ben alzate per favorire e prolungare il contatto del seme con l'utero.
Quando poi, prevedeva di trascorrere la notte a casa del suo fidanzato, prima di rivestirsi la mamma le infilava un tampone in modo da conservare dentro di se sino al mattino lo sperma del padre.
Momenti di attesa e di piaceri intensi ed impagabili che la tenevano eccitata per tutto il giorno costringendola talvolta anche a masturbarsi quando dormiva dai suoceri.
Dopo una decina di giorni, aveva notato un ritardo nelle sue cose ed aveva confidato alla suocera la sua preoccupazione decidendo comunque, di aspettare qualche giorno ancora prima di fare un controllo.
La mamma nel frattempo le aveva procurato il kit per il testo di gravidanza: POSITIVO!
La ragazza era incinta.
Dopo la conferma del ginecologo, fingendosi molto preoccupata la mamma aveva telefonato alla consuocera fissando una riunione di famiglia per discutere sul da farsi, quello stesso pomeriggio.
La ragazza ascoltava in silenzio mentre i suoi genitori, preoccupati per la sua giovane età ed il prosieguo degli studi pensavano all'aborto.
I consuoceri al contrario, visto che la cosa era oramai accaduta, propendevano per farle portare avanti la gravidanza.
Infine tutti avevano concordato che l'ultima decisione sarebbe spettata ai ragazzi.
Informato della cosa, Marco aveva preso il primo aereo ed era rientrato in Italia.
L'incontro con la ragazza e l'entusiasmo mostrato da entrambi, aveva chiarito ogni dubbio: L'avrebbero tenuto!
Bisognava ora, stabilire la data e le modalità delle nozze!
segue
Le cose come da programma, procedevano a gonfie vele ed il ragazzo, infiammato da nuovo amore per i progressi della sua ragazza in fatto di sesso, l'aveva presentata ai genitori
i quali, si erano mostrati entusiasti per la scelta di quella ragazza così bella, seria e di buona famiglia.
Il fatto poi, che si stesse diplomando con ottimi voti al classico rappresentava un punto di merito in più per la scelta del loro ragazzo che laureando in ingegneria collaborava già con una studio piuttosto affermato che lo mandava spesso a fare esperienza nei loro cantieri all'estero.
La mamma l'aveva subito presa come una di famiglia presentandola alla sua parrucchiera ed all'estetista affinché si prendessero cura a sue spese della futura nuora.
Già! Futura nuora! Giacché facevano già progetti matrimoniali.
Il padre per contro, ne aveva attrazione smisurata adorandola già da subito come la figlia che aveva sempre desiderato senza successo.
Nei quindici giorni che si erano riservati, la ragazza viveva in una specie di luna di miele suddivisa com'era tra le due famiglie ed il fidanzato al quale concedeva ogni giorno qualcosa in più per soddisfarne le sue bramose voglie sessuali.
Dopo una decina di giorni nella stanza del ragazzo, sul suo letto mentre in casa vi erano anche i genitori, gli aveva concesso di fare un 69 durante il quale si era fatta leccare (Con cautela e dolcezza visto la perdurante infiammazione della sua vagina!) la fica ancora arrossata, mentre lei glielo aveva preso in bocca e succhiato sino a farlo sborrare ingoiando per la prima volta il suo seme.
-E' buono sai!
Ed io che sino ad oggi non l'avevo mai voluto in bocca sputando quegli schizzi che accidentalmente mi finivano sulle labbra.. scusami amore.. scusami!-
-Scusarti di che?
Lo sai anche tu che ti ho scelta per la tua bellezza, per la tua intelligenza ma anche per la tua serietà e riservatezza.
Se tu me lo avessi preso in bocca prima, sicuramente non ci saremmo messi insieme.-
In casa, coi suoi, la musica era completamente diversa.
Sempre più innamorata del padre, con la complicità della mamma, si donava ad ogni esperienza, anche la più strana e spinta.
Godeva della doppia penetrazione facendosi inculare dal padre mentre dentro di se aveva lo strap-on della mamma che giaceva supina sotto di lei.
-Tesoro, vai di la che c'è tuo padre ad aspettarti.-
Erano le parole che Sara bramava sentire quando rientrava a casa trovando sempre qualche sorpresa come quando il padre l'aspettava con uno spray di crema che le aveva spruzzato sulla fica e tra le natiche per tuffarcisi per leccarle la fica e il buco del culo sino a farla venire e poi, spruzzarla ancora usando la crema come lubrificante alternando la verga da un buco all'altro per chiamare infine la mamma, per le ultime pulizie con la bocca dopo averla riempita di sborra.
Un'altra volta, mentre lei era sul lettone a fare l'amore col padre, era rientrata la mamma che salendo sul letto, le si era avvicinata al viso e spostando il perizoma umido, si era fatta leccare la fica dalla quale colavano filamenti di sperma.
Poi, senza lasciare alla ragazza il tempo di fare domande, il padre le si era sfilato da dentro e sedendosi sul suo seno, glielo aveva messo in bocca sborrandoci dentro.
-Non scandalizzarti cucciola, questo è un gioco che piace molto a tua madre quelle volte che ci incontriamo con qualche coppia e mentre io scopo l'altra donna, il marito scopa lei che alla fine, ingoia la sborra di entrambi.
Questo nostro amico che abita all'estero oggi era di passaggio in città e sono stato io a suggerire a tua madre di incontrarlo a condizione che poi, ci portasse il regalino.-
-Che porcelli che siete mamma e papà.. ma è proprio per questo che vi amo.
Vi amo perché mi avete cresciuta e coltivata come un fiore.
Mi avete resa libera pima nella mente e poi nel corpo sino a rendermi donna e facendomi apprezzare i piaceri della vita senza pregiudizi e taboo.-
In quei giorni la ragazza aveva imparato a leccare il buco del culo a mamma e papà e riempirli poi di crema prima di incularli entrambi con lo strap-on.
Giochi di ortaggi e frutta da aspirare e mangiare direttamente dalla sua fica, quella della mamma ed anche dal buco del culo del papà.
Sborrate nei bicchieri di vino o spruzzate sulle pietanze erano quasi nella norma così come durante la doccia o il bagno, venivano a turno irrorati di pioggia dorata gustandone talvolta anche il sapore salato.
Insomma, vere immersioni di trasgressioni leggere ma potenti nel senso di libertà e di piacere che se ne traeva.
Nulla di doloroso che alla fine li conduceva tutti sul lettone dove davano sfogo alle loro vere passioni erotiche.
Trascorsi i quindici giorni, ed in previsione di due settimane di trasferta del fidanzato, avevano programmato l'ultimo atto del loro progetto.
Dopo una 'Inventata' visita dal ginecologo, la ragazza mostrando al fidanzato la fica ormai guarita, gli aveva finalmente concesso di fare sesso completo con la raccomandazione di non venirle dentro giacché, per alcuni problemi ormonali, non poteva ancora prendere la pillola.
In quella situazione e con le dovute precauzioni, avevano trascorso anche un itero weekend a fare l'amore fermandosi persino alcune notti a dormire a casa del ragazzo.
Non sempre però, il maschio "Arrapato" riusciva a ritrarsi completamente per tempo ed era capitato che una volta, presa dall'orgasmo fosse stata lei a stringere le gambe impedendogli di uscire.
-Mamma che bello.. che bello..!-
-E' stato bellissimo amore.. speriamo però di non aver combinato un guaio.-
Aveva risposto lei troncando subito il discorso per abbassarsi a succhiarglielo per ripulirglielo prima di correre in bagno a farsi un abbondante risciacquo vaginale.
Il ragazzo era partito e lei aveva sospeso la pillola ed aveva approfittato di ogni momento disponibile per fare l'amore col padre facendosi inseminare anche 5/6 e più volte al giorno.
Quasi sempre in quel periodo, dopo aver passato il giorno a casa dei suoi a fare sesso, la sera andava a casa dei futuri suoceri e col pretesto di far loro compagnia in assenza del figlio, vi restava a dormire.
Quella ufficialmente era la sua giornata classica: Sveglia presto, un salto a casa a cambiarsi e prendere l'occorrente e poi di corsa a scuola.
Pomeriggio a casa di qualche amica a studiare per l'imminente esame di maturità.
Un salto a casa (A volte per cena a volte solo per un saluto prima di andare a cena dai suoceri) e poi a letto o dai suoceri.
Una vita dunque, scandita e ben controllata in ogni momento.
La mamma collaborava al meglio per la riuscita di quella inseminazione incestuosa.
Aiutava la figlia a tenere le gambe ben alzate per favorire e prolungare il contatto del seme con l'utero.
Quando poi, prevedeva di trascorrere la notte a casa del suo fidanzato, prima di rivestirsi la mamma le infilava un tampone in modo da conservare dentro di se sino al mattino lo sperma del padre.
Momenti di attesa e di piaceri intensi ed impagabili che la tenevano eccitata per tutto il giorno costringendola talvolta anche a masturbarsi quando dormiva dai suoceri.
Dopo una decina di giorni, aveva notato un ritardo nelle sue cose ed aveva confidato alla suocera la sua preoccupazione decidendo comunque, di aspettare qualche giorno ancora prima di fare un controllo.
La mamma nel frattempo le aveva procurato il kit per il testo di gravidanza: POSITIVO!
La ragazza era incinta.
Dopo la conferma del ginecologo, fingendosi molto preoccupata la mamma aveva telefonato alla consuocera fissando una riunione di famiglia per discutere sul da farsi, quello stesso pomeriggio.
La ragazza ascoltava in silenzio mentre i suoi genitori, preoccupati per la sua giovane età ed il prosieguo degli studi pensavano all'aborto.
I consuoceri al contrario, visto che la cosa era oramai accaduta, propendevano per farle portare avanti la gravidanza.
Infine tutti avevano concordato che l'ultima decisione sarebbe spettata ai ragazzi.
Informato della cosa, Marco aveva preso il primo aereo ed era rientrato in Italia.
L'incontro con la ragazza e l'entusiasmo mostrato da entrambi, aveva chiarito ogni dubbio: L'avrebbero tenuto!
Bisognava ora, stabilire la data e le modalità delle nozze!
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