"Com'è cresciuta la nostra bambina" 6 - Sull'altare gravida e... piena del suo papà.
di
Andrea2022
genere
incesti
Nei preparativi per il matrimonio, che avrebbe dovuto essere celebrato in chiesa ed in abito bianco prima che lo stato di gravidanza fosse evidente, si erano attivati tutti in famiglia.
La mamma della sposa si occupava della scelta dell'abito bianco.
La mamma dello sposo della scelta della chiesa e del celebrante prendendo anche accordi con l'estetista e la parrucchiera.
Il padre dello sposo, si era occupato dell'organizzazione degli addobbi e del catering giacché avevano deciso che il pranzo e la festa si sarebbero svolti nella loro spaziosa villa con un grande giardino.
La villa aveva una dependance dove sarebbero andati a stare gli sposi prima di avere una casa tutta per loro.
Il suocero comunque, aveva provveduto all'acquisto di un grande letto ed a rendere insonorizzata la stanza con vetri e rivestimenti speciali.
Il padre della sposa si occupava solo di piccoli complementi preoccupato soprattutto dal fatto che i contatti con la figlia non subissero troppi cambiamenti.
Fortunatamente, il quel periodo la ragazza frequentava ancora la scuola e dunque, pur passando diverse notti a casa del futuro sposo, riusciva a trovare il tempo per passare a casa sua, dove il padre ,era sempre pronto a soddisfare le reciproche voglie di sesso.
Giunto il fatidico giorno delle nozze, la casa sin dal mattino presto era stata invasa dalla estetista che l'aveva depilata e truccata, la parrucchiera che le aveva fatto un'acconciatura nello stile delle dame del settecento mentre la stilista si era preoccupata di vestirla, praticando gli ultimi ritocchi al bellissimo abito di seta e tulle che nella sua virginale eleganza, mostrava dettagli alquanto sexi.
Quando tutti, finalmente se ne erano andati, il padre aveva fatto sedere la sposa sul divano e dopo averla coperta col suo stesso strascico per evitare che si sgualcisse, le aveva sfilato il perizoma e rimanendo in piedi davanti a lei l'aveva chiavata facendola godere e riuscendo a venirle dentro per ben 2 volte nel breve spazio di tempo a disposizione.
Poi, inserendole un tampone per evitare imbarazzanti perdite, le aveva rimesso il perizoma e dopo essersi asciugato il cazzo con un lembo di seta del vestito, l'aveva caricata in macchina e portata in chiesa.
Quando erano arrivati, fuori li aspettava un capannello di amici e parenti stupiti dalla magnificenza della sposa mentre lo sposo la stava già aspettando trepidante davanti all'altare.
Sfilando come fosse una regina ammirata dai suoi cortigiani, la sposa, col ventre pieno della sua incestuosa creatura ed il sesso farcito dallo stesso seme, che l'aveva ingravidata, procedeva con movenze regali sottobraccio al padre che a stenti riusciva a nascondere una potente erezione mentre la mamma, senza mutande, sentiva i suoi umori colarle tra le cosce protette da una lunga e vistosa gonna di seta stampata a fiori.
Dopo il giuramento e lo scambio di vere, la ragazza aveva baciato il suo sposo con ancora sulle labbra (Forse era solo un'illusione o un desiderio inconfessabile visto il tempo trascorso), il sapore della fica della mamma che l'aveva leccata per prepararla al padre e se l'era fatta leccare prima di uscire per andare in chiesa.
La festa, come prevista, si era svolta in maniera meravigliosa per tutti con le uniche eccezioni del padre e del suocero della sposa che parevano insofferenti ai complementi ed agli espliciti sguardi di desiderio, che molti dei maschi presenti, rivolgevano alla bellissima e sexi sposa.
In verità, il padre era stato l'unico in quella pletora di maschi vogliosi, a trarne qualche vantaggio.
Infatti, sedendo accanto alla figlia, con la mamma dall'altro lato, aveva potuto sfilarle il tampone per farla godere pastrugnandole la fica gocciolante del suo stesso sperma e nel contempo, godere con la mano della ragazza che da sotto al tavolo l'aveva fatto sborrare con una sega.
Anche la mamma in quella circostanza aveva avuto la sua parte accarezzando la fica della figlia ed essere accarezzata a sua volta col tampone intriso di sperma.
Poi più nulla!
Il vuoto ed un groppo allo stomaco per i genitori che l'avevano lasciata baciandola per l'ultima volta mentre, abbracciata allo sposo si dirigeva verso la stanza dove avrebbero passato la prima notte in attesa del volo che il mattino successivo li avrebbe portati per una sosta romantica di 2 giorni a Vienna ed a Parigi per altri 2 prima di partire per Rio de Janeiro dove avrebbero trascorso la luna di miele e dove, il novello sposo, avrebbe lavorato per alcune ore al giorno in un cantiere della sua ditta.
La prima notte e le successive due tappe in Europa, le avevano trascorse facendo l'amore come veri piccioncini.
Al loro arrivo a Rio erano stati accolti in aeroporto da un ragazzone meticcio che il marito già conosceva avendo lavorato insieme nello stesso cantiere.
L'eccessivo trasporto nell'abbraccio tra il marito e quel bellissimo esemplare di maschio dalla pelle bruna, aveva creato un certo imbarazzo nella moglie la quale comunque, era stata gratificata a sua volta da un "benvenuta" seguito da un abbraccio caldo e sensuale.
Giunti in albergo, mentre lei, dopo aver disfatto le valigie, si era chiusa in bagno per fare la doccia, i due maschi erano rimasti nel salottino attiguo alla camera per parlare del lavoro.
L'hotel a 5 stelle, modernissimo con porte silenziose e pavimento di moquette, attutiva ogni rumore ed era successo così che uscendo dal bagno senza essere sentita, aveva visto il suo sposo ed il mandingo che abbracciati mentre si accarezzavano i rispettivi membri fuori dai pantaloni, si univano in un appassionato bacio lingua in bocca.
Turbata a quella vista, era tornata indietro avendo l'accortezza, uscendo di nuovo, di far rumore e tossire per avvertirli dando loro il tempo di ricomporsi prima di farsi vedere.
Naturalmente, al primo momento di stupore, era seguita la certezza che quella luna di miele avrebbe avuto risvolti piuttosto interessanti per la sua voglia di sesso.
Alla prima occasione, aveva telefonato ai suoi genitori avendo subito da loro il suggerimento di non lasciarsi scappare nessuna occasione conoscendo per esperienza diretta, le qualità di certi incroci di razze.
L'occasione si era presentata il mattino successivo stesso quando il "maritino", approfittando della frescura mattutina, era uscito presto per andare in cantiere.
Lei si era svegliata verso le nove e dopo essersi messa un po' in ordine, aveva chiesto la colazione in camera.
Alla sua stupita vista, era apparsa la figura di un Dio con un vassoio in mano pieno di colorati frutti esotici che, col loro inebriante profumo, accompagnavano l'abbondante colazione.
L'alzarsi di scatto dal letto scoprendo le sue grazie e la gravidanza appena accennata per andargli incontro, era stato il suo modo istintivo per allacciare un "Discorso" senza preamboli.
Dopo averlo aiutato a posare il vassoio sul tavolo, gli era scivolata davanti in ginocchio ed abbozzando un timido ciao con con gli occhi lucidi e sguardo voglioso, gli aveva abbassato il bermuda trovandosi davanti una proboscide nera che pendeva su due glabre e penduli, noci di cocco.
Guardarlo con occhi estasiati e labbra dischiuse era stato un tutt'uno col sollevare le mani e porgergliele sotto lo scroto per accarezzarlo prima di offrirgli la sua abilità nel maneggiare quel genere di strumento suonandolo sino ad estrarne il sublime suone del godimento del maschio accompagnato ad un incredibile spruzzo di crema caldo, profumato e dal gusto esotico.
Il marito sarebbe rientrato dopo circa due ore e d'altra parte, il ragazzo aveva altri servizi da fare.
Dunque, sempre per via del caldo opprimente delle ore del giorno, il marito sarebbe tornato in cantiere dopo cena per lavorare alcune ore col fresco della notte e dunque, col giovane stallone, aveva preso appuntamento per le 21,00 di quello stesso primo giorno.
segue
La mamma della sposa si occupava della scelta dell'abito bianco.
La mamma dello sposo della scelta della chiesa e del celebrante prendendo anche accordi con l'estetista e la parrucchiera.
Il padre dello sposo, si era occupato dell'organizzazione degli addobbi e del catering giacché avevano deciso che il pranzo e la festa si sarebbero svolti nella loro spaziosa villa con un grande giardino.
La villa aveva una dependance dove sarebbero andati a stare gli sposi prima di avere una casa tutta per loro.
Il suocero comunque, aveva provveduto all'acquisto di un grande letto ed a rendere insonorizzata la stanza con vetri e rivestimenti speciali.
Il padre della sposa si occupava solo di piccoli complementi preoccupato soprattutto dal fatto che i contatti con la figlia non subissero troppi cambiamenti.
Fortunatamente, il quel periodo la ragazza frequentava ancora la scuola e dunque, pur passando diverse notti a casa del futuro sposo, riusciva a trovare il tempo per passare a casa sua, dove il padre ,era sempre pronto a soddisfare le reciproche voglie di sesso.
Giunto il fatidico giorno delle nozze, la casa sin dal mattino presto era stata invasa dalla estetista che l'aveva depilata e truccata, la parrucchiera che le aveva fatto un'acconciatura nello stile delle dame del settecento mentre la stilista si era preoccupata di vestirla, praticando gli ultimi ritocchi al bellissimo abito di seta e tulle che nella sua virginale eleganza, mostrava dettagli alquanto sexi.
Quando tutti, finalmente se ne erano andati, il padre aveva fatto sedere la sposa sul divano e dopo averla coperta col suo stesso strascico per evitare che si sgualcisse, le aveva sfilato il perizoma e rimanendo in piedi davanti a lei l'aveva chiavata facendola godere e riuscendo a venirle dentro per ben 2 volte nel breve spazio di tempo a disposizione.
Poi, inserendole un tampone per evitare imbarazzanti perdite, le aveva rimesso il perizoma e dopo essersi asciugato il cazzo con un lembo di seta del vestito, l'aveva caricata in macchina e portata in chiesa.
Quando erano arrivati, fuori li aspettava un capannello di amici e parenti stupiti dalla magnificenza della sposa mentre lo sposo la stava già aspettando trepidante davanti all'altare.
Sfilando come fosse una regina ammirata dai suoi cortigiani, la sposa, col ventre pieno della sua incestuosa creatura ed il sesso farcito dallo stesso seme, che l'aveva ingravidata, procedeva con movenze regali sottobraccio al padre che a stenti riusciva a nascondere una potente erezione mentre la mamma, senza mutande, sentiva i suoi umori colarle tra le cosce protette da una lunga e vistosa gonna di seta stampata a fiori.
Dopo il giuramento e lo scambio di vere, la ragazza aveva baciato il suo sposo con ancora sulle labbra (Forse era solo un'illusione o un desiderio inconfessabile visto il tempo trascorso), il sapore della fica della mamma che l'aveva leccata per prepararla al padre e se l'era fatta leccare prima di uscire per andare in chiesa.
La festa, come prevista, si era svolta in maniera meravigliosa per tutti con le uniche eccezioni del padre e del suocero della sposa che parevano insofferenti ai complementi ed agli espliciti sguardi di desiderio, che molti dei maschi presenti, rivolgevano alla bellissima e sexi sposa.
In verità, il padre era stato l'unico in quella pletora di maschi vogliosi, a trarne qualche vantaggio.
Infatti, sedendo accanto alla figlia, con la mamma dall'altro lato, aveva potuto sfilarle il tampone per farla godere pastrugnandole la fica gocciolante del suo stesso sperma e nel contempo, godere con la mano della ragazza che da sotto al tavolo l'aveva fatto sborrare con una sega.
Anche la mamma in quella circostanza aveva avuto la sua parte accarezzando la fica della figlia ed essere accarezzata a sua volta col tampone intriso di sperma.
Poi più nulla!
Il vuoto ed un groppo allo stomaco per i genitori che l'avevano lasciata baciandola per l'ultima volta mentre, abbracciata allo sposo si dirigeva verso la stanza dove avrebbero passato la prima notte in attesa del volo che il mattino successivo li avrebbe portati per una sosta romantica di 2 giorni a Vienna ed a Parigi per altri 2 prima di partire per Rio de Janeiro dove avrebbero trascorso la luna di miele e dove, il novello sposo, avrebbe lavorato per alcune ore al giorno in un cantiere della sua ditta.
La prima notte e le successive due tappe in Europa, le avevano trascorse facendo l'amore come veri piccioncini.
Al loro arrivo a Rio erano stati accolti in aeroporto da un ragazzone meticcio che il marito già conosceva avendo lavorato insieme nello stesso cantiere.
L'eccessivo trasporto nell'abbraccio tra il marito e quel bellissimo esemplare di maschio dalla pelle bruna, aveva creato un certo imbarazzo nella moglie la quale comunque, era stata gratificata a sua volta da un "benvenuta" seguito da un abbraccio caldo e sensuale.
Giunti in albergo, mentre lei, dopo aver disfatto le valigie, si era chiusa in bagno per fare la doccia, i due maschi erano rimasti nel salottino attiguo alla camera per parlare del lavoro.
L'hotel a 5 stelle, modernissimo con porte silenziose e pavimento di moquette, attutiva ogni rumore ed era successo così che uscendo dal bagno senza essere sentita, aveva visto il suo sposo ed il mandingo che abbracciati mentre si accarezzavano i rispettivi membri fuori dai pantaloni, si univano in un appassionato bacio lingua in bocca.
Turbata a quella vista, era tornata indietro avendo l'accortezza, uscendo di nuovo, di far rumore e tossire per avvertirli dando loro il tempo di ricomporsi prima di farsi vedere.
Naturalmente, al primo momento di stupore, era seguita la certezza che quella luna di miele avrebbe avuto risvolti piuttosto interessanti per la sua voglia di sesso.
Alla prima occasione, aveva telefonato ai suoi genitori avendo subito da loro il suggerimento di non lasciarsi scappare nessuna occasione conoscendo per esperienza diretta, le qualità di certi incroci di razze.
L'occasione si era presentata il mattino successivo stesso quando il "maritino", approfittando della frescura mattutina, era uscito presto per andare in cantiere.
Lei si era svegliata verso le nove e dopo essersi messa un po' in ordine, aveva chiesto la colazione in camera.
Alla sua stupita vista, era apparsa la figura di un Dio con un vassoio in mano pieno di colorati frutti esotici che, col loro inebriante profumo, accompagnavano l'abbondante colazione.
L'alzarsi di scatto dal letto scoprendo le sue grazie e la gravidanza appena accennata per andargli incontro, era stato il suo modo istintivo per allacciare un "Discorso" senza preamboli.
Dopo averlo aiutato a posare il vassoio sul tavolo, gli era scivolata davanti in ginocchio ed abbozzando un timido ciao con con gli occhi lucidi e sguardo voglioso, gli aveva abbassato il bermuda trovandosi davanti una proboscide nera che pendeva su due glabre e penduli, noci di cocco.
Guardarlo con occhi estasiati e labbra dischiuse era stato un tutt'uno col sollevare le mani e porgergliele sotto lo scroto per accarezzarlo prima di offrirgli la sua abilità nel maneggiare quel genere di strumento suonandolo sino ad estrarne il sublime suone del godimento del maschio accompagnato ad un incredibile spruzzo di crema caldo, profumato e dal gusto esotico.
Il marito sarebbe rientrato dopo circa due ore e d'altra parte, il ragazzo aveva altri servizi da fare.
Dunque, sempre per via del caldo opprimente delle ore del giorno, il marito sarebbe tornato in cantiere dopo cena per lavorare alcune ore col fresco della notte e dunque, col giovane stallone, aveva preso appuntamento per le 21,00 di quello stesso primo giorno.
segue
2
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Com'è cresciuta la nostra bambina 5 - Ingravidata dal padre.racconto sucessivo
"Com'è cresciuta la nostra bambina" 7 - Cornuto, pulisci con la lingua!
Commenti dei lettori al racconto erotico