Com'è cresciuta la nostra bambina 4 - Ormai donna ed amante di mamma e papà!

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genere
incesti

Al suo risveglio la sensazione era stata proprio quella di aver trascorso momenti magici tra sogno e realtà in un mondo fatto solo di suoni melodiosi, fiori profumati e variopinti, piaceri di intensità inimmaginabile, amore infinito e liquido come in un Eden immaginifico.

Il risveglio l'aveva ripiombata nella realtà ancora più bella del sogno giacché, il corpo del padre che tanto l'aveva amata quella notte, giaceva ancora accanto a lei col suo calore e gli odori pungenti ed inebrianti che si fondevano con l'aroma di caffè che la mamma le aveva portato svegliandola.

-Ciao cucciola!-

-Ciao mamma!-

Quel profumo e quelle parole, avevano svegliato l'uomo che, con uno scatto felino, si era girato per abbracciare la figlia ed in una energica stretta, congiungere le loro labbra in un bacio profondo, appassionato e turbinoso.

-Ehi.. ehi piccioncini, ci sono anch'io e c'è anche il caffè che diventa freddo e poi, c'è un abbondante colazione che ci aspetta dopo tutte le energie che abbiamo speso stanotte.-

Dopo il caffè ed un tenero bacio sulla bocca della figlia, la mamma aveva chiesto:

-Volete fare la doccia insieme prima della colazione?-

Immediata e sicura era stata la risposta della figlia.

-Sei matta mamma, non vorrei togliere l'odore che abbiamo addosso neanche per tutto l'oro del mondo.
Se dipendesse solo da me, non mi laverei mai più per conservare per sempre l'olezzo di questa magnifica notte.

Dovresti fare così anche tu mamma per conservare sulla pelle, sui capelli ed in bocca i nostri sapori ed i nostri profumi.

Dio che sensazione quando mi leccavi ed io bevevo dalla fonte che mi ha dato la vita, i succhi del tuo piacere.

E leccarvi, baciarvi, accarezzarvi quando papà era dentro di te per fare come tu avevi fatto con me.-

-Attenta piccola che siamo solo all'inizio del tuo svezzamento.
Certo, l'averti sverginata ed averti fatto provare i primi piaceri saffici, è stato importante, ma il sesso ha mille risvolti palesi o nascosti che devi ancora scoprire.-

-Quali ancora mamma.. quali? Dimmi!-

-Be! Per esempio, tu con la bocca hai già imparato a fare qualcosa oltre che leccare il nido della mamma? Hai preso in bocca l'organo di un maschio?-

-A dire il vero, ieri sera prima che litigassimo, Marco mi aveva costretta a prenderglielo in bocca, la cosa non mi piaceva ma per accontentarlo sono stata al gioco sino a quando non ha cercato di violentarmi.-

-Ecco, hai visto anche tu come tuo padre ti ha insegnato a fare l'amore senza paura, anche la fellatio non può essere imposta ma deve essere frutto di un reciproco desiderio tra partners maschi o femmine che siano.. guarda!

Erano seduti a tavola a far colazione e conversare ed il maschio di casa, aveva ancora una evidente erezione.

-Guarda cucciola, guarda in che stato è tuo padre dal momento in cui sei entrata anche tu nella nostra vita erotica.
Ti assicuro che erano anni che non lo vedevo così eccitato e pronto ad offrire il suo seme a qualche fica bagnata o bocca vogliosa di essere dissetata.

Chissà dove è indirizzato il suo desiderio in questo momento, è certo comunque che se gli offro le mie labbra, non le rifiuta.-

Quando la mamma si era inginocchiata davanti al marito che seduto sulla sedia, esibiva una verga svettante verso il cielo come l'asta di una bandiera e dura come una clava, aveva avuto una contrazione ed un senso di disgusto ricordando l'esperienza della sera prima col fidanzato.

Quella sensazione in realtà era durata poco nel vedere con quanta passione e maestria la mamma maneggiava l'amato cazzo del suo papà.

Col viso davanti a quel magnifico esemplare di membro, per alcuni secondi la donna pareva estasiata da quella vista come fosse davanti ad uno scettro.. un simbolo religioso.. il dio della virilità!

Porgendo le mani come una coppa, le aveva subito portate sotto lo scroto come a volerne soppesare i testicoli poi, come in un preventivo assaggio, aveva leccato il glande dal quale già faceva capolino una lucida e gustosa gocciolina che aveva subito succhiato prima di avvolgere il gambo bruno ricoperto da ghirigori di vene bluastre sporgenti.

Per un po' l'aveva segato continuando a leccare la cappella.

Poi, con una mano sotto i coglioni e l'altra a reggere l'asta, aveva cominciato a scorrere con la lingua dal basso verso l'alto soffermandosi sul filetto e sul prepuzio provocando lievi contrazioni di tutta la verga.

Riscendendo poi versi i testicoli, nuova sosta sul sul frenulo con simultanea strizzata di palle e scorrimento del prepuzio per dare inizio ad una vera masturbazione con le labbra ferme sulla cappella e la lingua picchiettante sul forellino uretrale.

La verga oramai di marmo pareva aver perso l'aspetto vellutato della pelle tesa e madida di saliva per assumere l'aspetto di un animale vivo sotto la pioggia.

La ragazza guardava estasiata la verga del padre scivolare tra le labbra della mamma come se la stesse chiavando in bocca.

Infatti la stava davvero chiavando tenendole le mani dietro la testa e muovendo il bacino in un collaudato sincronismo.

Un pompino lungo, lento, gustoso e gocciolante di saliva e di schiocchi accompagnato dal respiro sempre più pesante del maschio.

Da quella postura, la mamma che teneva gli occhi fissi su quelli del maschio, riusciva anche ad incrociare quelli della figlia sempre più attenti e vogliosi mentre con una mano si ravanava tra le cosce.

Ad un certo punto la mamma si era sfilato il cazzo di bocca e tenendolo con una mano l'aveva offerto alla figlia in un gesto esplicito.

La ragazza senza esitare, le si era inginocchiata accanto e l'aveva leccato timidamente prima di lasciarsi andare a prenderlo in bocca.

Il pompino della figlia, aveva infoiato il maschio trasformandolo un vero animale senza controllo e la mamma aveva fatto appena in tempo a farglielo sfilare e far schizzare in modo scomposto sul suo viso e quello della figlia, un fiume di sborra che ha imbrattato le loro bocche, gli occhi, i capelli e tutto ciò che gli stava attorno.

Poi la mamma, con un dito aveva raccolto ciò che aveva in volto per portarselo sulle labbra mentre con la lingua, ripuliva il viso della figlia.

Alla fine della 'Raccolta' aveva baciato la figlia in uno scambio caldo, gustoso e lascivo di sperma che entrambe avevano ingoiato.

-Com'è?-

-Aveva chiesto la mamma.-

-Mmmmm.. strano ma un po' acido.-

Aveva risposto la figlia dopo un attimo di esitazione.

-Strano? E' gustosissimo e poi, non dimenticare che è lo stesso seme al quale devi la vita!-

Avevano riso e mentre la ragazza continuava a succhiare il cazzo gocciolante del padre, la mamma continuava la pulizia del viso, degli occhi ed dei capelli della figlia.

Durante i preparativi la ragazza smaniava nell'attesa di una telefonata di Marco che non arrivava.

Delusa e preoccupata, nonostante le rassicurazioni della mamma, nel pomeriggio erano andate dal ginecologo.

Il dottore le aveva subito rassicurate sulla deflorazione completa e senza conseguenze se si escludevano le grandi e piccole labbra arrossate ed un po' tumefatte.. "Ma quanto ce l'ha grosso il tuo ragazzo" aveva ironizzato facendole ridere entrambe.

L'aveva anche visitata trovandola in ottima salute e perfettamente matura come donna dal punto di vista sessuale e capacità riproduttiva.

Per questo dopo aver avuto la conferma che aveva fatto sesso col 'Suo ragazzo' senza protezione, le aveva dato la pillola del giorno dopo e le aveva prescritto l'anticoncezionale.

Prima di salutarle il dottore rivolgendosi alla mamma aveva detto:

-Complimenti alla ragazza ed alla mamma che sicuramente diventerà nonna di tanti nipotini belli e sani coma la mamma.-

A quel punto, non restava che studiare una strategia per recuperare il rapporto col fidanzato.

-Pronto Marco, sei tu?-

.Ciao Sara che vuoi?-

-Dobbiamo parlare!-

.Parlare di che.. lo sai che non voglio più vederti!-

-Dobbiamo parlare di quello che è successo ieri sera.-

-Cos'è successo ieri sera? Niente! Non abbiamo fatto l'amore e non mi hai fatto neanche un pompino o una sega!-

-Ascolta Marco, ieri sera mi hai sverginata e se non ti avessi fermato, avresti rischiato di mettermi incinta se fossimo andati avanti senza protezione.-

-Che balla è questa!-

-Se vieni a casa ti faccio vedere il certificato che mi ha rilasciato il ginecologo e ti mostro anche come me l'hai ridotta coi tuoi metodi violenti.-

Il ragazzo era subito corso a casa di Sara per verificare la veridicità di quel racconto e dopo aver verificato lo stato di tumefazione (La mamma l'aveva spalmata con una crema irritante che ne aumentava il rossore ed il gonfiore) ed aver letto la relazione del ginecologo, si era scusato chiedendole di perdonarlo.

Naturalmente in quello stato, non era possibile fare l'amore per almeno due settimane durante le quali, lei aveva continuato a fargli le seghe ed iniziando a fargli pompini senza farsi venire in bocca o sputando sempre i residui del disgustoso sperma.

A quel punto, era giunto il momento di mettere in campo la seconda parte del piano che prevedeva che la ragazza rimanesse incinta per la gioia del padre e della mamma che smaniava dalla voglia di diventare nonna con la figlia della stessa età in cui lei l'aveva partorita.

La ragazza non stava nella pelle all'idea di diventare mamma e sorella del bambino che avrebbe avuto da suo padre.

segue





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2023-12-28
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