Lo sconosciuto

di
genere
dominazione

Amo uscire enfemme e passeggiare di sera sul lungo lago, a volte organizzo con sconosciuti, a volte per i fatti miei.
Un Venerdì sera ero a passeggiare sola, senza meta, ora sono vecchia, e non più molto attaente come una volta, e se mi guardano da vicino si accorgono che sono una trav.
Stavo guardando una vetrina di intimo femminile, lo adoro, ne ho parecchio, quando nel riflesso della vetrata scorgo un uomo poco dietro di mè, che mi osserva, e poco dopo me lo trovo a fianco.
Un uomo sulla cinquantina, un Rumeno, mentre guarda a sua volta l'intimo in esposizione, mi rivolge la parola.
Sono molto belli vero mi chiede, annuisco, certamente su di tè, farebbero una bella figura, mi voltai e lo osservai meglio, carino, e sveglio, possibile che non habbia capito che sono una trav? chissà cosa indossa ora, sorrisi, e dissi, nulla dispeciale.
Continua a parlarmi, e io iniziavo a eccitarmi, grazie ai suoi complimenti e poco dopo mi propose di fare due passi, accettai, e mi prese sotto braccio, e ci incamminammo.
Scambiandoci conversazioni piccanti, ci trovammo in un angolo buio, mi abbracciò, e mi baciò, sentivo le sue mani sulle mie coscie, e sul culo, e poi portò la mano destra davanti e mi prese in mano il mio cazzo, e iniziò a segarmi.
Lo fissai negli occhi mentre stavo venendo, chiusi forte le cosce e iniziai a sborrare, lasciandomi scivolare in ginocchio.
Avevo goduto come una vera troia, mi aiutò a rimettermi in piedi, e mi girò, sollevai la gamba sinistra, e lo sentii entrare.
Me lo fiondò dentro, ero bagnatissima, mi lasciai scopare a pelle, in fondo non sapevo chi fosse, ma mi fidai, e mi lasciai scopare per una ventina di minuti, mentre i pochi passanti, non fecero caso a quello che succedeva.
Mi venne nel culo, mi scaricò molto sperma, e rimasi senza fiato, si ricompose, e mi disse, se vuoi, tutti i venerdì sono da queste parti, e ci salutammo.
Il venerdì dopo, ero lì, davanti alla solita vetrina, e ad un tratto mi sentii abbracciare, era lui, e poco più avanti c'era un suo amico, mi presero sotto braccio e ci dirigemmo al solito angolo, mi presero in due, bocca e culo, sempre a pelle, mi sentivo sua e accettai.
Per un paio di mesi continuammo gli incontri, portava a volte amici, a volte nò, e poi mi disse, che non erano amici, e che avendo bisogno di danaro, mi faceva scopare a pagamento, mi aveva resa una puttana a mia insaputa, ma non mi arrabbiai, anzi.
Decidemmo di farlo trè seresettimana, a casa mia, lui incassava soldi io cazzi e sborra.
Non tralasciammo però le passeggiate, molti clienti mivolevano così, e a mè piaceva, anzi piace, visto che lo faccio ancora.
scritto il
2024-02-08
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