Le fantasie di Lucio ( Romanzo Padre e figlia X Paragrafo)
di
Mariella
genere
dominazione
LE FANTASIE DI LUCIO ( DAL ROMANZO PADRE E FIGLIA X PARAGRAFO)
Lucio era angosciato. Aveva una vita intima molto soddisfacente, la moglie lo accontentava in tutto, ogni tanto pagavano una escort, che, ovviamente per soldi, si sottometteva alle loro fantasie. L’ultima volta era venuta una ragazza dell’est, molto bella, aveva preso in bocca il cazzo di Lucio e aveva leccato la fica della moglie. Però non si era fatta scopare nel culetto, neppure un pezzettino, aveva detto che non le piaceva. Aveva un culetto a mandolino, Lucio ci aveva giocato, ma come sempre si era raffreddato quando lei non aveva voluto essere scopata lì. Tutte le volte che gli dicevano no, si raffreddava, anche se il pensiero di prendere per forza quello che gli veniva negato, lo eccitava, la prepotenza, la dominazione e soprattutto il pensiero che l’altro sentiva vergogna, era per lui il massimo dell’eccitazione. Pensò di rifarsi in qualche modo e invitò a pranzo, per la domenica successiva, Pino e la moglie. Dopo pranzo, era d’accordo con la moglie, che lo accontentava in tutto e questo ormai era per lui motivo di raffreddamento, dissero a Pino e alla moglie che potevano riposarsi nella loro bella camera da letto. Aspettarono un’oretta e poi andarono a bussare alla porta. Lei era nel dormiveglia, Pino aprì era sveglio. Entrarono tutti e due nella stanza. La moglie si sedette sul letto e con garbo svegliò la cognata. Dopo le esperienze con Lucio Ada si aspettava un incontro malandrino, certo non pensava partecipasse la moglie, pure se aveva sentito Lucio dire che lei gliele dava tutte vinte, aveva pensato a una vanteria. La moglie, accarezzò le gambe della cognata: ”Raccontami, è vero che quando abitavate insieme, all’inizio del vostro matrimonio, Lucio ti ha fatto qualche dispettuccio? Ada diventò rossa e Pino aumentò la sua confusione” All’epoca c’era pure mia madre con noi, ne ha dovute sopportare!” La cognata, Enza, era curiosa:” Raccontatemi!” Ada si schernì, ma i fratelli cominciarono a raccontare:” In casa non sapeva fare niente e nostra madre, ogni errore lo puniva mettendosela sulle ginocchia a culetto nudo e sculacciandola. Enza rise, ma voi l’aiutavate, come poteva fare a prenderla, era una donna giovane…” Lucio continuò: “Certo eravamo d’accordo, quando si sedeva su una sedia al centro della stanza, la prendevamo e la portavamo sulle sue gambe. Pino le tirava su le gonne, io le calavo le mutande, gliele toglievo del tutto e mettevo in mostra, il bel culetto, con la fica che compariva sotto. Mia madre dava certe sculacciate, le faceva il culetto viola, a volte con una spatola di legno e noi a ridere. Lei si vergognava soprattutto di me, che mi mettevo in modo da vederle il buchino e la fica, mia madre mi permetteva tutto, pure di aprire le labbra della fica e guardare dentro, lei piangeva, fino a quando non la veniva a salvare Pino, ma il culetto era rosso e la tenevamo così, un’oretta, con tutte le vergogne scoperte. A volte la denudavamo completamente, così si vedeva pure il seno, tutta nuda a prendere sculacciate.” Enza ci pensò un po’ e disse, forza giochiamo un po’, spogliamola” Ada cercò di sottrarsi, ma Lucio e la moglie la tennero ferma, il marito lasciava fare. Le tolsero il vestito, il reggiseno e le mutande. Enza si avvicinò e fece un cenno a Pino, “ Non mi dire che non sai stare allo scherzo” I due uomini bloccarono Ada e Enza la mise a pancia in giù, e cominciò a sculacciarla. Lucio a vedere l’imbarazzo e la vergogna di Ada, si eccitò moltissimo, diede pure lui qualche colpo. Poi si avvicinò meglio e aprì le natiche della donna;” Che dici Enza, questo buchino è vergine?” La moglie si mise a ridere e le mise un dito nel culo: “ Non penso, e una donna che lo prende dietro va punita, trattata come una schiavetta” Lucio la guardò:” Cosa intendi?” Enza rise ancora: “ Lo avrà preso dal marito, adesso lo fa davanti a noi. Ci fa divertire a vedere come lo prende nel culetto, la troietta” Ada si era innervosita: ”Troia sarai tu, prendilo tu, è sicuro che avrai tutto rotto” Enza si tolse una scarpa, si avvicinò alla donna e la colpì sul sedere con forza, facendola arrivare a gridare: ”Perdonami, non volevo offenderti, ma basta mi stai facendo tanto male.” Nel frattempo era arrivato Lucio con pezzi di corda:” Fratellino- disse a Pino- mi serve il tuo aiuto.” Misero Ada a pancia in giù e la legarono, in un modo che sapeva fare Lucio, come se fosse incaprettata, se si muoveva, le corde diventavano più strette. Ormai era nuda e legata, ma il culetto era libero e alla mercé dei presenti. Enza disse:” Noi chiamiamo sempre una escort per i nostri giochetti, ma l’ultima, strapagata, non ha soddisfatto Lucio, voi da bravi parenti lo farete contento.” Si avvicinò al marito, lo aiutò a spogliarsi e spogliò pure Pino. Lei pure rimase con le sole mutandine e reggiseno. Pino era entrato nella parte si avvicinò e le disse di togliere tutto, poi la mise a pancia in sotto e la sculacciò, pure per rifarsi delle sculacciate date a Ada. Le fece il culo rosso, e poi la mise in modo da vederle la fica: ” Mettiti in ginocchio, così non vedo bene” La donna guardò Lucio che le fece un cenno quasi sgarbato: “ Non puoi essere sempre padrona, avanti facci vedere la patatina che hai. Enza non era contenta ma si mise in ginocchio e aprì le gambe. Sembrava seccata e vergognosa, Lucio si eccitò moltissimo. Le aprì la fica e la mostrò al fratello:” Guarda bene, falla vergognare, pure lei è una troia” Pino si avvicinò e vide la fica pelosa, aperta con il clitoride in mostra.” A vedere quelle chiappe grassocce, le colpì ancora. Enza disse:” Basta, non ti ho dato il permesso di sculacciarmi, voglio vedere tua moglie che lo prende nel culo.” Pino si mise a ridere:” Sicuro che sarà lei a dare questo spettacolo e aprì le natiche della donna. “Qui pure c’è un culetto con un buchino che è un enigma. Sicuro che è sano?” le mise un dito dentro e si trovò una strada abbastanza larga. Il cazzo gli era venuto duro, si voltò verso il fratello:” Tienila ferma” Lucio era eccitato a vedere la moglie in una situazione di sudditanza, quando venivano le escort, lei faceva sempre la padrona, la dominante. Si sedette sulle sue spalle, mentre Pino la colpiva sul culo per farla star ferma. Lucio vide Ada incaprettata, e preso un pezzo di corda, legò Enza allo stesso modo. I due uomini erano nudi, e le donne legate al letto come bestiole. Pino si toccò il cazzo duro, poi salì su Enza e glielo mise nel culo. La donna erano anni che faceva l’amore da dietro, aveva il buco slabbrato e Pino entrò tranquillamente senza fare fatica. Lo tirò fuori pieno di escrementi. Lo mostrò a Enza prendendola in giro, “che bel regalo, che dici, porta fortuna?” La stanza era nella penombra e non si vide che Enza era diventata di tutti i colori. Lucio passò i tovagliolini a Pino, che si pulì, poi andò nel bagno, quando tornò, trovò Lucio che rideva col cazzo nel buchino di Ada che piangeva. Aspettò che finisse e poi andò lui su Ada, le aprì le natiche, il cazzo era tornato duro, lo mise dentro, però facendo un po’ di sforzi, quel culetto lo aveva preso solo un paio di volte. Venne subito, pensare che non gli piaceva far l’amore dietro con una donna. Lucio era contento di vedere Ada disperarsi e vergognosa. Pino si spostò e si ritrovò il corpo incaprettato di Enza. Si guardò intorno, sul comodino c’era una spatola di legno, la prese e cominciò a battere le natiche di Enza, che cominciò anche lei a piangere, Lucio era davvero arrapato. Si avvicinò alla moglie e le presentò il cazzo un po’ moscio: ”Fammelo duro” le disse, se non vuoi che ti porto a casa loro e ti sculaccio davanti a Anna e ai figli maschi. Comunque preparati, prima o poi te la darò una bella sculacciata a culo nudo, a casa loro, magari chiamiamo pure la vicina.” Enza fra le lacrime lo prese in bocca, Pino ancora la sculacciava ridendo. Il cazzo gli era venuto duro di nuovo, glielo mise nella fica e sborrarono insieme. A Lucio pure era tornato duro, ma andò da Ada e la toccò sulla fica che era tutta bagnata, aveva sofferto umiliazioni e vergogne, ma si era eccitata. Lucio si mise su di lei e con due colpi di reni glielo mise in fica, la porca mosse il culo con il cazzo di Lucio dentro e arrivò a godere insieme a lui
Lucio era angosciato. Aveva una vita intima molto soddisfacente, la moglie lo accontentava in tutto, ogni tanto pagavano una escort, che, ovviamente per soldi, si sottometteva alle loro fantasie. L’ultima volta era venuta una ragazza dell’est, molto bella, aveva preso in bocca il cazzo di Lucio e aveva leccato la fica della moglie. Però non si era fatta scopare nel culetto, neppure un pezzettino, aveva detto che non le piaceva. Aveva un culetto a mandolino, Lucio ci aveva giocato, ma come sempre si era raffreddato quando lei non aveva voluto essere scopata lì. Tutte le volte che gli dicevano no, si raffreddava, anche se il pensiero di prendere per forza quello che gli veniva negato, lo eccitava, la prepotenza, la dominazione e soprattutto il pensiero che l’altro sentiva vergogna, era per lui il massimo dell’eccitazione. Pensò di rifarsi in qualche modo e invitò a pranzo, per la domenica successiva, Pino e la moglie. Dopo pranzo, era d’accordo con la moglie, che lo accontentava in tutto e questo ormai era per lui motivo di raffreddamento, dissero a Pino e alla moglie che potevano riposarsi nella loro bella camera da letto. Aspettarono un’oretta e poi andarono a bussare alla porta. Lei era nel dormiveglia, Pino aprì era sveglio. Entrarono tutti e due nella stanza. La moglie si sedette sul letto e con garbo svegliò la cognata. Dopo le esperienze con Lucio Ada si aspettava un incontro malandrino, certo non pensava partecipasse la moglie, pure se aveva sentito Lucio dire che lei gliele dava tutte vinte, aveva pensato a una vanteria. La moglie, accarezzò le gambe della cognata: ”Raccontami, è vero che quando abitavate insieme, all’inizio del vostro matrimonio, Lucio ti ha fatto qualche dispettuccio? Ada diventò rossa e Pino aumentò la sua confusione” All’epoca c’era pure mia madre con noi, ne ha dovute sopportare!” La cognata, Enza, era curiosa:” Raccontatemi!” Ada si schernì, ma i fratelli cominciarono a raccontare:” In casa non sapeva fare niente e nostra madre, ogni errore lo puniva mettendosela sulle ginocchia a culetto nudo e sculacciandola. Enza rise, ma voi l’aiutavate, come poteva fare a prenderla, era una donna giovane…” Lucio continuò: “Certo eravamo d’accordo, quando si sedeva su una sedia al centro della stanza, la prendevamo e la portavamo sulle sue gambe. Pino le tirava su le gonne, io le calavo le mutande, gliele toglievo del tutto e mettevo in mostra, il bel culetto, con la fica che compariva sotto. Mia madre dava certe sculacciate, le faceva il culetto viola, a volte con una spatola di legno e noi a ridere. Lei si vergognava soprattutto di me, che mi mettevo in modo da vederle il buchino e la fica, mia madre mi permetteva tutto, pure di aprire le labbra della fica e guardare dentro, lei piangeva, fino a quando non la veniva a salvare Pino, ma il culetto era rosso e la tenevamo così, un’oretta, con tutte le vergogne scoperte. A volte la denudavamo completamente, così si vedeva pure il seno, tutta nuda a prendere sculacciate.” Enza ci pensò un po’ e disse, forza giochiamo un po’, spogliamola” Ada cercò di sottrarsi, ma Lucio e la moglie la tennero ferma, il marito lasciava fare. Le tolsero il vestito, il reggiseno e le mutande. Enza si avvicinò e fece un cenno a Pino, “ Non mi dire che non sai stare allo scherzo” I due uomini bloccarono Ada e Enza la mise a pancia in giù, e cominciò a sculacciarla. Lucio a vedere l’imbarazzo e la vergogna di Ada, si eccitò moltissimo, diede pure lui qualche colpo. Poi si avvicinò meglio e aprì le natiche della donna;” Che dici Enza, questo buchino è vergine?” La moglie si mise a ridere e le mise un dito nel culo: “ Non penso, e una donna che lo prende dietro va punita, trattata come una schiavetta” Lucio la guardò:” Cosa intendi?” Enza rise ancora: “ Lo avrà preso dal marito, adesso lo fa davanti a noi. Ci fa divertire a vedere come lo prende nel culetto, la troietta” Ada si era innervosita: ”Troia sarai tu, prendilo tu, è sicuro che avrai tutto rotto” Enza si tolse una scarpa, si avvicinò alla donna e la colpì sul sedere con forza, facendola arrivare a gridare: ”Perdonami, non volevo offenderti, ma basta mi stai facendo tanto male.” Nel frattempo era arrivato Lucio con pezzi di corda:” Fratellino- disse a Pino- mi serve il tuo aiuto.” Misero Ada a pancia in giù e la legarono, in un modo che sapeva fare Lucio, come se fosse incaprettata, se si muoveva, le corde diventavano più strette. Ormai era nuda e legata, ma il culetto era libero e alla mercé dei presenti. Enza disse:” Noi chiamiamo sempre una escort per i nostri giochetti, ma l’ultima, strapagata, non ha soddisfatto Lucio, voi da bravi parenti lo farete contento.” Si avvicinò al marito, lo aiutò a spogliarsi e spogliò pure Pino. Lei pure rimase con le sole mutandine e reggiseno. Pino era entrato nella parte si avvicinò e le disse di togliere tutto, poi la mise a pancia in sotto e la sculacciò, pure per rifarsi delle sculacciate date a Ada. Le fece il culo rosso, e poi la mise in modo da vederle la fica: ” Mettiti in ginocchio, così non vedo bene” La donna guardò Lucio che le fece un cenno quasi sgarbato: “ Non puoi essere sempre padrona, avanti facci vedere la patatina che hai. Enza non era contenta ma si mise in ginocchio e aprì le gambe. Sembrava seccata e vergognosa, Lucio si eccitò moltissimo. Le aprì la fica e la mostrò al fratello:” Guarda bene, falla vergognare, pure lei è una troia” Pino si avvicinò e vide la fica pelosa, aperta con il clitoride in mostra.” A vedere quelle chiappe grassocce, le colpì ancora. Enza disse:” Basta, non ti ho dato il permesso di sculacciarmi, voglio vedere tua moglie che lo prende nel culo.” Pino si mise a ridere:” Sicuro che sarà lei a dare questo spettacolo e aprì le natiche della donna. “Qui pure c’è un culetto con un buchino che è un enigma. Sicuro che è sano?” le mise un dito dentro e si trovò una strada abbastanza larga. Il cazzo gli era venuto duro, si voltò verso il fratello:” Tienila ferma” Lucio era eccitato a vedere la moglie in una situazione di sudditanza, quando venivano le escort, lei faceva sempre la padrona, la dominante. Si sedette sulle sue spalle, mentre Pino la colpiva sul culo per farla star ferma. Lucio vide Ada incaprettata, e preso un pezzo di corda, legò Enza allo stesso modo. I due uomini erano nudi, e le donne legate al letto come bestiole. Pino si toccò il cazzo duro, poi salì su Enza e glielo mise nel culo. La donna erano anni che faceva l’amore da dietro, aveva il buco slabbrato e Pino entrò tranquillamente senza fare fatica. Lo tirò fuori pieno di escrementi. Lo mostrò a Enza prendendola in giro, “che bel regalo, che dici, porta fortuna?” La stanza era nella penombra e non si vide che Enza era diventata di tutti i colori. Lucio passò i tovagliolini a Pino, che si pulì, poi andò nel bagno, quando tornò, trovò Lucio che rideva col cazzo nel buchino di Ada che piangeva. Aspettò che finisse e poi andò lui su Ada, le aprì le natiche, il cazzo era tornato duro, lo mise dentro, però facendo un po’ di sforzi, quel culetto lo aveva preso solo un paio di volte. Venne subito, pensare che non gli piaceva far l’amore dietro con una donna. Lucio era contento di vedere Ada disperarsi e vergognosa. Pino si spostò e si ritrovò il corpo incaprettato di Enza. Si guardò intorno, sul comodino c’era una spatola di legno, la prese e cominciò a battere le natiche di Enza, che cominciò anche lei a piangere, Lucio era davvero arrapato. Si avvicinò alla moglie e le presentò il cazzo un po’ moscio: ”Fammelo duro” le disse, se non vuoi che ti porto a casa loro e ti sculaccio davanti a Anna e ai figli maschi. Comunque preparati, prima o poi te la darò una bella sculacciata a culo nudo, a casa loro, magari chiamiamo pure la vicina.” Enza fra le lacrime lo prese in bocca, Pino ancora la sculacciava ridendo. Il cazzo gli era venuto duro di nuovo, glielo mise nella fica e sborrarono insieme. A Lucio pure era tornato duro, ma andò da Ada e la toccò sulla fica che era tutta bagnata, aveva sofferto umiliazioni e vergogne, ma si era eccitata. Lucio si mise su di lei e con due colpi di reni glielo mise in fica, la porca mosse il culo con il cazzo di Lucio dentro e arrivò a godere insieme a lui
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