Maturità e decadenza II

di
genere
feticismo

Nadine è arrivata il 30 luglio.
Con l’intenzione di prendere più confidenza, ho bazzicato di più nel suo appartamento, dove ho finito per notare gli sguardi che mi fa di sghimbescio la figlia di 19 anni. Sguardi che, da parte sua non si limitano agli occhi. Io sono magro e indosso i costumi a slip, per cui mi si nota il pacco e la giovincella punta sempre lì. È castana, snella e alta poco più di un metro e sessanta.
Due giorni fa è rientrata alle due di notte. Io stavo cercando di dormire sulla sdraio in terrazza perché faceva caldo. Quando è arrivata, ho fatto finta di essermi addormentato. Prima di entrarsene a casa, ha posato le infradito sulla soglia esterna di marmo dell’ingresso e poi ha chiuso. Ho aspettato che spegnesse le luci. Dopo ho strisciato basso verso la porta e ho afferrato con la bocca le ciabatte. Le ho annusate e, con il tatto della guancia e delle labbra, ho trovato le parti che erano ancora calde e bagnate di sudore. Le ho leccate per una ventina di secondi e poi ho rimesso a posto i sandali. Sono tornato alla sdraio, l'ho piegata e adagiata al muro. Ho aperto la vetrata d'ingresso a scorrimento di casa e, prima di andare a letto, mi sono fermato in bagno per farmi una sega. Il giorno successivo ho aspettato che andassero tutti al mare, Nadine, la 19enne, mia moglie e il pargoletto. Gli ho detto che li avrei raggiunti più tardi.
Avevo notato che Nadine e la figlia lasciano le stoviglie della colazione nel lavello e le lavano dopo pranzo.
Sono entrato in cucina, nel lavandino c’erano le tazze mezze piene di acqua biancastra. Le ho prese, una dopo l’altra, e ho fatto un giro di lingua sull’orlo di entrambe. Le ho riposte in fondo al lavabo e sono andato in spiaggia. Ho tolto la canottiera e i pantaloncini, li ho appesi agli stretcher dell’ombrellone e mi sono buttato in mare. Ho nuotato verso il largo e mi sono fermato a trenta bracciate dalla battigia, dove c'è la secca. Non c’erano bagnanti nel raggio di 30/40 metri circa. Mi sono abbassato il costume e ho afferrato il cazzo con la mano sinistra. Poi ho infilato l’indice della destra nell’ano e ho cominciato ad andare avanti e indietro mentre mi segavo. Contemporaneamente, facevo le contrazioni di Kegel. Guardavo Nadine e la figlia sulla spiaggia. Avevo l’impressione che quest’ultima si fosse accorta di quello che stessi facendo e che guardasse verso di me.
Ho sborrato dopo tre/quattro minuti e sono rimasto lì per un po' a guardare se qualche pesce si avvicinasse per nutrirsi dello sperma ma non ho visto alcunché. Mi sono quindi avvicinato alla riva e ho attaccato bottone col primo conoscente che ho incontrato.

Adesso torniamo a Nadine.
L’altro giorno stava inoltrando on line la domanda per le supplenze a scuola. Mi ha chiamato per darle una mano. Quando mi sono seduto vicino a lei, mi sono accorto che non si era lavata. Sentivo un odore acre che mi è sembrato quello della figa. Aveva il costume a due pezzi e il prendisole.
Si è appoggiata con la coscia alla mia e io mi sono strusciato e l’ho allisciata per quanto ho potuto. Ma non ho potuto fare altro perché ci gironzolavano intorno mia moglie e la 19enne, che da un po’ di giorni mi guarda di traverso e sembra incazzata.
scritto il
2022-08-13
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