Una sveltina svuota-palle

di
genere
feticismo

Ho citofonato facendo finta di parlare contemporaneamente al telefonino perché la porta d’ingresso dell’appartamento si trovava su una stradina trafficata del centro storico. Qualcuno che mi conosceva avrebbe potuto vedermi.
La prostituta mi ha aperto rimanendo trincerata sul retro del portone. Ci ero già stato e lei si è ricordata subito. Una sui 60/62 anni. Tutta rifatta. Molto socievole. Le curve erano proporzionate. Mi ha lisciato il pacco mentre abbiamo contrattato. Io le avrei leccato il culo, i piedi, le ascelle, le tette e poi lei mi avrebbe fatto un bocca-figa senza fretta.
Lo abbiamo fatto per mezzora. Prima di farsi scopare a pecora, abbiamo fatto un 69.
Leccavo quei pezzi di pelle floscia e bianca che mi facevano tenerezza. E mi eccitavano.
Me lo ha succhiato senza preservativo e, per un paio di volte, ho sentito la punta della sua lingua entrare nel meato urinario. Ho sentito bruciore. Ma anche piacere.
Dopo, mi ha messo il profilattico e l'ho presa da dietro, afferrandola per le tette. Sono venuto mentre le leccavo le scapole. Si è levata, ha preso dei fazzoletti inumiditi da una confezione sopra il comodino, ne ha usato uno come guanto per togliermi il condom e l’altro per pulirmi. Aveva il fondotinta sul volto, che sembrava quello di una statua. L’appartamento era piccolo e buio, ma pulito.
scritto il
2023-04-23
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