Barbie

di
genere
feticismo

Era l'inizio dell'estate del 1994 e, da un mese, studiavo tutto il giorno per l’esame di Maturità.
Durante la settimana abitavo in un appartamento-mansarda a casa di zia che stava nel paese sede del liceo; in questo modo evitavo di viaggiare e al mattino potevo dormire di più. Quando finivo con lo studio, avrei voluto avere una figa pronta a farmi svuotare i coglioni.
Mi ero fracassato i maroni di sborrare sul water un giorno sì e l’altro pure e volevo scoparmi qualcuna o qualcosa.
Cercare di convincere una ragazza in carne e ossa sarebbe stato complicato perché bisognava corteggiarla e far finta di essere innamorato. A quell’età, inoltre, non lavoravo e mio padre mi dava solo 10.000 lire a settimana per cui le prostitute me le potevo giusto scopare con l’immaginazione quando mi facevo le seghe.
La mansarda era composta da una cameretta da letto, da un gabinetto pensile, da una stanza che fungeva da ingresso, soggiorno e disimpegno e, infine, da una terza stanzetta che era adibita a magazzino. Ci entravo quando ripetevo camminando e avevo notato che c’erano delle buste da spesa che contenevano giocattoli pieni di polvere e che, probabilmente, erano stati di mia cugina, che era più piccola di me di due anni.
Un giorno ho rovistato nelle buste e ho trovato una Barbie che era nuda e staccata in tre pezzi. L’ho presa, ho riattaccato le gambe al tronco, sono andato in bagno, l’ho lavata e poi ci ho passato l’asciugamani. Ho chiuso la porta a chiave e ho abbassato il coperchio del water. Sopra ci ho adagiato Barbie in posizione supina. Mi sono inginocchiato e le ho alzato le gambe in su. Ho guardato i piedini e glieli ho annusati e ciucciati. Erano inodore e insapore. A quel punto mi sono abbassati i pantaloni e ho tolto il cazzo di fuori. Era duro. Ho sputato sul palmo della mano, ho passato la saliva sulla capocchia e ho cominciato a infilarglielo fra le gambe per meno di un minuto. Dopo l’ho girata a pecora, ho sputato di nuovo sul palmo, ho ficcato il pisello fra le sue cosce e l’ho tenuto fra la mano e la sua pancia. Andavo avanti e indietro e, mentre spingevo in avanti, sentivo le tettine rigide della bambola sulla cappella. Le sono venuto sul culetto in tre/quattro minuti. Dello sperma si è infilato nelle articolazioni fra gambe e bacino e un altro po’ è colato a terra.
Mi sono pulito sul bidè, poi ho bagnato di alcool un po’ di carta igienica e ho tolto gli schizzi di sborra da terra. Ho preso la Barbie, le ho staccato le gambe, ho aperto il rubinetto e ce l’ho messa sotto. Ho chiuso l’acqua e l’ho avvolta nell’asciugamani. Sono uscito dal bagno, sono andato nel ripostiglio e ho rimesso, staccata, la tipa nella busta da dove l’avevo presa. Rispetto agli altri giocattoli, era lucida. Senza polvere.
Dopo ho atteso sdraiato sul letto che mia zia mi chiamasse per la cena.
scritto il
2022-07-26
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