Algida
di
Heroindio
genere
feticismo
Domenica scorsa mia moglie e il pargolo sono andati all’appartamento del mare. Io sono rimasto a casa con la scusa di finire dei lavoretti domestici. Ho trascorso la mattinata nudo, toccandomi occasionalmente mentre guardavo dal telefonino qualche video porno su un sito per adulti. Dopo aver pranzato con un panino e della frutta, sono andato sul sito della bacheca degli incontri e ho preso un numero di telefono dall’annuncio di una rumena che diceva di farsi leccare tutta.
Dalle foto mi è sembrata abbastanza carina. Ho chiamato e mi sono fatto dare l'indirizzo, poi sono arrivato nella parte storica della città e ho visto che il civico, indicatomi al telefono dalla tipa, era semiaperto.
Quando sono entrato nel monolocale, mi sono trovato di fronte a una ragazza che era molto più bella di quella della foto dell’annuncio. Aveva un fisico che pareva una statua, bianco come il latte. Camminava nuda e scalza ed arrivava a circa 175 centimetri; era mora con occhi azzurri e aveva le tette a pera, un po' piccole a dire la verità. Le ho detto che, prima del bocca-figa, avrei voluto leccarle la figa e i piedi, le ascelle e il buco del culo e che però avevo solo 50 €uro.
La tizia ha accettato e mi ha chiesto di aspettarla ché andava a lavarsi i piedi e a farsi un bidè. Nel frattempo mi sono calati i pantaloni e i boxer e ho tolto via le maglie.
Quando è tornata dal bagno, le ho chiesto di disporsi a pecora sul letto, che era a due piazze. Mi ha accontentato.
Le slinguavo le piante dei piedi, mi tiravo un po’ su e infilavo la lingua nell'ano e dopo gliela passavo sulla figa. Poi di nuovo mi abbassavo per leccare le suole, quindi mi rialzavo ancora per rimettere la bocca sull'ano e sulla figa. Le grandi labbra mi ciondolavano sul mento.
I piedi non sapevano di niente ed erano inodore.
Pure la figa era senza sapore, però aveva un leggero odore di fettina cruda di vitello.
Le ho chiesto di fare un 69. Quando si è spostata per posizionarsi, la sua lunga coscia bianca ha sorvolato sulla mia vista.
Mi ha messo il preservativo e me lo ha scappellato. Lo ha preso in bocca. Ha fatto una manciata di pompate, poi ha smesso, si è girata e mi ha chiesto perché non era tutto duro. Le ho risposto che doveva avere pazienza per un paio di minuti. Ha ripreso a succhiarmelo. Quando mi si è indurito, non le ho chiesto di scopare ma ho continuato col 69 fino a venirle in bocca.
Ha sfilato via il condom e mi ha pulito il cazzo con una salviettina che ha preso da sopra il comodino. Poi si è levata e io mi sono rimesso in piedi. Ho alzato i boxer e i pantaloni, ho rimesso la canottiera, il maglione e il giubbino, le ho baciato la mano e poi ho aperto la porta di ingresso e mi sono tolto di mezzo lasciandogliela socchiusa.
Ho fatto tre o quattro passi e ho sentito che l’ha chiusa lei.
Dalle foto mi è sembrata abbastanza carina. Ho chiamato e mi sono fatto dare l'indirizzo, poi sono arrivato nella parte storica della città e ho visto che il civico, indicatomi al telefono dalla tipa, era semiaperto.
Quando sono entrato nel monolocale, mi sono trovato di fronte a una ragazza che era molto più bella di quella della foto dell’annuncio. Aveva un fisico che pareva una statua, bianco come il latte. Camminava nuda e scalza ed arrivava a circa 175 centimetri; era mora con occhi azzurri e aveva le tette a pera, un po' piccole a dire la verità. Le ho detto che, prima del bocca-figa, avrei voluto leccarle la figa e i piedi, le ascelle e il buco del culo e che però avevo solo 50 €uro.
La tizia ha accettato e mi ha chiesto di aspettarla ché andava a lavarsi i piedi e a farsi un bidè. Nel frattempo mi sono calati i pantaloni e i boxer e ho tolto via le maglie.
Quando è tornata dal bagno, le ho chiesto di disporsi a pecora sul letto, che era a due piazze. Mi ha accontentato.
Le slinguavo le piante dei piedi, mi tiravo un po’ su e infilavo la lingua nell'ano e dopo gliela passavo sulla figa. Poi di nuovo mi abbassavo per leccare le suole, quindi mi rialzavo ancora per rimettere la bocca sull'ano e sulla figa. Le grandi labbra mi ciondolavano sul mento.
I piedi non sapevano di niente ed erano inodore.
Pure la figa era senza sapore, però aveva un leggero odore di fettina cruda di vitello.
Le ho chiesto di fare un 69. Quando si è spostata per posizionarsi, la sua lunga coscia bianca ha sorvolato sulla mia vista.
Mi ha messo il preservativo e me lo ha scappellato. Lo ha preso in bocca. Ha fatto una manciata di pompate, poi ha smesso, si è girata e mi ha chiesto perché non era tutto duro. Le ho risposto che doveva avere pazienza per un paio di minuti. Ha ripreso a succhiarmelo. Quando mi si è indurito, non le ho chiesto di scopare ma ho continuato col 69 fino a venirle in bocca.
Ha sfilato via il condom e mi ha pulito il cazzo con una salviettina che ha preso da sopra il comodino. Poi si è levata e io mi sono rimesso in piedi. Ho alzato i boxer e i pantaloni, ho rimesso la canottiera, il maglione e il giubbino, le ho baciato la mano e poi ho aperto la porta di ingresso e mi sono tolto di mezzo lasciandogliela socchiusa.
Ho fatto tre o quattro passi e ho sentito che l’ha chiusa lei.
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