Sono venuto nella pancia della mia mamma
di
Andrea inc
genere
incesti
-Ah.. ahhh.. oddio mamma.. sto per venire..-
Aveva biascicato ansimando il ragazzo mentre nel tentativo di sfilarsi, con le mani strette ai fianchi della mamma, cercava di spingerla indietro.
Sino a quel momento la donna lo aveva cavalcato col busto eretto, i seni gonfi e vibranti esibiti con ostentata libidine mentre coi rapidi movimenti della testa, lanciava i lunghi capelli al vento come una vera amazzone.
Gli occhi serrati e le tumide labbra socchiuse accompagnate da gemiti di godimento.
Tutto il suo corpo, scosso da un piacere sino a quel momento sconosciuto, vibrava in modo armonico e sensuale.
Alle parole del ragazzo, inaspettatamente la donna, invece di staccarsi, si era chinata col petto su quello del figlio e con le mani serrate alla sua schiena, stringendolo a se come una morsa, col respiro pesante, gli aveva risposto: "Vieni cucciolo.. vieni dentro la tua mamma.. godi e scalda col tuo seme il grembo che ti ha accolto per nove mesi. Godi.. godi anche tu come hai fatto godere me!"
A quelle parole il ragazzo, con la gola asciutta dall'arsura e la mente completamente confusa, aveva solo rantolato frasi incomprensibili mentre, inarrestabili fiotti di seme bollente, si riversavano sul caldo ed accogliente utero della mamma.
Come era potuto accadere tutto questo?
La donna mollemente adagiata sul corpo del figlio, con le cosce strette per evitare che la verga ormai vinta si sfilasse, si era unita a lui in un lungo e voluttuoso bacio in cui le loro lingua, si intrecciavano e contrapponevano umide come a voler simulare l'amplesso non ancora concluso.
Dopo che entrambi si erano saziati dell'abbondante saliva prodotta da quel bacio umido e profondo, la mamma, forte della sua esperienza, aveva cominciato a tempestare il figlio di delicati baci e languide carezze che avevano sortito l'effetto di risvegliare il pene ancora dentro il corpo della mamma ed immerso nel suo stesso sperma e gli umori di lei.
-Ehi ehi cucciolo.. il tuo amichetto si è risvegliato.. sarà il caso di dargli il bentornato.. non credi?-
Avevano riso!
Subito dopo, la donna se lo era sfilato, ed inginocchiandosi tra le cosce del figlio, aveva cominciato a leccarglielo ancora.
segue
Aveva biascicato ansimando il ragazzo mentre nel tentativo di sfilarsi, con le mani strette ai fianchi della mamma, cercava di spingerla indietro.
Sino a quel momento la donna lo aveva cavalcato col busto eretto, i seni gonfi e vibranti esibiti con ostentata libidine mentre coi rapidi movimenti della testa, lanciava i lunghi capelli al vento come una vera amazzone.
Gli occhi serrati e le tumide labbra socchiuse accompagnate da gemiti di godimento.
Tutto il suo corpo, scosso da un piacere sino a quel momento sconosciuto, vibrava in modo armonico e sensuale.
Alle parole del ragazzo, inaspettatamente la donna, invece di staccarsi, si era chinata col petto su quello del figlio e con le mani serrate alla sua schiena, stringendolo a se come una morsa, col respiro pesante, gli aveva risposto: "Vieni cucciolo.. vieni dentro la tua mamma.. godi e scalda col tuo seme il grembo che ti ha accolto per nove mesi. Godi.. godi anche tu come hai fatto godere me!"
A quelle parole il ragazzo, con la gola asciutta dall'arsura e la mente completamente confusa, aveva solo rantolato frasi incomprensibili mentre, inarrestabili fiotti di seme bollente, si riversavano sul caldo ed accogliente utero della mamma.
Come era potuto accadere tutto questo?
La donna mollemente adagiata sul corpo del figlio, con le cosce strette per evitare che la verga ormai vinta si sfilasse, si era unita a lui in un lungo e voluttuoso bacio in cui le loro lingua, si intrecciavano e contrapponevano umide come a voler simulare l'amplesso non ancora concluso.
Dopo che entrambi si erano saziati dell'abbondante saliva prodotta da quel bacio umido e profondo, la mamma, forte della sua esperienza, aveva cominciato a tempestare il figlio di delicati baci e languide carezze che avevano sortito l'effetto di risvegliare il pene ancora dentro il corpo della mamma ed immerso nel suo stesso sperma e gli umori di lei.
-Ehi ehi cucciolo.. il tuo amichetto si è risvegliato.. sarà il caso di dargli il bentornato.. non credi?-
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