Si padrone
di
FILIPPO
genere
dominazione
Sono pronta, mi sono truccata e messa da vera troia, reggicalze calze tacchi, vestitino corto, parrucca e trucco pesante, ho il cazzo nella gabbietta come ha voluto lui.
Lo aspettosulla stada seminascosta, e appena arriva salgo, i chiede se sono pronta, abbasso gli occhi e accenno di sì con la testa, brava troia così devi fare mai guardarmi in viso se non lo voglio espressamente io, e procediamo.
Arriviamo dopo una mezz'ora al parcheggio, c'è già movimento, lui ride, ottimo ce nè di gente schiava, ora ci divertiremo.
Mi fà scendere dall'auto, il vestito si è sollevato mostro il cazzetto in gabbia e il culetto, sento gli applausi, e gli insulti, ti rompiamo il culo frocetta, e giù a ridere, il mio padrone mi strattona fino all'angolino riparato, dove sono solita soddisfare i maschi.
MI METTE IN GINOCCHIO, MI SFILA IL VESTITO, MI SISTEMA A GAMBE LARGHE, MI LEGA LE BRACCIA E LE GAMBE, E SONO PRONTA.
aL MIO FIANCO C'è UNA BACINELLA D'ACQUA, E UNA SPUGNA CHE SERVIRà A CHI NE AVRà BISOGNO.
Eccola, è pronta, avanti il primo, il mio padrone prende la cifra pattuita, e il primo, si mette della crema, e mi entra con un colpo deciso, sono già eccitata.
Mi pompa e mi riempie di sborra, mi schiaffeggia il culo, mi insulta e se ne và, lascia il posto al successivo.
VENGO SCOPATA E RIEMPITA DA SETTE MASCHI, IL CULO è APERTO E DISTRUTTO, MA GODO, E LUI è CONTENTO.
Sono stanca, ma lui decide di continuare, e dopo una mezz'ora ne arrivno altri due, che mi inculano senza ritegno.
Poi mi slega, mi butta il vestito, lo indosso e salgo in auto, colo sperma sul sedile, mi pianta due ceffoni, mi fà piangere e prima di andarmene devo leccare e ripulire la pelle del sedile, e poi finalmente a casa.
Mi addormento nuda, e al mattino mi reco dalla mia dottoressa, mi visita, e mi dice, Paola smettila, altrimenti un giorno di questi ti giochi il culo, lo sai che non comando io, lui lo vuole, mi bacia sulla bocca, ti capisco, lo ha fatto anche con mè, lo amo Anna le dico e sono sua, e mi rivesto e me ne vado, aspettando la sua prossima chiamata.
Lo aspettosulla stada seminascosta, e appena arriva salgo, i chiede se sono pronta, abbasso gli occhi e accenno di sì con la testa, brava troia così devi fare mai guardarmi in viso se non lo voglio espressamente io, e procediamo.
Arriviamo dopo una mezz'ora al parcheggio, c'è già movimento, lui ride, ottimo ce nè di gente schiava, ora ci divertiremo.
Mi fà scendere dall'auto, il vestito si è sollevato mostro il cazzetto in gabbia e il culetto, sento gli applausi, e gli insulti, ti rompiamo il culo frocetta, e giù a ridere, il mio padrone mi strattona fino all'angolino riparato, dove sono solita soddisfare i maschi.
MI METTE IN GINOCCHIO, MI SFILA IL VESTITO, MI SISTEMA A GAMBE LARGHE, MI LEGA LE BRACCIA E LE GAMBE, E SONO PRONTA.
aL MIO FIANCO C'è UNA BACINELLA D'ACQUA, E UNA SPUGNA CHE SERVIRà A CHI NE AVRà BISOGNO.
Eccola, è pronta, avanti il primo, il mio padrone prende la cifra pattuita, e il primo, si mette della crema, e mi entra con un colpo deciso, sono già eccitata.
Mi pompa e mi riempie di sborra, mi schiaffeggia il culo, mi insulta e se ne và, lascia il posto al successivo.
VENGO SCOPATA E RIEMPITA DA SETTE MASCHI, IL CULO è APERTO E DISTRUTTO, MA GODO, E LUI è CONTENTO.
Sono stanca, ma lui decide di continuare, e dopo una mezz'ora ne arrivno altri due, che mi inculano senza ritegno.
Poi mi slega, mi butta il vestito, lo indosso e salgo in auto, colo sperma sul sedile, mi pianta due ceffoni, mi fà piangere e prima di andarmene devo leccare e ripulire la pelle del sedile, e poi finalmente a casa.
Mi addormento nuda, e al mattino mi reco dalla mia dottoressa, mi visita, e mi dice, Paola smettila, altrimenti un giorno di questi ti giochi il culo, lo sai che non comando io, lui lo vuole, mi bacia sulla bocca, ti capisco, lo ha fatto anche con mè, lo amo Anna le dico e sono sua, e mi rivesto e me ne vado, aspettando la sua prossima chiamata.
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