Pornografia del quotidiano - Vol. 1

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Osserva il rivestimento trasparente che separa la tenera carne dalle tue dita. Infila un dito e fai pressione quanto basti affinché la plastica ceda e un buchetto lasci entrare parte del polpastrello. Arpiona e tira. Così. Perfetto.
Adesso che hai estratto il galletto, accarezzalo con il pollice, per saggiarne ogni asperità. Potrai toglierle come più gradisci. Vuoi raderlo? Vuoi scottarlo? È importante che diventi liscio, quasi velluto al tatto. Nel frattempo, sfronda del rosmarino fresco, premendo tra due dita le foglie e tirando verso di te, bagnalo d’olio, impugna il macinapepe e dai due bei colpi assestati. Aggiungi sale. Mescola delicatamente il tuo intingolo, come se montassi un dolce pannoso.
Sei davvero affamato? Allora aggiungi una noce di burro tiepida, talmente morbida da sciogliersi quasi alla vista, bianca e soffice, e spargila come crema massaggiante sulla pelle già levigata. Puoi perfino sfruttare un lenzuolo di pancetta per aggiungere sapore.

Usa una Norrland Guld: Sono alte, sono toste, svedesi e gelide. Spacca la linguetta in modo deciso, ascolta il vibrare nell’aria umido e frizzante. Divarica leggermente le cosce e procedi, senza timore, a penetrare il tuo pasto. Bene, così. Risulterà difficile all’inizio ma dopo un po’ ci si abitua. Le tue mani sono unte, calde, vogliose. Al contatto con la fredda superficie d’alluminio della Guld quasi ti spaventi. Pensi “oddio cosa sto facendo?”, credi di rovinare tutto ma è proprio in questo momento che la tua passione ti saprà guidare, senza paura alcuna, verso l’interno, accogliendone il diametro intero, impalato come da manuale, in attesa che la temperatura del forno (200°) porti a ebollizione quel dolce e salato amplesso, sprigionando energia a sufficienza. La Guld deflagra in tutta la sua maestosità le sue schiume saporite, fragranti e alcoliche fin dentro l’antro più remoto. Lo bagna, lo permea, lo impregna, lo plasma, lo riempie e ne gode fischiando. Il galletto non ne lascia via un sorso. Lo beve tutto, fino all’ultimo.
Se ne cade fuori qualche goccia non c’è problema, potrai sempre raccoglierla in un secondo momento o magari leccarlo dalla teglia stessa. Tutto è lecito in cucina.

Una volta cotto, fai colare ciò che hai tenuto conservato per tempo, in attesa del grande momento. Bagna, infradicisci quel delizioso bocconcino con il tuo intingolo fino a renderlo succulento, zuppo e morbido come petali di rosa, come muschio speziato. Taglia le porzioni che servono. La cena è servita.
scritto il
2024-09-05
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