La bambolina 3.

di
genere
etero

Arrivò il Sabato e lei mi chiese di andare a casa prima della chiusura perchè suo fratello voleva andare con lei in discoteca e non obbiettai. Dopo un lungo bacio le augurai buon divertimeto e lei andò via col suo motorino. Alla Domenica mattina, come accordato ci chiudiamo in casa e subito dopo eravamo già nudi in camera. Inizio a baciarla in bocca per poi scendere al collo e risalire dietro alle orecchie mordicchiandole i lobi e ciucciandoglieli dopo per poi scendere ai seni sempre belli voluminosi e tondi, tosti che accarezzai, agguantai e poi succhiai i capezzoli che si drizzarono subito. Andai poi a ciucciarle l'ombellico e intanto le sfioravo col dito il clitoride che si drizzò rapidamente per poi infilare il dito intero in figa e mordicchiare il grilletto che si era ingrossato, simile ad un cazzettino che poi presi in bocca come per fare un bocchino ma lo lascio innondarsi di succo di figa ed infine le forzai lentamente le cosce allargandogliele e le infilai il cazzone tutto dentro il pancino. Godemmo pazzamente entrambi e ad un certo punto, avendo notato che lei spesso ridacchiava da sola, fermai il gioco e le chiesi perchè mi guardava ridendo... . Lei si sedette composta sul lettone e, fissandomi negli occhi, dopo un breve silenzio che mi teneva sospeso in aria, disse proprio così :"Checco, hai di fronte a te la futura Signora Giovanna Proietti in Banti...va bene!?!" Mi venne da tossire di continuo tanto che lei quasi si spaventò e mi abbracciò per scuotermi e fermare il tossire di chiara origine nervosa. Infatti ero nervoso ma anche ben felice di avere già in mano la soluzione e quindi la abbracciai , chiedendole di raccontarmi come aveva fatto e lei subito mi informò che lui si era fatto avanti ma solo dopo due ore si dichiararono coronando la rovente serata con la storica ormai frase " allora ci mettiamo insieme? " Seguì una lunga seria di baci alle guance, in bocca poi sigillando il patto interamente. E così , appena si sarebbe verificato il visivissimo rigonfiamento del pancino di Giovanna...che doppio colpo...in una sola volta avevo fatto centro con due colpi in canna: sapevo il nome reale di Lolita ed avevo il prestanome per il futuro papà del... che poi, maschio o femmina? Alla prima ecpgrafia lo avrei saputo del mio fantolino. Vista la situazione creatasi, presi in frigo una bottiglia di spumante e tra un bacio, una leccata di figa e di cazzo da parte di Giovanna, svuotammo tutta la bottiglia ed infine lei mi disse che era giunto il momento di mantenere la sua promessa: mi avrebbe donato la verginità anale! Lei si mise in ginocchio per poi chinarsi in avanti il più possibile, pregandomi però di mettere molto gel nel culetto ed anche sul tronco del cazzone. Prima le leccai l'ano insalivandolo assai poi seguì un dito rivestito di preservativo e glielo infilai tutto dentro, lo feci rigirare a lungo poi misi molto gel fuori e dentro il culetto e feci la stessa cosa al mio batacchione che all'occasione si era paurosamente gonfiato: Accostai il cazzo al suo ano ed iniziai a spingere dentro un pò alla volta e lei iniziò già a lamentarsi del dolore che le facevo provare. Le presi una mano stringendola come simbolo di incoraggiamento a sopportare il dolore poi la penetrai completamente e lei lasciò andare un urlo acutissimo. Rimasi immobile dentro il suo martoriato culetto per qualche minuto poiglielo sfilai lentamente, lentissimamente ed infine la potei rigirare e sdraiarla sul lettone per abbracciarla, baciarla ed il cazzo rimase in erezione magnificamente, quindi la feci rigirare a pancia sotto e, scostatole le cosce un poco le appoggiai nuovamente il cazzo al suo dolce piccolo ano e lo spinsi tutto dentro. Dopo un vai e vieni, me ne venni scaricandole un mare di sborra tutto dentro di lei. Rimasi dentro di lei un poco ma poi la rigirai e, spalancandole le cosce la penetrai in figa e lei quella volta gridò ma di piacere e subito dopo me ne venni nuovamente, pazzamente.
scritto il
2024-09-22
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