L'odore del mare

La brezza salmastra accarezzava la pelle di Clara mentre camminava lungo la spiaggia deserta. Il sole stava calando, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosa. Si fermò per un attimo, sentendo la sabbia tiepida tra le dita dei piedi, e chiuse gli occhi, lasciando che il rumore delle onde la cullasse.

Fu allora che la vide.

Elena era seduta su una roccia, i capelli scuri mossi dal vento, gli occhi fissi sull'orizzonte. Indossava un vestito leggero, bianco, che sembrava fondersi con la schiuma delle onde. Clara non potè fare a meno di avvicinarsi, attratta da una forza invisibile.

"È bellissimo, vero?" disse Elena, senza voltarsi, come se avesse sentito la presenza di Clara.

Clara sorrise, anche se Elena non poteva vederla. "Sì, è davvero magico. Non avevo mai visto un tramonto così."

Finalmente, Elena si girò, e i loro occhi si incontrarono. C'era qualcosa di magnetico nel suo sguardo, qualcosa che fece accelerare il cuore di Clara. "Mi chiamo Elena," disse, con una voce calda e suadente.

"Clara," rispose lei, sentendo un brivido correrle lungo la schiena. "Sei qui da sola?"

Elena annuì, un sorriso enigmatico sulle labbra. "Mi piace venire qui quando il mondo sembra fermarsi. È come se il tempo non esistesse più."

Clara si avvicinò un po' di più, sentendo il profumo di Elena mescolarsi con l'odore del mare. "Anche io amo questo posto," disse, la voce un po' tremula. "Ma non l'ho mai condiviso con nessuno."

Elena la guardò intensamente, i suoi occhi scuri che sembravano scrutare l'anima di Clara. "Forse era destino che ci incontrassimo, allora," sussurrò, tendendo una mano verso di lei.

Clara la prese, sentendo un'ondata di calore attraversarle il corpo. Le loro dita si intrecciarono, e per un momento, il mondo intorno a loro scomparve.

"Sei diversa," disse Elena, avvicinandosi ancora di più. "C'è qualcosa in te che mi attrae."

Clara sentì il cuore battere forte nel petto. "Anche tu," ammise, la voce appena un sussurro. "Non so cosa sia, ma... non riesco a distogliere lo sguardo da te."

Elena sorrise, i suoi occhi che brillavano di desiderio. "Forse non dovresti provarci," disse, avvicinandosi fino a che le loro labbra furono a un soffio di distanza.

Il primo bacio fu delicato, un'esplorazione timida ma piena di promesse. Poi, come se un muro si fosse sgretolato, il desiderio prese il sopravvento. Le loro lingue si incontrarono, i corpi si strinsero, le mani si persero tra i capelli, sulla pelle, ovunque.

Elena si spostò, posando delicati baci lungo il collo di Clara, facendola rabbrividire. Le sue mani scivolarono sotto il vestito di Clara, accarezzando la pelle morbida e sensibile. Clara gemette piano, lasciandosi andare completamente al piacere che Elena le stava regalando.

Con movimenti lenti e sicuri, Elena sfilò il vestito di Clara, lasciandola esposta alla brezza serale. I suoi occhi ammirarono il corpo di Clara con un misto di desiderio e ammirazione. "Sei bellissima," sussurrò, prima di posare un bacio sul suo seno, facendo scivolare la lingua intorno ai capezzoli già duri.

Clara chiuse gli occhi, abbandonandosi alle sensazioni. Le mani di Elena continuarono a esplorare, scivolando lungo i fianchi, fino a raggiungere il punto più intimo. Un gemito soffocato sfuggì dalle labbra di Clara quando le dita di Elena iniziarono a accarezzarla con movimenti lenti e circolari.

"Elena..." sussurrò Clara, il respiro sempre più affannoso.

"Lasciati andare," rispose Elena, aumentando gradualmente il ritmo, mentre con l'altra mano continuava a stimolare il seno di Clara.

Il piacere cresceva, diventando sempre più intenso, fino a quando Clara non potè più trattenersi. Un'onda di estasi la travolse, facendola tremare tra le braccia di Elena.

Quando finalmente riaprì gli occhi, vide Elena sorriderle, gli occhi pieni di affetto e desiderio. "E ora tocca a me," disse Clara, con un sorriso malizioso, prima di iniziare a ricambiare ogni carezza, ogni bacio, ogni sussurro.