Il gioco dell'iniziazione - Capitolo 1

di
genere
saffico

L’aria nell’appartamento di Claudia aveva una consistenza quasi palpabile, densa di aspettative. L’atmosfera era soffusa, rischiarata dalla luce calda delle candele disseminate con cura: lungo il bordo della grande vasca nel bagno, sul mobile basso accanto al divano, lungo il tavolo di vetro. Tutto era studiato, tutto parlava di un’eleganza seduttiva che non lasciava spazio al caso.

Seduta al centro della scena, Claudia sorseggiava un vino rosso vellutato, il calice che si stringeva tra le dita affusolate. Il vestito nero le scivolava addosso come un sussurro di seta, lasciando scoperta una spalla e accarezzando il décolleté con la complicità della luce fioca.

Davanti a lei, Lisa e Marta si muovevano con impaccio, il corpo diviso tra il desiderio e il timore dell’ignoto.

Lisa era la più audace delle due, ma la sua sicurezza si incrinava quando gli occhi di Claudia la sfioravano con quella consapevolezza matura. Marta, invece, sembrava una bambina alla scoperta di un mondo proibito, le dita che giocherellavano nervose con l’orlo della camicetta.

Claudia le osservava con calma predatoria. Sapeva bene che in quel momento le ragazze erano completamente in suo potere.

Sollevò il calice alle labbra, sorseggiando lentamente prima di rompere il silenzio.

«Avete mai toccato il corpo di un’altra donna?»

Lisa e Marta si scambiarono un’occhiata. Un leggero rossore si diffuse sulle loro guance.

«No,» ammise Lisa, abbassando lo sguardo.

Marta si limitò a scuotere la testa, mordendosi il labbro inferiore.

Claudia sorrise, posando il calice sul tavolino accanto.

«Bene,» mormorò. «Allora iniziamo con calma.»

Si alzò con un movimento fluido, lasciando che le due ragazze percepissero la sua vicinanza senza ancora toccarle. Si avvicinò a Lisa per prima, fermandosi a un soffio dal suo viso.

«Chiudi gli occhi,» sussurrò.

Lisa obbedì, il respiro già più pesante.

Claudia fece scorrere la punta delle dita lungo il suo collo, sfiorando appena la pelle morbida, poi salì fino alla mascella, tenendola dolcemente tra le mani. Lisa rabbrividì, inclinando appena il viso.

«Segui il mio tocco,» le disse.

Poi posò le labbra su di lei, in un bacio lento, profondo, un sigillo di possesso che fece tremare le ginocchia di Lisa.

Marta osservava la scena con il fiato sospeso, le mani serrate sulle proprie cosce.

Claudia si staccò con un sorriso, voltandosi verso di lei.

«Anche tu,» la invitò, porgendole la mano.

Marta esitò solo un istante prima di prenderla.

Claudia la attirò dolcemente a sé, facendole scorrere una mano lungo il fianco, lasciando che sentisse il calore del suo corpo attraverso il vestito sottile.

«Rilassati,» sussurrò contro il suo orecchio. «Ascolta solo quello che senti.»

Poi, senza più preavviso, la baciò.

Marta trattenne un gemito, il corpo che si irrigidiva per un attimo prima di abbandonarsi.

Le mani di Claudia scivolarono lungo la schiena della ragazza, accarezzandone la curva naturale fino ai fianchi, trattenendola contro di sé. Lisa osservava con il fiato sospeso, le labbra leggermente dischiuse, il desiderio che cresceva silenzioso dentro di lei.

Claudia si staccò lentamente da Marta, il viso a un soffio dal suo.

«Brava,» mormorò. «Ora… toccatevi.»

Lisa e Marta si guardarono. Non avevano mai fatto nulla del genere, ma in quel momento ogni esitazione sembrava sciogliersi sotto il peso della tensione.

Lisa allungò una mano tremante verso il viso di Marta, sfiorandole il profilo con delicatezza.

Marta chiuse gli occhi, inclinando la testa per assecondare il tocco. Poi, lentamente, le loro labbra si incontrarono.

Fu un bacio incerto all’inizio, un’esplorazione timida, ma poi si fece più audace, più profondo.

Claudia le osservava con un sorriso soddisfatto, accarezzandosi il collo con le dita.

«Brave,» sussurrò. «Ma possiamo andare oltre.»

Si avvicinò alle due ragazze e posò le mani su di loro, guidandole, mostrandole.

La notte era ancora lunga.
scritto il
2025-02-21
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