Una gita "speciale" - parte 5

di
genere
etero

Sono passati circa 10 giorni da quella prima volta con il prof e quasi tutti i giorni dopo scuola scopavano insieme. Anche quel giorno era dal prof e nuda a gambe aperte lui le dice: “Oggi vorrei provare qualcosa di diverso” lei si chiedeva cosa avesse in mente incuriosita. Lui apre un cassetto del comodino e prende un pezzo di stoffa e la benda.

Non aveva mai provato una cosa del genere, ma si lascia trasportare. Il non vedere la metteva in una situazione di allerta… quando lui comincia a leccarla tra le gambe ha uno scattino, involontario, non se l’aspettava. Ma dopo poco riesce a rilassarsi e il non vedere le permetteva di concentrarsi maggiormente sugli altri senti e il piacere dovuto da quella leccata si stava intensificando e l’orgasmo che produce è forte ed incontrollato.

Ormai come da tradizione, dopo l’orgasmo da leccata lui la scopa. La fa mettere a pecora, ma questa volta con le ginocchia a terra e il corpo appoggiato sul letto: così da non perdere l’equilibrio non potendo vedere.
La lascia attendere quasi un minuto, sul attenti pronta a sentire il cazzo che l’entrava dentro, ma non arrivava mai: era quasi una tortura, ma faceva anche salire l’eccitazione in modo smisurato.

In quel momento lo sente, il suo cazzo appoggiarsi su di lei e poi con un colpo deciso entrarle dentro strappandole un gemito. La tiene per i fianchi ed inizia a scoparla come una cagnetta e lei geme. Le sue mani sui fianchi sembravano diverse dal solito, come il suo cazzo dentro di lei, ma il piacere copriva tutto e probabilmente era solo la suggestione nel non vedere il prof.
“Sei proprio bona!! Una troia così è difficile da trovare!”
In quell'istante Chiara si gira di scatto e si toglie la benda ed esclama: “Ma sei Mario e non il prof”
Per un attimo cerca di ribellarsi, ma Mario la tiene ferma: “Troia stai ferma - e le tira uno schiaffo sul culetto - non ti piace?”
Chiara non risponde subito confusa, ma lo fa il prof: “Certo che le piace, senti come mugola! - e ora riferendosi a lei - bella la sorpresa?”
Lei non risponde, ma con un cenno fa capire al prof che vuole il suo cazzo in bocca e comincia a succhiarlo.
Dopo un po’ Chiara viene violentemente. “ohhh siii Mario godo grazie al tuo cazzo!”
“Ora ti piace il mio cazzo, eh troia!!?”
“Prof. gli faccia vedere come un vero maschione mi sa scopare - e lui senza aspettare un attimo glielo mette dentro scopandola forte ancora più eccitato dalla scena - ahh si prof così… Certo che mi piace il tuo cazzo Mario! e mi sarebbe piaciuto anche quella notte, ma ti spiego dopo… ora cazzo sto per venire di nuovo ahahhhh” in preda al desiderio si gira verso il prof: “Sa mi piacerebbe avere entrambi i vostri cazzi dentro di me questo significa che lei prof ora dovrebbe sverginarmi il culetto, le piacerebbe?”

“Sei proprio troia Chiara!” esclama Mario. E nel mentre il prof aveva ricominciato a stantufarle la fighetta mentre con delle dita inizia a prepararle il culetto.
“Chiara oggi sei proprio ispirata! Soffrirai, ma poi godrai e ti sentirai ancora più donna quando ti aprirò il culetto e ancora di più quando ci avrai entrambi dentro di te!”
“Siii prof non vedo l’ora! La prego ora mi inculi, voglio provarlo!!”

A sentirla Mario si eccita alla follia e non resiste e le sborra in faccia. Chiara con fare da porca con un dito raccoglie la sborra dalla sua faccia e la ingoia tutta. Poi da una succhiata al suo cazzo per pulirlo bene e un bacio alla sua cappella: “Spero ti riprenderai presto la mia fighetta presto ha bisogno di te!”
“Non ti preoccupare, tra un attimo è pronto per fotterti ancora troia!”
Nel mentre il prof aveva preso una boccetta di lubrificante e cosparso per bene il suo culetto. Usa ancora un dito per lubrificare un po’ anche l’interno e cosparge anche il suo cazzo. Chiara era consapevole che poteva essere doloroso, ma voleva provare ed in quella situazione voleva sembrare più troia di quello che in verità era: per farli eccitare e anche per rendersi più desiderabile.

“Prof. non perda tempo! Me lo faccia provare! Mi renda cagna!! Voglio che mi inculi!!”
“Non ti faccio attendere” e le appoggia la cappella sulla sua rosellina e lentamente inizia a spingere. Il suo buchetto fa una leggere resistenza che da un lato fa piacere al prof, ma dall’altro soffrire Chiara, che inizia a sentire il culetto bruciare.
“ahh brucia, vai piano, ma non ti fermare - sente il culetto dilatarsi per fargli largo - senti com’è bello duro per me!” Nel mentre Mario si era risvegliato e comincia a riprenderglielo in bocca.
Gli è tutto dentro: “Sii Chiara! Lo senti tutto dentro? Ora sei mia!” e inizia a scoparla lentamente.
“Si cazzo è enorme, vuoi che non lo senta? Preparami per bene e poi facciamo la doppia!”
Il professore si lascia prendere la mano e inizia a scoparla intensamente e Chiara urla il suo dolore misto piacere.

In quel momento viene, quasi inaspettata: “Ahhh che bello venire di culo!”
E poi togliendoselo per un momento, fa sdraiare Mario e ci salta sopra e lo prende in figa. Lo guarda negli occhi: “Sei proprio bono dentro di me, ora prof mi faccia sentire piena!” Lui eccitato le si avvicina, un bello schiaffetto sul culetto e poi lentamente dentro. “E’ incredibile avervi entrambi dentro! A voi piace?”
Ed all’unisolo: “Certo!” Sentirli entrambi dentro divisi da pochi strati di pelle e che, anche se un po’ goffamente la scopavano, era per Chiara una esperienza unica e se la cercava di godere al massimo.

In quella situazione il piacere ha raggiunto il culmine e in poco prima Mario, poi Chiare e in fine il prof vengono. “Grazie ragazzi, siete stati incredibili” e Chiara li bacia entrambi. si rivestono e tornano a casa. Chiara esce con un sorriso che raramente si vedeva in lei, ma anche camminando a gambe leggermente aperte: il culetto le bruciava ancora.
scritto il
2025-04-23
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