Tra le rocce
di
Lucrezia
genere
etero
Trieste. Costa dei Barbari, piccola località poco fuori Duino, tante rocce e poca sabbia cosparsa di sassi, scomoda per sdraiarsi comoda se non vuoi arrivare in Croazia per prendere il sole come mamma ti ha fatta; il sole picchia e il mare è calmo, sdraiata sull'asciugamano con il corpo girato da un lato ho l'orecchio poggiato a terra, mi piace sentire il rumore della risacca portato dal terreno, sentire i raggi del sole che mi scaldano. Mi bruciano.
Tu sei lì, sul tuo asciugamano a due o tre metri da me, nudo ti prendi la tua dose di raggi solari; prima hai attirata la mia attenzione quando ti sei alzato per metterti la crema solare, stavo sonnecchiando ma il tuo corpo ha risvegliato in me sensazioni mai sopite eppure oggi un po' indietro rispetto al resto della mente, ma è bastato vedere il tuo corpo slanciato e muscoloso, le tue mani che si spalmavano la crema prima sulle braccia, poi sul collo e infine su tutto il tuo busto ben scolpito e depilato per svegliare ogni più piccola molecola del mio corpo.
Poi ti sei sdraiato di nuovo senza neppure degnarti di guardarmi, io ho sospirato di un sospiro fatto di invidia per la donna che può mettere le sue mani su quella magnificienza, fatto di voglia.
Ti guardo, vedo i tuoi muscoli mobili sotto la pelle già abbronzata, vedo le tue gambe muscolose e toniche, ti sei girato e ho visto i tuoi glutei solidi come roccia e ben formati, il tuo cazzo dondolante e mi sono immaginata mentre me lo passavo sul viso strusciandolo sulle guance, sugli occhi, aspirarne l'odore e infine accoglierlo in bocca per sentirlo indurire.
Con questi pensieri mi sono eccitata ma non volevo fartelo notare, non subito almeno, ho iniziato a giocare con un seno quasi di nascosto mentre girata di lato ti osservo, dopo un po' forse stanco della tua posizione ti sei rimesso supino con un'abile guizzo dei muscoli addominali ti sei girato offrendomi ancora lo spettacolo del tuo corpo.
Allora mi sono alzata e mi sono tuffata nell'acqua fresca del mare, un bagno breve forse solo per farmi notare certo non per raffreddare i miei bollori che anzi li volevo ben caldi, sentivo l'eccitazione montare, il naso respirare forte e riempire i miei polmoni, la voglia di conoscerti ha preso possesso della mente.
Esco dal mare come Ursula Andress in "Licenza di uccidere" anche se io ho una carta in più, sono nuda, ma mi avvicino a te più che altro nella parte di Sean Connery, sei tu la mia preda, bagnata e non solo di acqua mi avvicino passando accanto al mio asciugamano raccolgo l'accendino e ti faccio la domanda più banale del mondo, però non hai sigarette ma non importa va bene così.
§
E' notte, sto fumando a letto, non lo faccio mai ma ora mi va, tu stai dormendo accanto a me, la scopata in spiaggia è stata un po' veloce tu eri imbarazzato, ti capisco ma a me piace anche così, il dopo mare è stato molto romantico con la cena sul mare e poi casa tua, la terrazza le luci della notte e infine finalmente una scopata come si deve; ora sei lì che dormi il sonno meritorio degli eroi, ma non sai che non è merito tuo se ora sono qui.
Lù..
Tu sei lì, sul tuo asciugamano a due o tre metri da me, nudo ti prendi la tua dose di raggi solari; prima hai attirata la mia attenzione quando ti sei alzato per metterti la crema solare, stavo sonnecchiando ma il tuo corpo ha risvegliato in me sensazioni mai sopite eppure oggi un po' indietro rispetto al resto della mente, ma è bastato vedere il tuo corpo slanciato e muscoloso, le tue mani che si spalmavano la crema prima sulle braccia, poi sul collo e infine su tutto il tuo busto ben scolpito e depilato per svegliare ogni più piccola molecola del mio corpo.
Poi ti sei sdraiato di nuovo senza neppure degnarti di guardarmi, io ho sospirato di un sospiro fatto di invidia per la donna che può mettere le sue mani su quella magnificienza, fatto di voglia.
Ti guardo, vedo i tuoi muscoli mobili sotto la pelle già abbronzata, vedo le tue gambe muscolose e toniche, ti sei girato e ho visto i tuoi glutei solidi come roccia e ben formati, il tuo cazzo dondolante e mi sono immaginata mentre me lo passavo sul viso strusciandolo sulle guance, sugli occhi, aspirarne l'odore e infine accoglierlo in bocca per sentirlo indurire.
Con questi pensieri mi sono eccitata ma non volevo fartelo notare, non subito almeno, ho iniziato a giocare con un seno quasi di nascosto mentre girata di lato ti osservo, dopo un po' forse stanco della tua posizione ti sei rimesso supino con un'abile guizzo dei muscoli addominali ti sei girato offrendomi ancora lo spettacolo del tuo corpo.
Allora mi sono alzata e mi sono tuffata nell'acqua fresca del mare, un bagno breve forse solo per farmi notare certo non per raffreddare i miei bollori che anzi li volevo ben caldi, sentivo l'eccitazione montare, il naso respirare forte e riempire i miei polmoni, la voglia di conoscerti ha preso possesso della mente.
Esco dal mare come Ursula Andress in "Licenza di uccidere" anche se io ho una carta in più, sono nuda, ma mi avvicino a te più che altro nella parte di Sean Connery, sei tu la mia preda, bagnata e non solo di acqua mi avvicino passando accanto al mio asciugamano raccolgo l'accendino e ti faccio la domanda più banale del mondo, però non hai sigarette ma non importa va bene così.
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E' notte, sto fumando a letto, non lo faccio mai ma ora mi va, tu stai dormendo accanto a me, la scopata in spiaggia è stata un po' veloce tu eri imbarazzato, ti capisco ma a me piace anche così, il dopo mare è stato molto romantico con la cena sul mare e poi casa tua, la terrazza le luci della notte e infine finalmente una scopata come si deve; ora sei lì che dormi il sonno meritorio degli eroi, ma non sai che non è merito tuo se ora sono qui.
Lù..
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