Il suo piede

di
genere
feticismo

Non sono un'amante dei piedi e men che meno una feticista, ma l'idea di introdurmi un'estremità nella figa mi fa venire una golosa voglia di te.

E così ti vedo mentre nuda sfoggi il tuo corpo sdraiato su una poltrona del salotto, una gamba poggiata sul bracciolo della poltrona e una abbandonata verso il pavimento, discinta e volgare nella tua posa mentre con non calanches leggi un libro.

Entro piano per non disturbarti, mi vedi e mi saluti ma non cambi posizione, per me è un invito a guardarti meglio, anzi ad osservare ogni tuo movimento, poi ti vengo vicina, mi poso davanti a te seduta sui miei talloni e prendo un tuo piede, quello poggiato in terra.

Lo massaggio con le mani, lo sento con le dita accarezzandolo piano per tutta la sua lunghezza, ti strappo un sospiro di piacere, i miei massaggi ti piacciono, le mie carezze ti intrigano poi una mano la porto sotto di me a stimolare il mio clitoride, hai la percezione di ciò che farò e ti giri per meglio assecondare il gioco, poggi il tallone in terra e fai svettare il piede verso l'alto.

Mi avvicino al tuo piede con il mio bacino, sono sopra di esso e con le dita mi sto allargando le labbra della mia vagina, struscio l'alluce in su e in giù con i movimenti del mio bacino e sento che piano piano si umetta con i miei umori.

I miei umori che ora scorrono copiosi al ritmo del mio ansimare, rigano il tuo piede, tu mi dai uno sguardo fuggente come a interessarti appena di ciò che sto facendo, io mi eccito ancora di più a questo tuo sguardo fugace e mi calo inesorabile sul tuo piede, mi allargo le labbra con le dita delle mani mentre mi calo giù e sento le tue dita che pian piano assaporano il caldo umido della mia figa.

Ho un sussulto quando tu muovi le dita sfiorandomi le piccole labbra e il clitoride che eretto svetta ma è un attimo e la mia concentrazione riprende, ora sei ancora più dentro di me.

Le dita del tuo piede sono dentro di me e io mi calo piano su di esse, è doloroso ma voglio continuare lo stesso questa deflorazione perciò mi sforzo di spingere ma ti faccio male, hai un sussulto e ti giri verso di me posando il tuo libro, mi guardi severa, poi poggi anche l'altro piede in terra e dalla nuova posizione spingi verso l'alto.

Ora è passata tutta la prima parte del piede, sono sul collo, e sto aspettando che i miei umori lo bagnino prima di iniziare a muovermi.

Ti sento mentre muovi le dita dentro di me, allora mi tiro su e poi mentre parte del piede fuoriesce da me sento le vibrazioni tipiche di un orgasmo che monta, e mi ributto giù penetrandomi.

Tanta è l'eccitazione per questo gioco che mi basta un attimo per godere, poi tu ti rigiri da un lato e ti rimetti a leggere, io lascio che il tuo piede fuoriesca da me e mi accoccolo tra le tua gambe accarezzandole.

Grazie.

PS: dedicato alla mia compagna, è solo un pensiero che mi è passato per la mente e così l'ho voluto condividere con voi..
scritto il
2015-07-30
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