Preda di guerra 4: Da pilota a puttana
di
Prick
genere
dominazione
DA PILOTA A PUTTANA
Adesso Diana pendeva dalla sbarra immobile, inzuppata di sudore e di sperma, il suo buco del culo gocciolava ancora seme che le scendeva sul retro delle cosce e giù per le gambe accumulandosi per terra, ed anche la sua figa abusata si stava svuotando lentamente, un rivolo continuo dello sperma di dieci uomini ne colava fuori e le lordava l’inguine e la faccia anteriore delle cosce sino giù al pavimento dove formava una pozza, che si stava unendo a quella dello sperma fuoriuscito dal culo, segno di quanto abbondantemente fosse stata riempita dai suoi stupratori.
Il Capitano Yazeed ordinò alle guardie ormai esauste di uscire dalla stanza, lasciando se stesso e il suo traduttore da solo con Diana. Si fermò davanti a Diana ed assaporò la vista della fica ricoperta di sperma di Diana. La vista del fluido biancastro che gocciolava da lei lo attirò verso la sua vagina abusata. Si accovacciò tra le sue gambe per sbirciare dentro le sue labbra socchiuse. Affascinato, Yazeed allargò quelle labbra con le dita per vedere meglio. L'odore misto della sua fica e la sborra maschile lo eccitarono. Spinse due dita della mano destra dentro le sue labbra gonfie e poi dentro Diana. Aggiunse un altro dito, poi un altro. Poi chiuse il pollice contro il palmo della mano e ha spinse la mano nella fica della prigioniera. Con una seconda spinta, tutta la sua mano scomparve nella fica della donna. Lo spostò dentro e fuori, creando un suono di risucchio mentre il suo pugno si muoveva all'interno della fica ancora strapiena di seme. A poco a poco Yazeed pompò il braccio sempre più forte fino a quando non riuscì a raggiungere il fondo della vagina e a toccare con le dita la cervice uterina. L'intorpidimento di Diana, che era subentrato all’orgasmo travolgente datole dalle ripetute violenze e dalla doppia penetrazione finale, cambiò bruscamente quando il pugno la penetrò. Ora sentiva una nuova agonia mentre il pugno espandeva la sua vagina dolorante a due o tre volte le sue dimensioni normali. La sensazione era molto più dolorosa di quella prodotta dai cazzi dei suoi stupratori, Diana gemette nel suo bavaglio, si sentì lacerare in due dal pugno che la invadeva, ma ancora una volta sentì qualcosa cambiare dentro di lei, la sua figa già fradicia di sperma riprese a colare umori suoi propri, Yazeed si accorse subito del cambiamento sopraggiunto e continuò a stantuffarla con il pugno sino a che Diana venne colta da un secondo travolgente orgasmo cui, stavolta, poté, suo malgrado, dare sfogo con un prolungato urlo di piacere “GODOOOOO!!!!”, visto che il traduttore, accortosi anche lui di quello che le stava succedendo, le aveva tolto il bavaglio.
Il traduttore fissava Diana, poteva davvero vedere il pugno del Capitano muoversi sotto la pelle dello stomaco piatto della donna. I suoi movimenti erano accompagnati da suoni di solito associati a quelli che uno scopino fa mentre pulisce un gabinetto, mentre la scopava con il pugno Yazeed con l’altra mano si accarezzava cazzo, masturbandosi in tempo con le sue spinte nella fica di Diana. Ancora e ancora usava Diana come un sacco da boxe godendo degli umori che oramai sgorgavano con abbondanza dalla sua vagina insistendo ed insistendo fino a che Diana ululando fu devastata da un terzo orgasmo travolgente e molto prolungato “AAAAAAHHH… VENGOOO… GODOOOOOO ANCORAAAAA!!!”. A questo punto Yazeed soddisfatto tirò fuori il pugno dalla sua fica, inviando una nuova esplosione di dolore misto a piacere al cervello sovraccarico di Diana che stava ancora godendo. Raddrizzandosi freneticamente pompò il suo cazzo fino a quando un copioso getto di sperma schizzò fuori e raggiunse lo stomaco, il seno ed il volto di Diana. Diana era esausta e sconvolta non solo per le violenze subite, ma anche per la vergogna dei tre orgasmi che la avevano pervasa durante la doppia penetrazione inflittale dalle guardie a conclusione dello stupro di gruppo e, per ben due volte, durante il brutale fisting inflittole da Yazeed.
Anche Yazeed era esausto. Non riuscì a far altro che abbassarsi sulla sedia e fissare la forma appesa di Diana. Alla fine, il traduttore la sciolse e la lasciò distesa sul freddo pavimento di cemento sulla schiena. Era una vista spettacolare, una donna abusata in maniera devastante ma bellissima ed orgasmica con il seme che usciva dalla figa ancora spalancata sino a mostrare le pareti interne dopo il fisting di Yazeed. Ancora più bella sapendo che non solo era stata violentata in figa e culo da dieci uomini, ma che durante le violenze era venuta tre volte, tre orgasmi scuotenti e chiaramente fortissimi che il traduttore non aveva mai visto in una prigioniera, forse era vero che le occidentali avevano performances sessuali incredibili, ben presto ne avrebbe saputo di più ed avrebbe potuto approfittarne anche lui. Yazeed sapeva che era infranta, ma desiderava ancora la sua resa formale. Doveva dirgli la sua unità, base e missione e concedersi a lui ed al suo traduttore.
La lasciò riposare sul freddo pavimento per un’ora mentre entrambi si riprendevano. Poi Yazeed ordinò al traduttore di condurla nei bagni e di darle una spugna e del sapone, Diana dovette farsi una doccia e lavarsi completamente davanti ai due uomini togliendosi dal corpo il sudore e lo sperma che la ricopriva abbondantemente, poi, per ordine di Yazeed, davanti a loro dovette più volte lavarsi intimamente e sciacquarsi sia la figa che il culo per togliere lo sperma che ancora vi restava, infine fu costretta ad inginocchiarsi su un materasso ed a quel punto Yazeed tranquillamente fece le sue tre domande. Corrispondendo al suo tono, il traduttore chiede gentilmente: "Qual era la tua unità, la tua base e la tua missione?"
Diana non mentì questa volta e disse : "Quarto squadrone da caccia tattico, 388° Wing, Mindhat: dovevo bombardare un presunto sito di produzione di armi chimiche a nord di Baghdad".
Il traduttore parlò con Yazeed, ascoltò la sua risposta e poi disse a Diana: "Vedi com'è stato facile: se collabori con noi, non dovrai subire un altro stupro, ma devi fare tutto ciò che il Capitano ti dice di fare. Devi fare ancora una cosa, poi potrai dormire, il Capitano dice che devi succhiarlo con la bocca e concederti a noi spontaneamente, fallo e poi potrai dormire".
Diana non fece resistenza mentre il capitano si fermava di fronte a lei, si apriva la lampo dei pantaloni e metteva il suo pene eretto davanti al suo viso. L'afferrò per i capelli e guidò la sua faccia in avanti. Diana non si fece pregare aprì la bocca e permise al suo pene di penetrare le sue labbra, con cautela, chiuse le labbra attorno al pene e cominciò a succhiare sentendolo ancora sporco di sperma, leccando la parte inferiore del pene con la lingua e spostando avanti ed indietro la testa in modo da usare la sua bocca come fosse la figa. Si concentrava sul piacere di quest'uomo con tutta la sua anima, usando sapientemente la lingua e le labbra. I suoni morbidi e risucchianti che provenivano dalla sua bocca erano dolorosamente umilianti per lei; ma Diana era troppo spaventata da quest'uomo per lamentarsi. Era la vista di Diana che succhiava il suo cazzo servilmente ed abilmente quanto la sensazione della sua lingua che lavorava sul suo pene che portò il capitano Yazeed al punto di non ritorno. Prese Diana per i capelli e cominciò a usare il suo viso come se fosse la sua fica aumentando il ritmo del pompino. Le sue spinte riprendevano rapidamente velocità mentre Diana era bloccata impotente sotto di lui. Stava soffocando, incapace di respirare, quando Yazeed iniziò a raggiungere l'orgasmo. Diana inghiottì il caldo carico di sperma che le sparò in bocca senza protestare; sentiva lo sperma che le bruciava nello stomaco. Era grata che il suo calvario fosse finalmente finito, almeno per il momento. Yazeed aspettò un attimo, in modo che Diana dovesse deglutire tutto lo sperma, poi ritirò il suo pene dalla bocca e le sorrise. Passò le dita sulle labbra della donna nel piccolo flusso di sperma biancastro che ne fuoriusciva. Prese un globo di denso sperma sulla punta del dito e lo guardò per un momento, poi costrinse Diana a pulire le dita con la lingua in modo che neppure una goccia di sperma andasse perduta, mentre lei lo fissava sottomessa, troppo spaventata per protestare. Mentre Yazeed si spogliava venne il turno del traduttore ed anche a lui Diana iniziò a fare uno splendido pompino mentre sentiva il cazzo di Yazeed già nuovamente eretto avvicinarsi al suo buco del culo e penetrarla con forza, Diana per facilitarlo allargò il più possibile le cosce e con le mani si allargò le natiche in segno di sottomissione mentre il traduttore le pompava la bocca e le strizzava le tette doloranti. D’altronde le avevano detto che doveva concedersi a loro spontaneamente e non voleva certo contrariali. I due dovevano essere abituati a scoparsi insieme le prigioniere infatti sincronizzavano le loro spinte e mentre il Capitano le sfondava il culo infilandosi fino ai coglioni devastandole l'intestino e spingendola in avanti il traduttore spingeva in avanti anche lui arrivando con il suo grosso cazzo fino in fondo alla gola di Diana cui sembrava di soffocare ogni volta.
Prima che Yazeed ed il traduttore venissero ci fu un cambio di posizione, Yazeed con il cazzo eretto e duro come il marmo si distese sul pavimento e Diana comprese chiaramente che doveva impalarsi sul suo cazzo con la figa, lo fece lentamente oscillando il bacino dalla brava puttana che stava imparando ad essere, anche se con non poco dolore, e una volta totalmente impalata fino ai coglioni cominciò spontaneamente un lento e lungo su e giù sul duro lungo e grosso cazzo del capitano mungendosi le mammelle per dare un migliore spettacolo; Diana percorreva con la figa tutto il cazzo del capitano fin quasi a farlo uscire e poi lentamente si impalava nuovamente fino alla radice di quell'enorme cazzo. Quando fu nudo il traduttore la fece piegare in avanti e mentre Yazeed la impalava e si impadroniva delle tette la inculò vigorosamente, i due cazzi erano enormi, non certo inferiori a quello della guardia che per primo la aveva stuprata e non avevano nessuna intenzione di venire rapidamente, infatti i due bastardi per godersi meglio e più a lungo la prigioniera si erano dopati di Viagra. La doppia penetrazione fu lenta e molto lunga, Diana sentiva i due grossi cazzi che alternativamente si affondavano dentro di lei e piano piano cominciò a bagnarsi nuovamente sia in figa che in culo mentre i suoi capezzoli nelle mani di Yazeed si inturgidivano e diventavano duri come pietre, i due a quel punto si misero a pompare più velocemente e vigorosamente e Diana pur cercando di trattenersi venne urlando nella loro morsa implacabile…”GODOOOOOOO!!!!” mentre un quarto orgasmo le faceva vibrare tutto il corpo. Ma Yazeed ed il traduttore non sembravano voler accennare a venire e Diana completamente lubrificata dai suoi umori ed ancora in preda agli spasimi dell'orgasmo sentì il grosso membro del traduttore estrarsi improvvisamente dal suo culo e cercare di infilarsi nella figa insieme a quello del capitano. Diana lo supplicò di non imporle anche questo urlando "DUE IN FIGA NO!!! VI SUPPLICO!!!" ma Yazeed la teneva saldamente ed il traduttore le disse "troia vogliamo goderci bene la tua figa e visto che sei nostra prigioniera devi subire tutto ciò che vogliamo senza ostacolarci...sei una troia da monta che viene senza ritegno e quando avremo finito batterai per noi...ti faremo prostituire al bordello ufficiali puttana...adesso chiava!", dicendo questo fece una spinta decisa ed il suo grosso cazzo incominciò ad entrare nella figa di Diana insieme a quello di Yazeed dilatandola oltre misura. I due grossi cazzi ora penetravano simultaneamente la figa della prigioniera ed incominciarono a muoversi lentamente ma con decisione, erano duri come due trivelle che dilatavano la sua intimità e Diana suo malgrado si accorse che la sua figa, come fosse animata da una sua propria volontà, cominciava nuovamente a bagnarsi mentre le montava un involontario senso di eccitazione. Il capitano ed il traduttore si accorsero ben presto della abbondante lubrificazione di Diana e moltiplicarono in loro sforzi stantuffandola con energia e non risparmiandole neanche un centimetro dei loro cazzi, nel giro di qualche minuto Diana esplose in un ulteriore quinto orgasmo prorompente ed urlò "VENGOOOOO!!! GODOOOOO!!! RIEMPITEMI LA FIGAAAA!!!" ricevendo a quel punto un doppio caldo carico di sperma dai suoi padroni che le invase completamente la vagina.
Adesso Diana pendeva dalla sbarra immobile, inzuppata di sudore e di sperma, il suo buco del culo gocciolava ancora seme che le scendeva sul retro delle cosce e giù per le gambe accumulandosi per terra, ed anche la sua figa abusata si stava svuotando lentamente, un rivolo continuo dello sperma di dieci uomini ne colava fuori e le lordava l’inguine e la faccia anteriore delle cosce sino giù al pavimento dove formava una pozza, che si stava unendo a quella dello sperma fuoriuscito dal culo, segno di quanto abbondantemente fosse stata riempita dai suoi stupratori.
Il Capitano Yazeed ordinò alle guardie ormai esauste di uscire dalla stanza, lasciando se stesso e il suo traduttore da solo con Diana. Si fermò davanti a Diana ed assaporò la vista della fica ricoperta di sperma di Diana. La vista del fluido biancastro che gocciolava da lei lo attirò verso la sua vagina abusata. Si accovacciò tra le sue gambe per sbirciare dentro le sue labbra socchiuse. Affascinato, Yazeed allargò quelle labbra con le dita per vedere meglio. L'odore misto della sua fica e la sborra maschile lo eccitarono. Spinse due dita della mano destra dentro le sue labbra gonfie e poi dentro Diana. Aggiunse un altro dito, poi un altro. Poi chiuse il pollice contro il palmo della mano e ha spinse la mano nella fica della prigioniera. Con una seconda spinta, tutta la sua mano scomparve nella fica della donna. Lo spostò dentro e fuori, creando un suono di risucchio mentre il suo pugno si muoveva all'interno della fica ancora strapiena di seme. A poco a poco Yazeed pompò il braccio sempre più forte fino a quando non riuscì a raggiungere il fondo della vagina e a toccare con le dita la cervice uterina. L'intorpidimento di Diana, che era subentrato all’orgasmo travolgente datole dalle ripetute violenze e dalla doppia penetrazione finale, cambiò bruscamente quando il pugno la penetrò. Ora sentiva una nuova agonia mentre il pugno espandeva la sua vagina dolorante a due o tre volte le sue dimensioni normali. La sensazione era molto più dolorosa di quella prodotta dai cazzi dei suoi stupratori, Diana gemette nel suo bavaglio, si sentì lacerare in due dal pugno che la invadeva, ma ancora una volta sentì qualcosa cambiare dentro di lei, la sua figa già fradicia di sperma riprese a colare umori suoi propri, Yazeed si accorse subito del cambiamento sopraggiunto e continuò a stantuffarla con il pugno sino a che Diana venne colta da un secondo travolgente orgasmo cui, stavolta, poté, suo malgrado, dare sfogo con un prolungato urlo di piacere “GODOOOOO!!!!”, visto che il traduttore, accortosi anche lui di quello che le stava succedendo, le aveva tolto il bavaglio.
Il traduttore fissava Diana, poteva davvero vedere il pugno del Capitano muoversi sotto la pelle dello stomaco piatto della donna. I suoi movimenti erano accompagnati da suoni di solito associati a quelli che uno scopino fa mentre pulisce un gabinetto, mentre la scopava con il pugno Yazeed con l’altra mano si accarezzava cazzo, masturbandosi in tempo con le sue spinte nella fica di Diana. Ancora e ancora usava Diana come un sacco da boxe godendo degli umori che oramai sgorgavano con abbondanza dalla sua vagina insistendo ed insistendo fino a che Diana ululando fu devastata da un terzo orgasmo travolgente e molto prolungato “AAAAAAHHH… VENGOOO… GODOOOOOO ANCORAAAAA!!!”. A questo punto Yazeed soddisfatto tirò fuori il pugno dalla sua fica, inviando una nuova esplosione di dolore misto a piacere al cervello sovraccarico di Diana che stava ancora godendo. Raddrizzandosi freneticamente pompò il suo cazzo fino a quando un copioso getto di sperma schizzò fuori e raggiunse lo stomaco, il seno ed il volto di Diana. Diana era esausta e sconvolta non solo per le violenze subite, ma anche per la vergogna dei tre orgasmi che la avevano pervasa durante la doppia penetrazione inflittale dalle guardie a conclusione dello stupro di gruppo e, per ben due volte, durante il brutale fisting inflittole da Yazeed.
Anche Yazeed era esausto. Non riuscì a far altro che abbassarsi sulla sedia e fissare la forma appesa di Diana. Alla fine, il traduttore la sciolse e la lasciò distesa sul freddo pavimento di cemento sulla schiena. Era una vista spettacolare, una donna abusata in maniera devastante ma bellissima ed orgasmica con il seme che usciva dalla figa ancora spalancata sino a mostrare le pareti interne dopo il fisting di Yazeed. Ancora più bella sapendo che non solo era stata violentata in figa e culo da dieci uomini, ma che durante le violenze era venuta tre volte, tre orgasmi scuotenti e chiaramente fortissimi che il traduttore non aveva mai visto in una prigioniera, forse era vero che le occidentali avevano performances sessuali incredibili, ben presto ne avrebbe saputo di più ed avrebbe potuto approfittarne anche lui. Yazeed sapeva che era infranta, ma desiderava ancora la sua resa formale. Doveva dirgli la sua unità, base e missione e concedersi a lui ed al suo traduttore.
La lasciò riposare sul freddo pavimento per un’ora mentre entrambi si riprendevano. Poi Yazeed ordinò al traduttore di condurla nei bagni e di darle una spugna e del sapone, Diana dovette farsi una doccia e lavarsi completamente davanti ai due uomini togliendosi dal corpo il sudore e lo sperma che la ricopriva abbondantemente, poi, per ordine di Yazeed, davanti a loro dovette più volte lavarsi intimamente e sciacquarsi sia la figa che il culo per togliere lo sperma che ancora vi restava, infine fu costretta ad inginocchiarsi su un materasso ed a quel punto Yazeed tranquillamente fece le sue tre domande. Corrispondendo al suo tono, il traduttore chiede gentilmente: "Qual era la tua unità, la tua base e la tua missione?"
Diana non mentì questa volta e disse : "Quarto squadrone da caccia tattico, 388° Wing, Mindhat: dovevo bombardare un presunto sito di produzione di armi chimiche a nord di Baghdad".
Il traduttore parlò con Yazeed, ascoltò la sua risposta e poi disse a Diana: "Vedi com'è stato facile: se collabori con noi, non dovrai subire un altro stupro, ma devi fare tutto ciò che il Capitano ti dice di fare. Devi fare ancora una cosa, poi potrai dormire, il Capitano dice che devi succhiarlo con la bocca e concederti a noi spontaneamente, fallo e poi potrai dormire".
Diana non fece resistenza mentre il capitano si fermava di fronte a lei, si apriva la lampo dei pantaloni e metteva il suo pene eretto davanti al suo viso. L'afferrò per i capelli e guidò la sua faccia in avanti. Diana non si fece pregare aprì la bocca e permise al suo pene di penetrare le sue labbra, con cautela, chiuse le labbra attorno al pene e cominciò a succhiare sentendolo ancora sporco di sperma, leccando la parte inferiore del pene con la lingua e spostando avanti ed indietro la testa in modo da usare la sua bocca come fosse la figa. Si concentrava sul piacere di quest'uomo con tutta la sua anima, usando sapientemente la lingua e le labbra. I suoni morbidi e risucchianti che provenivano dalla sua bocca erano dolorosamente umilianti per lei; ma Diana era troppo spaventata da quest'uomo per lamentarsi. Era la vista di Diana che succhiava il suo cazzo servilmente ed abilmente quanto la sensazione della sua lingua che lavorava sul suo pene che portò il capitano Yazeed al punto di non ritorno. Prese Diana per i capelli e cominciò a usare il suo viso come se fosse la sua fica aumentando il ritmo del pompino. Le sue spinte riprendevano rapidamente velocità mentre Diana era bloccata impotente sotto di lui. Stava soffocando, incapace di respirare, quando Yazeed iniziò a raggiungere l'orgasmo. Diana inghiottì il caldo carico di sperma che le sparò in bocca senza protestare; sentiva lo sperma che le bruciava nello stomaco. Era grata che il suo calvario fosse finalmente finito, almeno per il momento. Yazeed aspettò un attimo, in modo che Diana dovesse deglutire tutto lo sperma, poi ritirò il suo pene dalla bocca e le sorrise. Passò le dita sulle labbra della donna nel piccolo flusso di sperma biancastro che ne fuoriusciva. Prese un globo di denso sperma sulla punta del dito e lo guardò per un momento, poi costrinse Diana a pulire le dita con la lingua in modo che neppure una goccia di sperma andasse perduta, mentre lei lo fissava sottomessa, troppo spaventata per protestare. Mentre Yazeed si spogliava venne il turno del traduttore ed anche a lui Diana iniziò a fare uno splendido pompino mentre sentiva il cazzo di Yazeed già nuovamente eretto avvicinarsi al suo buco del culo e penetrarla con forza, Diana per facilitarlo allargò il più possibile le cosce e con le mani si allargò le natiche in segno di sottomissione mentre il traduttore le pompava la bocca e le strizzava le tette doloranti. D’altronde le avevano detto che doveva concedersi a loro spontaneamente e non voleva certo contrariali. I due dovevano essere abituati a scoparsi insieme le prigioniere infatti sincronizzavano le loro spinte e mentre il Capitano le sfondava il culo infilandosi fino ai coglioni devastandole l'intestino e spingendola in avanti il traduttore spingeva in avanti anche lui arrivando con il suo grosso cazzo fino in fondo alla gola di Diana cui sembrava di soffocare ogni volta.
Prima che Yazeed ed il traduttore venissero ci fu un cambio di posizione, Yazeed con il cazzo eretto e duro come il marmo si distese sul pavimento e Diana comprese chiaramente che doveva impalarsi sul suo cazzo con la figa, lo fece lentamente oscillando il bacino dalla brava puttana che stava imparando ad essere, anche se con non poco dolore, e una volta totalmente impalata fino ai coglioni cominciò spontaneamente un lento e lungo su e giù sul duro lungo e grosso cazzo del capitano mungendosi le mammelle per dare un migliore spettacolo; Diana percorreva con la figa tutto il cazzo del capitano fin quasi a farlo uscire e poi lentamente si impalava nuovamente fino alla radice di quell'enorme cazzo. Quando fu nudo il traduttore la fece piegare in avanti e mentre Yazeed la impalava e si impadroniva delle tette la inculò vigorosamente, i due cazzi erano enormi, non certo inferiori a quello della guardia che per primo la aveva stuprata e non avevano nessuna intenzione di venire rapidamente, infatti i due bastardi per godersi meglio e più a lungo la prigioniera si erano dopati di Viagra. La doppia penetrazione fu lenta e molto lunga, Diana sentiva i due grossi cazzi che alternativamente si affondavano dentro di lei e piano piano cominciò a bagnarsi nuovamente sia in figa che in culo mentre i suoi capezzoli nelle mani di Yazeed si inturgidivano e diventavano duri come pietre, i due a quel punto si misero a pompare più velocemente e vigorosamente e Diana pur cercando di trattenersi venne urlando nella loro morsa implacabile…”GODOOOOOOO!!!!” mentre un quarto orgasmo le faceva vibrare tutto il corpo. Ma Yazeed ed il traduttore non sembravano voler accennare a venire e Diana completamente lubrificata dai suoi umori ed ancora in preda agli spasimi dell'orgasmo sentì il grosso membro del traduttore estrarsi improvvisamente dal suo culo e cercare di infilarsi nella figa insieme a quello del capitano. Diana lo supplicò di non imporle anche questo urlando "DUE IN FIGA NO!!! VI SUPPLICO!!!" ma Yazeed la teneva saldamente ed il traduttore le disse "troia vogliamo goderci bene la tua figa e visto che sei nostra prigioniera devi subire tutto ciò che vogliamo senza ostacolarci...sei una troia da monta che viene senza ritegno e quando avremo finito batterai per noi...ti faremo prostituire al bordello ufficiali puttana...adesso chiava!", dicendo questo fece una spinta decisa ed il suo grosso cazzo incominciò ad entrare nella figa di Diana insieme a quello di Yazeed dilatandola oltre misura. I due grossi cazzi ora penetravano simultaneamente la figa della prigioniera ed incominciarono a muoversi lentamente ma con decisione, erano duri come due trivelle che dilatavano la sua intimità e Diana suo malgrado si accorse che la sua figa, come fosse animata da una sua propria volontà, cominciava nuovamente a bagnarsi mentre le montava un involontario senso di eccitazione. Il capitano ed il traduttore si accorsero ben presto della abbondante lubrificazione di Diana e moltiplicarono in loro sforzi stantuffandola con energia e non risparmiandole neanche un centimetro dei loro cazzi, nel giro di qualche minuto Diana esplose in un ulteriore quinto orgasmo prorompente ed urlò "VENGOOOOO!!! GODOOOOO!!! RIEMPITEMI LA FIGAAAA!!!" ricevendo a quel punto un doppio caldo carico di sperma dai suoi padroni che le invase completamente la vagina.
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