Un grande rimorso

di
genere
dominazione

Sono sola nel letto, mi masturbo e penso a quanto ti detesto. È mercoledì sera, sei in salotto, il pc acceso. Mi avvicino eccitata, non scopiamo da tre settimane, non ce la faccio più. Le mie mani corrono sulle tue spalle, la mia bocca cattura il lobo del tuo orecchio. "Sto lavorando tesoro, vai a dormire, ci vediamo domani." Mi dai un bacio stampo sulla fronte e torni a guardare il pc.
Sono sola nel letto, mi masturbo, penso a quanto ti detesto e cerco svogliata un porno per sfogarmi.
Lei è piegata sopra un tavolo di legno ruvido. Una mano forte tra le scapole la tiene premuta al tavolo, le mani legate dietro alla schiena, i capelli sciolti che ricadono intorno, la bocca aperta ma mutata da un pezzo di stoffa legato dietro alla testa. Lui le sussurra nell'orecchio "Da oggi inizia il tuo periodo di prova. Se sarai brava verrai ricompensata." Lei geme, inarcando la schiena, si struscia vogliosa contro la rogonfianza dei pantaloni. Lo vuole. È eccitata, la figa gonfia e grondante. La mano di lui si allunga sul tavolo fino a prendere un oggetto argentato. Lei spalanca gli occhi. Lentamente lui spinge il plug nel culo di lei. Non è abituata, si dimena, cerca di ribellarsi. Lui inesorabile spinge. "Ti devi allargare tesoro. Sei troppo stretta." Quando il plug è tutto dentro la penetra con un colpo solo. Lei geme assecondando le sue spinte, il plug che la impala dietro e lui che la scopa selvaggiamente tenendola per i capelli.
Chiudo gli occhi e in un momento quella ragazza sono io. Sono talmente bagnata che colo letteralmente, il vibratore mi da un vago sollievo mentre le mie dita corrono veloci per farmi arrivare all'orgasmo.
Sono sola nel letto, mi masturbo, penso a quanto ti detesto e penso che a 27 anni avrei il diritto di essere scopata. Voglio che tu mi metta a pecora e mi scopi in modo rude e animalesco. Spengo la luce e mi preparo a dormire. Forse domani faremo l'amore. Forse domani troverò il coraggio di lasciarti.
scritto il
2018-07-20
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