La collega d'ufficio (5)

di
genere
etero

LA MIA COLLEGA (5)

La “seduta” stava prendendo quota: Silvana era in ginocchio davanti a Tony, l'amico di Riccardo, e lo stava spompinando con gusto, Riccardo, vincendo la sua naturale timidezza, le si avvicinò e le strofinò il cazzo sulla guancia, fino a che lei lo prese e lo introdusse in bocca insieme all'altro: la sua bella bocca era sformata dai due cazzi duri, la saliva le usciva dagli angoli della bocca e scolava sul suo seno che palpitava; Tony prese in mano la situazione: la fece stendere sul letto a pancia sotto, si fece dare cravatte e foulard da Riccardo con i quali legò le braccia e le gambe di Silvana larghe ai montanti del letto: vista da dietro era uno spettacolo: le gambe spalancate mettevano in mostra la figa, mentre il buchetto grinzoso era difeso dalle chiappe sode e rotonde: Tony si fece dare una cinghia di cuoio, con la quale le colpì, leggermente, il culo: Silvana si inarcò, sospirando, la colpì più forte, altro sospiro, altro colpo, ancora più forte che le strappò un leggero gridolino: intervenni:” Non rovinarmela, per favore...” il culo si stava ricoprendo di strisce rosse, molto eccitanti, domani, in ufficio, per calmare il bruciore avrebbe dovuto sculettare a dovere...Tony oramai era infoiato come un mandrillo e con la mano si insinuò fra le sue chiappe penetrandole il culo con il medio ed agitandolo in modo veloce, tanto che :” Stai godendo eh, troia, lo sento dal tuo buco che pulsa!!!!” Si sdraiò su di lei e con un colpo secco la sodomizzò :”Si dai inculami, vedi, signore, come mi rompe il culo?” Evidentemente si rivolgeva a me che avevo la bocca asciutta per lo spettacolo e non ebbi la prontezza di rispondere: Riccardo mi chiese una mano per girare il letto in mezzo alla stanza in modo da potersi mettere di fronte a Silvana e infilando il cazzo fra le sbarre della testata del letto poteva scoparla in bocca: presero a muoversi alternati: quando Tony spingeva nel culo, Riccardo si ritraeva dalla bocca e viceversa: era uno spettacolo eccitante: legata, i lunghi capelli biondi che si muovevano all'unisono con la testa, il culo che si alzava ed abbassava in base ai colpi che riceveva dentro di lei. Erano quasi dieci minuti che durava il balletto quando, all'unisono i due ragazzi si scaricarono dentro di lei: Tony le riempì il culo e Riccardo la bocca. Il tempo volava, ero stato solo spettatore, ma non mi piaceva intervenire con questi due ragazzi e preferii che terminassero i loro comodi :”Tony, guarda che questa qui è proprio troia, se hai bisogno, lei può essere anche il tuo cesso …..hai capito?” “Accidenti, Riccardo, quasi dimenticavo quello che mi hai raccontato, si voglio provare.” “Però è meglio che ci spostiamo al bagno, disse Riccardo, perchè altrimenti qui facciamo un macello!” “Anzi credo sia meglio, intervenni, su andiamo che è tardi, non vorrai farti scoprire dai tuoi!” Riposizionammo il letto, slegammo Silvana, e dopo averle asciugato il culo, la accompagnammo al bagno: non sembrava preoccupata anzi ci sorrideva e mi disse: “Spero che anche te, signore, voglia approfittare della mia bocca!” Mi si rizzò seduta stante. Lei, naturalmente era nuda e bellissima, come al solito, anche con il trucco un poco sfatto. Entrammo e poiché Riccardo mi parve un poco indeciso, presi in mano la situazione: alzai la tavoletta del wc, le feci appoggiare la guancia sulla maiolica rivolta verso di noi, le dissi di aprire la bocca, tirai fuori il pene che era ancora ritto e con un certo sforzo iniziai le danze: il getto giallo la colpì in pieno in bocca che si riempì, fu costretta a chiuderla per ingoiare, ed io le pisciai sul viso, riaprì la bocca e ricevette una seconda ondata che ingoiò, intanto anche i due ragazzi tirarono fuori l'artiglieria, ma pazientemente attesero che avessi finito per poi scaricare la vescica in bocca a Silvana, che recepiva senza fiatare e cercando di ingoiare il più possibile: quando tutto fu finito, senza che nessuno le ordinasse nulla, prese a leccare il bordo del wc, per raccogliere anche le gocce di pipì che vi si erano depositare; poi si sedette ed anche lei si vuotò: Tony, con una mossa repentina, le allungò la mano fra le cosce, la ritirò tutta bagnata e gliela passò sul viso, gliela mise in bocca: quel ragazzo aveva della stoffa. Ci ricomponemmo, Silvana si rivestì come se nulla fosse accaduto, al momento di salutarci Riccardo le si avvicinò e le chiese:” Ti piacerebbe una gang bang di sperma e piscio con tutta la mia classe?” “Se il mio signore vuole, non c'è problema!” e mi lanciò uno sguardo carico di sottintesi. Assentii, invidioso per la sua capacità di sottomettersi a tutti i desideri, anche i più depravati, senza mostrare segni di ribellione: avevo capito: a lei piaceva essere umiliata ed allora mi venne un'idea: salutai in fretta i due ragazzi dicendo loro di organizzare la gang bang e di farmi sapere, la spinsi in macchina dicendole: “E' ancora presto per tornare a casa, ho un'altra sorpresa per te!” “Si, signore, grazie”. Questa sua accondiscendenza mi stava un poco stufando, ma oramai avevo deciso e mi diressi in periferia in un cinema a luci rosse di terz'ordine: entrammo e ci sedemmo in prima fila: con noi c'erano pochissimi spettatori: due anziani, un ragazzo di colore ed una donna che aveva passato da un pezzo i sessanta, che di professione non poteva che aver fatto la mignotta, oramai in disarmo. Sullo schermo un uomo ed una donna ci davano dentro con foga accompagnati da una musica sensuale, con un dialogo nullo e falsi gridolini di piacere dell'attrice. Alla luce tenue della pellicola i capelli di Silvana risplendevano e non ci volle molto che tutti gli spettatori presenti si erano radunati nella fila alle nostre spalle, solo la donna si posizionò al suo fianco ed ogni tanto gettava lo sguardo sulle cosce che la minigonna lasciava scoperte per un bel pezzo: ad un tratto sentii Silvana sussultare, forse per la sorpresa: vidi una mano rugosa, con lunghe unghie sporche posata sulla sua gamba e che lentamente risaliva verso l'interno cosce: Silvana si sistemò meglio allargando le gambe: ero affascinato da quella ragazza, nulla la sorprendeva, era proprio pronta a tutto, emi rivennero in mente i pensieri del giorno prima e decisi che avremmo dovuto chiarirci una volta per tutte, ma intanto per quella sera seguii il corso degli eventi: la vecchia si impossesso della figa di Silvana e la penetrò con le sue dita adunche; la ragazza rovesciò la testa all'indietro e lasciò fare, anzi iniziò a massaggiarsi i seni, poi all'improvviso si volse verso di me e mi baciò: colto di sorpresa non mi opposi al sua bacio, si sentiva, nella sua bocca, ancora un vago sentore di piscio, ma questo mi eccitò ancora di più e risposi al suo bacio: la vecchia bagascia intanto si era inginocchiata davanti alla poltrona di Silvana e le leccava la figa, gli spettatori della seconda fila erano tutti in piedi per godersi meglio lo spettacolo: i vecchietti, più scafati, avevano tirato fuori i loro arnesi, raggrinziti e cercavano di raggiungere un'erezione passabile, il ragazzotto negro si sbottonò anche lui e spaventò anche me per le dimensioni del suo arnese:sarà stato almeno di venticinque centimetri e di una circonferenza di dieci-dodici. Mentre la mignotta seguitava a leccarla, un vecchietto con mano tremante le sbottonò la camicetta, liberando i seni ed i capezzoli turgidi, carezzandoli e stringendoli; Silvana si mise inginocchio sulla poltrona e si girò verso gli uomini prendendo in bocca alternativamente i loro cazzi: la donna si voltò verso di me e mi dedicò un sorriso sdentato sottintendendo che mi poteva fare il servizietto, a cui risposi, inorridito, con un no deciso; Silvana seguitava a spompinarli, la vecchia, visto il mio rifiuto le si mise dietro e le leccò il culo; il nero saltò con agilità la fila di poltrone e, scansata la mignotta penetrò Silvana, impegnata a far risorgere i due cazzotti vecchiarelli. Dovette abbandonare la presa sui due vecchietti, per riprendere il fiato mozzato dall'introduzione dell'enorme fallo; mi gettò uno sguardo come a dire “guarda cosa sto facendo per te” e decise che, mentre spompinava i due vecchi, mi avrebbe guardato negli occhi, e, fui io che li distolsi per primo, dimostrando così la sua superiorità. Dopo essersi quasi slogata la mascella per cercare di farli venire, i due vecchietti, lanciando lunghi “ululati”, le versarono in bocca due miseri filamenti non meglio identificati, ma Silvana non se ne curò e ingoiò comunque, sempre guardandomi; il colored aveva altre mire e le appoggiò l'enorme affare al buchetto: Silvana lo allargò con le mani, ma quando fu penetrata non potette nascondere una smorfia di dolore, “ Me lo rompe!!” gridò rivolgendosi a me; sarei voluto intervenire per porre fine al supplizio ma fui di nuovo preso in contropiede:”Dai, su dai, più veloce e vai fino in fondo” incitava il ragazzo che non se lo fece ripetere; la abbrancò ai fianchi e finì di lavorarselo con due ultime spinte sostanziose che coincisero con il suo orgasmo. Silvana si sedette a gambe larghe, ma ancora non aveva finito: la vecchia le si avvicinò e le leccò con avidità lo sperma che le usciva dal buco del culo, la baciò con la sua bocca grinzosa e sdentata e biascicò:”Adesso voglio godere anch'io!! Alzati e cedimi il posto!” Silvana mi guardò rassegnata, ed obbedì: prima di sedersi la vecchia si abbassò le mutande che erano sporchissime; si abbandonò sulla poltrona, tirò sotto il mento la gonna, allargò le gambe: non era un bello spettacolo ed in più si sparse nell'aria un odore schifoso, un misto di urina, feci, e sporco mai lavato: i peli del suo pube erano incollati per non aver visto l'acqua ed il sapone da tempo immemorabile; Silvana si dovette inginocchiare davanti a lei e con una faccia disgustata cominciò a leccarle la figa, ed intanto mi guardava; non so quanto andò avanti quello spettacolo orripilante, la vecchia si agitava sulla poltrona cercando di favorire il lavoro della ragazza: alla fine anche la vecchia si ritenne soddisfatta, Silvana si rialzò e cercò la mia bocca, facendomi assaporare tutto lo schifo che lei aveva subito: non mi importò e la baciai con trasporto; il nostro rapporto stava cambiando.
scritto il
2018-10-25
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