Le prove cap. 3
di
Re Artù
genere
dominazione
Nota: Chiedo scusa ma per un errore è stato pubblicato due volte il cap. 2 della storia. Non so come eliminarlo. Scusate ancora.
Re Artù
LE PROVE
Capitolo 3
Tornarono a casa, durante il viaggio non parlarono, era come se un certo imbarazzo avesse creato fra loro una barriera, ma la sera sul divano di pelle bianca sorseggiando un buon scotch ripassarono quanto era successo nel pomeriggio:”Beh come prima esperienza non è stata male, disse Sandra, del resto non potevamo conoscere l'indole del ragazzo e che fosse alle prime armi, come mi hai detto, certo che ci sono altre esperienze da fare e di ben altro spessore!!” “Tutto dipende da te, da quanto sei disposta a sperimentare, per me non ci sono limiti”. Gli rivolse uno sguardo che non ammetteva compromessi:”Anche per me, amore, non ci sono limiti..” “Dici sul serio, guarda che ti prendo in parola, poi non potrai tirarti indietro...” “Provare per credere!” L'imbarazzo come per incanto era scomparso e parlavano liberamente del loro futuro sessuale: “Bene, disse Arturo, che cosa possiamo organizzare per la prossima volta?” “ Non mi coinvolgere nella programmazione delle scelte, lascio campo libero alla tua fantasia, e non temere, non mi tirerò indietro; per me è più eccitante procedere all'oscuro senza sapere quello che mi aspetta e quindi improvvisare.” “ Sei una donna formidabile!!” la baciò con trasporto. In seguito si gettò su internet ad acquisire idee di situazioni in cui avrebbe voluto Sandra come protagonista. Organizzò tutto per la settimana successiva, alle nove di sera presso la sala biliardo che frequentava di solito: aveva convocato i suoi tre amici, che più volte gli avevano fatto capire che apprezzavano le grazie di Sandra, per una sfida a parigina, preannunciando sorprese per vincitori e vinti. Come d'accordo non anticipò nulla a sua moglie e le disse solo che la sera sarebbero usciti; arrivati nei pressi della sala da biliardo le disse di voler entrare un attimo per vedere se ci fossero i suoi amici e salutarli; lei non nutriva sospetti e lo seguì: naturalmente come d'accordo c'erano già tutti e stavano facendo colpi di prova sul biliardo della sala privata: “A che giocate ragazzi? Volete provare un gioco nuovo? Un colpo secco di calcio (la palla prima di colpire l'altra deve colpire la sponda del biliardo n.d.a.) con una posta di cinquanta euro a colpo: attenzione però io metto in palio mia moglie Sandra!” I tre si guardarono sorpresi, e poi guardarono Sandra che sorrise accondiscendente:” I primi colpi serviranno per spogliarla, e poi il vincitore del colpo potrà farle quello che vuole: attenzione, però, niente violenze, se non sessuali eh! D'accordo?” “Credo di parlare a nome di tutti, disse uno, accettiamo!” “Forza allora andiamo con il primo colpo: Luigi tocca a te!” In breve un pezzo l'uno un pezzo l'altro Sandra si ritrovò nuda, ma non provava alcun imbarazzo, anzi un brivido di eccitazione le percorreva la schiena quando sentiva su di sé gli sguardi libidinosi degli uomini: poi fu la volta di Giorgio che vinta la sua mano, guardò interrogativamente Arturo: “ Fai quello che vuoi, è a tua disposizione!” Un poco timidamente si avvicinò a Sandra e le carezzò il seno, lei alzò le braccia e, naturalmente, lo lasciò fare, guardandolo negli occhi sorridente. “Ora Giorgio basta; sappiate che dovete scegliere prima quello che fare, non potete fare più cose insieme, del resto la notte è lunga e dobbiamo divertirci tutti. Capito?” Fecero segno di si. Il colpo successivo fu appannaggio di Franco che invece la baciò introducendole la lingua in bocca intrecciandola con la sua. Poi i tre colpi successivi furono appannaggio di Arturo che riscosse ben quattrocentocinquanta euro: venne il momento di Antonio, che forse innervosito dai centocinquanta euro che aveva dovuto sborsare, andò risoluto verso Sandra, si slacciò i pantaloni tirò fuori un bel cazzetto in tiro, la obbligò ad inginocchiarsi e glielo mise in bocca:”Ciuccia troia, è arrivato il mio momento!” Gli altri guardarono Arturo che però fece spallucce :”Queste erano le regole, tutto bene, non vi preoccupate!” Gli altri due erano si muovevano nervosi, si accomodarono sulle sedie, tirarono fuori l'artiglieria e cominciarono a smanettarsi. Intanto Sandra faceva con gusto il suo dovere e succhiava il cazzo, per la verità non imponente di Antonio, riusciva a farlo sparire senza sforzo tutto nella sua bocca e poi lo faceva uscire bagnato della sua saliva, quando sentì che il suo partner occasionale stava per liberarsi, gli chiese:” Vuoi che la ingoi o vuoi venirmi in faccia o sul seno?” “Non parlare e continua, puttana, ti accorgerai di quello che vorrò fare!” e riprese a scoparle la bocca fino a quando gli astanti realizzarono che stava venendo:” Ora ingoia tutto, e ripuliscimelo.” Cosa che Sandra fece con molta dedizione. Antonio a questo punto si ritirò dalla partita: “Per me può bastare, sono molto soddisfatto.” “Allora devi uscire dalla saletta, disse Arturo, l'unico guardone posso essere io e chi ancora non ha vinto mai!” L'altro accettò anche se si notò che lo faceva molto a malincuore; “Bene siete rimasti in due andiamo avanti, ma per rendere la cosa più eccitante Sandra si masturberà davanti a noi, mentre giochiamo.” Senza farselo ripetere la donna si accomodò su una poltroncina appoggiando le gambe larghe sui braccioli, accarezzandosi la figa che era ben in vista; forse perché distratti da quello spettacolo lascivo, le mani successive furono appannaggio di Arturo che rimpinguò il suo portafoglio, ma poi alla fine Luigi centrò un filotto che non lasciò scampo agli altri; lanciando un urlo di gioia si presentò dinanzi a Sandra, la alzò dalla sua poltroncina la fece appoggiare al biliardo e la prese da dietro strappandole un “uohhhh!”, il ragazzo era molto meglio dotato del precedente e le faceva quasi male per la sua irruenza, ma di lì a poco venne dentro di lei, si tolse ed uscì. Era rimasto solo Giorgio che però era anche senza più soldi per proseguire nel gioco: i due coniugi si guardarono e quasi all'unisono decisero di finire con un gioco a tre: Giorgio ed Arturo avrebbero partecipato al gran finale: oramai erano passate quasi quattro ore da quando tutto era iniziato, ma Sandra era ancora in forma, si accucciò davanti al marito e glielo prese in bocca, poi fece avvicinare anche Giorgio e passava da un cazzo all'altro, si rimise piegata appoggiandosi sul biliardo a gambe larghe: si poteva vedere la figa che portava i segni della precedente sborrata, Arturo vi introdusse con forza due dita muovendole velocemente fino a procurarle un orgasmo che lordò la sua mano di umori propri e dello sperma precedente: per niente impressionato Arturo la fece di nuovo mettere in ginocchio e le introdusse in bocca ad una ad una le dita sporche facendogliele leccare: lei lo guardava con una aria di sottomissione che scatenò Giorgio, che si avvicinò e le venne sul viso ricoprendola letteralmente di una maschera biancastra; il marito, invece, si ricompose salutò l'amico, invitò Sandra ad andarsi a ricomporre e rivestirsi, la prova era finita e superata a pieni voti. Sua moglie era sempre più puttana. Bisognava pensare alla prossima di prova. Tornati a casa, dopo una bella doccia Sandra era fresca come una rosa ed appagata si stiracchiava sul divano in un pigiama di seta che nascondeva le sue forme ma eccitante al contatto, Arturo, frenetico, si rituffò in internet alla ricerca di idee eccitanti.
Tutti i filmati che gli toccò vedere lo eccitarono, chiamò la moglie presso di sé, le carezzò il culo attraverso la seta, ricevendo una nuova scarica di libido:” Ma Arturooooo!! Ho appena finito” “Non importa per me devi essere sempre pronta, e questa volta voglio il tuo culo, che i miei amici non hanno gradito, gli stupidi!” La fece appoggiare in malo modo al tavolo del computer, le abbassò i pantaloni de pigiama ed accucciandosi dietro di lei prese a umettarle il buchetto, poi vi inserì un dito, poi un altro ed un altro ancora esercitando una pressione che lo allargò: Sandra mugolava e inarcava le reni, quindi la prese con un colpo solo, tanto era duro il cazzo, e, dopo pochi affondi, le riempì l'intestino di sborra:” Hai già finito? Ma cazzo a me non pensi?” si lamentò Sandra. “Non è mio compito pensare a te, tu hai già i tuoi divertimenti! E a proposito credo di averne in mente uno nuovo. Ti piacciono le gang bang promiscue?” “Uhmmmm” “Lo prendo per un si, studio la logistica, stai pronta!”
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