Il destino di una coppia - 4
di
duke69
genere
dominazione
Giuseppe fece scendere Rosy e la fece inginocchiare sopra il divano con la testa che dava oltre la spalliera mentre Luciano infilava lentamente il suo uccello nella passera di Rosy, Luca dalla parte opposta si faceva spompinare. Più Luciano spingeva e più Rosy si infoiava spingendo sempre di più il cazzo di Luca in gola, intanto il plug continuava a fare il suo lavoro tenendo occupato anche il buco del culo. Dopo qualche minuto, Giuseppe che a due passi si godeva l’azione dei tre, suggerì loro una variante:
“Bravi ragazzi, ma potete pomparla di più, dovete comprimerla l’un l’altro, deve sentire bene e completamente i due cazzoni; quindi è fondamentale che la spinta di entrambi sia simultanea. Adesso invertite le posizioni, così continuerà a godere con il sapore del suo succo in bocca!”
In quella situazione, che fino a qualche giorno prima potevo definire estrema, Rosy stava realmente godendo come una bestia in calore. Io ero sempre con l’uccello in tiro, con una voglia matta di partecipare alla festa e con una invidia ancora più crescente per quei bastardi che la stavano possedendo al mio posto. Nel frattempo Giuseppe sollevava l’asticella del piacere giocando con il plug, stuzzicando Rosy e intensificando il suo piacere; la rapidità con cui toglieva e inseriva il plug anale era sempre più frenetica, e mentre i due pompavano senza sosta, Rosy urlava senza ritegno e schizzava come una fontana.
Fino a quel momento Luca, che non aveva parlato granché, si lasciò andare a pesanti insulti visibilmente esaltato in una sorta di stato di trance.
“Ohh!! Cazzo che troiaa! Ha la mia cappella piazzata in gola da un lustro. Ne ho sbattuto di puttane, ma questa le supera tutte! Uhh…”
Intanto, Laura che fino a quel momento mi aveva retto l’asta con la mano, alternando soffiate e leccate sulla cappella, si avvicinò a Giuseppe mentre Luca e Luciano continuavano a scambiarsi i ruoli. Levato il plug Laura fu invitata a riempire il culo di Rosy con la sua saliva: sputava senza sosta con un innato entusiasmo da farla sembrare la perversione fatta donna. Nel frattempo Giuseppe, che dopo cena aveva assunto una magica pillolina blu, si preparava a partecipare alla festa: salito sul divano a cavalcioni sopra Rosy e frapposto tra Luca e Luciano, puntava l’uccello sul culo di Rosy e con l’aiuto di Laura spingeva la cappella all’interno del buco.
“Cazzo quanto sei strettaaa…uhh…prendilo tutto troia!!! Ohh che libidine...uuhh ora si che possiamo chiamarti TRE BUCHI!!! Allora ti piace o no una bella doppia?... ah, scusa dimenticavo che hai la bocca piena e non puoi rispondere, però puoi farti sentire lo stesso!”
Il suono gutturale di Rosy divenuto ancora più forte era la risposta alla domanda di Giuseppe. Rosy stava godendo da matti e quando Luciano levava fuori il suo cazzo lei schizzava oscenamente. Andarono avanti così per almeno una mezzora alternandosi continuamente e tenendo sempre occupati i tre orifizi di Rosy. Nel movimento di avvicendamento dei tre, chi lasciava il culo di Rosy doveva passare davanti e metterglielo in bocca per farselo ripulire; questa era stata una richiesta categorica di Giuseppe nel momento in cui avevano iniziato a sbatterla in tre.
Avevo la cappella che mi esplodeva quando Laura mi slegò dalla sedia:
“Cosa dici se andiamo a fare un bello shampoo alla puttana di Pino?”
“co…cosa?”
Inizialmente non capii, ma poi Laura mi prese per l’uccello e mi portò vicino a Rosy. Sebbene si trovasse in quella situazione estrema, rossa paonazza, lacrimante e con la saliva che colava sul pavimento e sullo schienale del divano, ai miei occhi appariva ancora bellissima. Posizionata una gamba sopra il divano a cavallo della spalliera Laura mi fece mettere con l’uccello quasi sopra la testa di Rosy iniziando a segarmi molto lentamente.
“Ma guarda quanto è troia la tua Rosy…beh ormai non più tua! Pino si occuperà di lei, la farà sborrare in quantità, le farà conoscere il vero piacere facendola fottere da cazzi di ogni genere e misura…”
Quella porcona di Laura mi stava facendo impazzire, sentivo che non ci sarebbe voluto molto al raggiungimento dell’orgasmo.
“Uuhh Claudio, mi sa che ci siamo, hai le vene del cazzo gonfie…sei pronto ad esplodere: riempile i capelli di sborra!”
“Oh siii! Vengooo!”
“Dai continua a sborrare stronzo, sborra, SBORRAAA!!!”
Continuavo a venire mentre Laura mi urlava addosso e mi segava energicamente. Mi aveva svuotato completamente e i capelli di Rosy erano imbiancati. Di li a poco Luciano, spompinato a dovere da Rosy, iniziò a venirle in gola mentre Rosy tossiva e in parte vomitava sperma e saliva in preda ai conati. L’eccitazione ancor più coinvolgente da ciò che i presenti vedevano con i loro occhi faceva si che anche Luca le riempisse il culo di sperma. L’unico che al momento continuava a pomparla era Giuseppe, che imperterrito e con fare costante faceva scorrere tutta l’asta all’interno ritraendo l’uccello fino a quasi far uscire la cappella. Di tanto in tanto si aiutava con le dita stimolando il clitoride di Rosy facendola venire ancora copiosamente.
Rosy era completamente sudata, visibilmente ipereccitata ma allo stesso tempo distrutta dalla stanchezza.
Dopo almeno dieci minuti durante i quali Giuseppe cambiò diverse posizioni, al limite dell’orgasmo si masturbò di fronte al suo viso venendole in bocca.
“Ingoia tutto troia, fai vedere a Claudio quanto ti piace la sborra!”
Ingoiò tutto come se niente fosse e poi crollò sfinita distendendosi sul pavimento mentre Giuseppe, anche lui visibilmente affaticato, si lasciò andare sul divano. Era passata da poco la mezzanotte che Luciano e Luca si rivestirono e andarono via, mentre Laura preferì rimanere a dormire. Giuseppe e successivamente Rosy si fecero una doccia e andarono a dormire; Rosy si sarebbe alzata alle 06.00 per lavare il pavimento, e non solo, da tutti i liquidi versati durante la serata di sesso. A me fu ordinato di lavare piatti e posate e di rimettere in ordine, quindi potei farmi una doccia e andare finalmente a dormire dopo una massacrante giornata.
Il giorno successivo alle 8 in punto ero a lavoro in azienda. Luciano arrivò più tardi verso le 10.
“Cazzo certo che Rosy è proprio una gran puttana! Pensavo che forse poteva essere interessante farla venire qui in azienda per occuparsi dei dipendenti…come premio intendo oppure decurtare alcuni stipendi da qualche prestazione sessuale, dovrei parlarne a Pino potremo stabilire un tariffario per ciascun servizietto di Rosy!”
Ero senza parole! Non riuscivo a ribattere alla provocazione di Luciano, mi sentivo frastornato, perché nella mia testa continuava a materializzarsi la scena di Rosy che squirtava sull’uccello di Luciano e nonostante tutto non riuscivo a trattenere l’eccitazione. Fortunatamente, per il resto della mattinata si discusse solo di lavoro e Luciano non tirò più in ballo Rosy. Ma nel pomeriggio ricevetti un file con estensione .avi per posta elettronica: si trattava di un video di 20 minuti in cui Giuseppe e Rosy si trovavano in un sexy shop; era il primo di quattro video che descrivevano la giornata di Rosy.
Il primo video partiva con una panoramica fatta all’interno del negozio e che riprendeva vestiti, gadget e svariati accessori bondage. Successivamente si vedeva Rosy che a quattro zampe veniva portata al guinzaglio in giro per il negozio:
indossava abbigliamento in latex nero, aveva i capelli raccolti in una coda di cavallo, una maschera particolare che le copriva il viso lasciando gli occhi scoperti e la bocca oscenamente aperta e messa in risalto da un rossetto rosso fuoco, un corsetto con stringhe in velluto nero, stretto quanto bastava per mettere in evidenza una vita sottile come non l’avevo mai vista, reggicalze e stivaletti tacco dodici che arrivavano alla caviglia. Il sedere era completamente scoperto e così anche il sesso, mentre i seni avevano ognuno una fascia elastica stretta alla base tali da renderli come due palloncini violacei pronti ad esplodere.
Giuseppe girava disinvolto per il negozio incrociando i pochi individui presenti e sollecitandoli ad interagire con Rosy:
“Avanti signori! Non abbiate timore, questa troia si chiama TRE BUCHI e ha una forte necessità di essere tappata…non so se mi spiego…non vede l’ora di prendere cazzi!
Il video ogni tanto andava a velocità doppia per colmare gli spazi di tempo vuoti o di attesa. In una sequenza successiva si vide un ragazzo che si avvicinava a Rosy e le toccava i capezzoli. Inizialmente le accarezzava i seni, ma poi una volta rotto il ghiaccio iniziò ad infierire stringendo, tirando e torcendo i capezzoli di Rosy, già sofferente per l’effetto massacrante degli elastici; i gemiti di Rosy si tramutavano così in urla. Il rumore provocato da quella situazione non aveva fatto altro che raccogliere i pochi presenti intorno a Rosy, mentre Giuseppe gli incitava ad abusare di Rosy e orientando la telecamera su se stesso mi rivolgeva una spiegazione di quanto stava accadendo:
“Caro Claudio, quella troia di Rosy gode come una cagna ogni volta che le dedichiamo un po’ di attenzione per cui ho pensato di punirla, anche se so bene che può godere anche in condizioni di estrema sofferenza. Quindi sono qui per dimostrarti quanto è depravata la tua ex…cagna!”
Bastarono i primi dieci minuti di visione per indurmi a masturbarmi nella solitudine del mio ufficio. Nel frattempo le immagini scorrevano e le scene diventavano sempre più violente. Quel ragazzo continuava a torturare i seni di Rosy mentre altri due signori battevano con molto vigore il sedere di Rosy con paddle in cuoio alternando ma senza fermarsi un colpo per natica. Il primo video terminò tra le urla di Rosy che sempre immobile a quattro zampe, chiedeva pietà…mentre io non smettevo di masturbarmi; mi sentivo in colpa ma l’eccitazione era più forte e mi spingeva a continuare il lavoro di mano.
Ricevetti il secondo video, lo aprii e le immagini girate sempre all’interno del locale mostravano Rosy questa volta sdraiata a terra in posizione supina e con le gambe divaricate e legate a due anelli fissati sul pavimento. Le sue braccia erano chiuse insieme all’interno di una lunga manica di cuoio posizionata sopra la testa lungo il pavimento e anch’essa fissata a un anello che bloccava qualsiasi movimento. Il copione era lo stesso del primo filmato, ma questa volta tutti e tre gli aguzzini avevano una frusta e colpivano la povera Rosy in qualsiasi parte del corpo rendendone il colore uniformemente rosso. Ogni 5 minuti di percosse continue interveniva Giuseppe e infilate due o tre dita nella passera di Rosy iniziava a masturbarla fermandosi solo dopo averla fatta schizzare:
“Uhh…SII CAZZOOO FATEMI GODERE COME UNA CAGNA!!!”
Non riuscivo a capacitarmi di come stava reagendo Rosy dopo quella seduta di sesso estremo e mentre scorrevano le immagini, sentendo la voce di Rosy in preda ad una straordinaria libidine, aumentavo il ritmo della mano e cominciavo a venire sopra la scrivania.
Nel terzo video la scopavano in tre soddisfacendola in ogni buco: Rosy veniva e gridava oscenamente staccandosi solo per pochi istanti dal cazzo di turno che le tappava la bocca concedendole poche pause. I tre la pompavano con forza continuando a insultarla:
“SEI LA NOSTRA TROIA! URLALO CHE TI PIACE TRE BUCHI !!!”
“Siii! MI PIACE, SONO LA VOSTRA CAGNA…UHH…SFONDATEMI CAZZO!!!”
Nelle immagini successive compariva un quarto uomo che aveva preso il posto del più giovane, che era già venuto riempiendole la bocca. Dopo una girandola di spostamenti dei tre che si spartivano i buchi, il video terminava con i tre individui che le venivano dentro e Rosy che si abbandonava sul pavimento cercando di riprendere le forze.
Il quarto e ultimo video era caratterizzato da un primo piano sul viso di Rosy che riceveva sperma da un numero imprecisato di uomini, in fila di fronte a lei. Si masturbavano uno dopo l’altro venendo sulla sua faccia. Mentre gli uomini gemevano durante l’orgasmo, Giuseppe le dava un preciso ordine:
“Bocca aperta e ingoia TROIA!!! Non fartelo ripetere altrimenti ti gonfio a schiaffi!”
Ne contai 25 quando la faccia di Rosy era interamente coperta da uno strato lattiginoso. Giuseppe si assicurò prendendo un cucchiaio che tutto il recuperato andasse dentro la bocca di Rosy che ingoiava oscenamente ripulendo per bene il cucchiaio.
“Bene Claudio! Metterò questo video in rete e cominceremo a fare un po’ di soldi…quelli ce mi dovete tu e la tua scrofa. Sono sicuro che TRE BUCHI diventerà una super attrice del cazzo!!! Ah, ah, ah…”
Continua…
(Per eventuali altri commenti o suggerimenti contattatemi su dukeduke1069@yahoo.com)
“Bravi ragazzi, ma potete pomparla di più, dovete comprimerla l’un l’altro, deve sentire bene e completamente i due cazzoni; quindi è fondamentale che la spinta di entrambi sia simultanea. Adesso invertite le posizioni, così continuerà a godere con il sapore del suo succo in bocca!”
In quella situazione, che fino a qualche giorno prima potevo definire estrema, Rosy stava realmente godendo come una bestia in calore. Io ero sempre con l’uccello in tiro, con una voglia matta di partecipare alla festa e con una invidia ancora più crescente per quei bastardi che la stavano possedendo al mio posto. Nel frattempo Giuseppe sollevava l’asticella del piacere giocando con il plug, stuzzicando Rosy e intensificando il suo piacere; la rapidità con cui toglieva e inseriva il plug anale era sempre più frenetica, e mentre i due pompavano senza sosta, Rosy urlava senza ritegno e schizzava come una fontana.
Fino a quel momento Luca, che non aveva parlato granché, si lasciò andare a pesanti insulti visibilmente esaltato in una sorta di stato di trance.
“Ohh!! Cazzo che troiaa! Ha la mia cappella piazzata in gola da un lustro. Ne ho sbattuto di puttane, ma questa le supera tutte! Uhh…”
Intanto, Laura che fino a quel momento mi aveva retto l’asta con la mano, alternando soffiate e leccate sulla cappella, si avvicinò a Giuseppe mentre Luca e Luciano continuavano a scambiarsi i ruoli. Levato il plug Laura fu invitata a riempire il culo di Rosy con la sua saliva: sputava senza sosta con un innato entusiasmo da farla sembrare la perversione fatta donna. Nel frattempo Giuseppe, che dopo cena aveva assunto una magica pillolina blu, si preparava a partecipare alla festa: salito sul divano a cavalcioni sopra Rosy e frapposto tra Luca e Luciano, puntava l’uccello sul culo di Rosy e con l’aiuto di Laura spingeva la cappella all’interno del buco.
“Cazzo quanto sei strettaaa…uhh…prendilo tutto troia!!! Ohh che libidine...uuhh ora si che possiamo chiamarti TRE BUCHI!!! Allora ti piace o no una bella doppia?... ah, scusa dimenticavo che hai la bocca piena e non puoi rispondere, però puoi farti sentire lo stesso!”
Il suono gutturale di Rosy divenuto ancora più forte era la risposta alla domanda di Giuseppe. Rosy stava godendo da matti e quando Luciano levava fuori il suo cazzo lei schizzava oscenamente. Andarono avanti così per almeno una mezzora alternandosi continuamente e tenendo sempre occupati i tre orifizi di Rosy. Nel movimento di avvicendamento dei tre, chi lasciava il culo di Rosy doveva passare davanti e metterglielo in bocca per farselo ripulire; questa era stata una richiesta categorica di Giuseppe nel momento in cui avevano iniziato a sbatterla in tre.
Avevo la cappella che mi esplodeva quando Laura mi slegò dalla sedia:
“Cosa dici se andiamo a fare un bello shampoo alla puttana di Pino?”
“co…cosa?”
Inizialmente non capii, ma poi Laura mi prese per l’uccello e mi portò vicino a Rosy. Sebbene si trovasse in quella situazione estrema, rossa paonazza, lacrimante e con la saliva che colava sul pavimento e sullo schienale del divano, ai miei occhi appariva ancora bellissima. Posizionata una gamba sopra il divano a cavallo della spalliera Laura mi fece mettere con l’uccello quasi sopra la testa di Rosy iniziando a segarmi molto lentamente.
“Ma guarda quanto è troia la tua Rosy…beh ormai non più tua! Pino si occuperà di lei, la farà sborrare in quantità, le farà conoscere il vero piacere facendola fottere da cazzi di ogni genere e misura…”
Quella porcona di Laura mi stava facendo impazzire, sentivo che non ci sarebbe voluto molto al raggiungimento dell’orgasmo.
“Uuhh Claudio, mi sa che ci siamo, hai le vene del cazzo gonfie…sei pronto ad esplodere: riempile i capelli di sborra!”
“Oh siii! Vengooo!”
“Dai continua a sborrare stronzo, sborra, SBORRAAA!!!”
Continuavo a venire mentre Laura mi urlava addosso e mi segava energicamente. Mi aveva svuotato completamente e i capelli di Rosy erano imbiancati. Di li a poco Luciano, spompinato a dovere da Rosy, iniziò a venirle in gola mentre Rosy tossiva e in parte vomitava sperma e saliva in preda ai conati. L’eccitazione ancor più coinvolgente da ciò che i presenti vedevano con i loro occhi faceva si che anche Luca le riempisse il culo di sperma. L’unico che al momento continuava a pomparla era Giuseppe, che imperterrito e con fare costante faceva scorrere tutta l’asta all’interno ritraendo l’uccello fino a quasi far uscire la cappella. Di tanto in tanto si aiutava con le dita stimolando il clitoride di Rosy facendola venire ancora copiosamente.
Rosy era completamente sudata, visibilmente ipereccitata ma allo stesso tempo distrutta dalla stanchezza.
Dopo almeno dieci minuti durante i quali Giuseppe cambiò diverse posizioni, al limite dell’orgasmo si masturbò di fronte al suo viso venendole in bocca.
“Ingoia tutto troia, fai vedere a Claudio quanto ti piace la sborra!”
Ingoiò tutto come se niente fosse e poi crollò sfinita distendendosi sul pavimento mentre Giuseppe, anche lui visibilmente affaticato, si lasciò andare sul divano. Era passata da poco la mezzanotte che Luciano e Luca si rivestirono e andarono via, mentre Laura preferì rimanere a dormire. Giuseppe e successivamente Rosy si fecero una doccia e andarono a dormire; Rosy si sarebbe alzata alle 06.00 per lavare il pavimento, e non solo, da tutti i liquidi versati durante la serata di sesso. A me fu ordinato di lavare piatti e posate e di rimettere in ordine, quindi potei farmi una doccia e andare finalmente a dormire dopo una massacrante giornata.
Il giorno successivo alle 8 in punto ero a lavoro in azienda. Luciano arrivò più tardi verso le 10.
“Cazzo certo che Rosy è proprio una gran puttana! Pensavo che forse poteva essere interessante farla venire qui in azienda per occuparsi dei dipendenti…come premio intendo oppure decurtare alcuni stipendi da qualche prestazione sessuale, dovrei parlarne a Pino potremo stabilire un tariffario per ciascun servizietto di Rosy!”
Ero senza parole! Non riuscivo a ribattere alla provocazione di Luciano, mi sentivo frastornato, perché nella mia testa continuava a materializzarsi la scena di Rosy che squirtava sull’uccello di Luciano e nonostante tutto non riuscivo a trattenere l’eccitazione. Fortunatamente, per il resto della mattinata si discusse solo di lavoro e Luciano non tirò più in ballo Rosy. Ma nel pomeriggio ricevetti un file con estensione .avi per posta elettronica: si trattava di un video di 20 minuti in cui Giuseppe e Rosy si trovavano in un sexy shop; era il primo di quattro video che descrivevano la giornata di Rosy.
Il primo video partiva con una panoramica fatta all’interno del negozio e che riprendeva vestiti, gadget e svariati accessori bondage. Successivamente si vedeva Rosy che a quattro zampe veniva portata al guinzaglio in giro per il negozio:
indossava abbigliamento in latex nero, aveva i capelli raccolti in una coda di cavallo, una maschera particolare che le copriva il viso lasciando gli occhi scoperti e la bocca oscenamente aperta e messa in risalto da un rossetto rosso fuoco, un corsetto con stringhe in velluto nero, stretto quanto bastava per mettere in evidenza una vita sottile come non l’avevo mai vista, reggicalze e stivaletti tacco dodici che arrivavano alla caviglia. Il sedere era completamente scoperto e così anche il sesso, mentre i seni avevano ognuno una fascia elastica stretta alla base tali da renderli come due palloncini violacei pronti ad esplodere.
Giuseppe girava disinvolto per il negozio incrociando i pochi individui presenti e sollecitandoli ad interagire con Rosy:
“Avanti signori! Non abbiate timore, questa troia si chiama TRE BUCHI e ha una forte necessità di essere tappata…non so se mi spiego…non vede l’ora di prendere cazzi!
Il video ogni tanto andava a velocità doppia per colmare gli spazi di tempo vuoti o di attesa. In una sequenza successiva si vide un ragazzo che si avvicinava a Rosy e le toccava i capezzoli. Inizialmente le accarezzava i seni, ma poi una volta rotto il ghiaccio iniziò ad infierire stringendo, tirando e torcendo i capezzoli di Rosy, già sofferente per l’effetto massacrante degli elastici; i gemiti di Rosy si tramutavano così in urla. Il rumore provocato da quella situazione non aveva fatto altro che raccogliere i pochi presenti intorno a Rosy, mentre Giuseppe gli incitava ad abusare di Rosy e orientando la telecamera su se stesso mi rivolgeva una spiegazione di quanto stava accadendo:
“Caro Claudio, quella troia di Rosy gode come una cagna ogni volta che le dedichiamo un po’ di attenzione per cui ho pensato di punirla, anche se so bene che può godere anche in condizioni di estrema sofferenza. Quindi sono qui per dimostrarti quanto è depravata la tua ex…cagna!”
Bastarono i primi dieci minuti di visione per indurmi a masturbarmi nella solitudine del mio ufficio. Nel frattempo le immagini scorrevano e le scene diventavano sempre più violente. Quel ragazzo continuava a torturare i seni di Rosy mentre altri due signori battevano con molto vigore il sedere di Rosy con paddle in cuoio alternando ma senza fermarsi un colpo per natica. Il primo video terminò tra le urla di Rosy che sempre immobile a quattro zampe, chiedeva pietà…mentre io non smettevo di masturbarmi; mi sentivo in colpa ma l’eccitazione era più forte e mi spingeva a continuare il lavoro di mano.
Ricevetti il secondo video, lo aprii e le immagini girate sempre all’interno del locale mostravano Rosy questa volta sdraiata a terra in posizione supina e con le gambe divaricate e legate a due anelli fissati sul pavimento. Le sue braccia erano chiuse insieme all’interno di una lunga manica di cuoio posizionata sopra la testa lungo il pavimento e anch’essa fissata a un anello che bloccava qualsiasi movimento. Il copione era lo stesso del primo filmato, ma questa volta tutti e tre gli aguzzini avevano una frusta e colpivano la povera Rosy in qualsiasi parte del corpo rendendone il colore uniformemente rosso. Ogni 5 minuti di percosse continue interveniva Giuseppe e infilate due o tre dita nella passera di Rosy iniziava a masturbarla fermandosi solo dopo averla fatta schizzare:
“Uhh…SII CAZZOOO FATEMI GODERE COME UNA CAGNA!!!”
Non riuscivo a capacitarmi di come stava reagendo Rosy dopo quella seduta di sesso estremo e mentre scorrevano le immagini, sentendo la voce di Rosy in preda ad una straordinaria libidine, aumentavo il ritmo della mano e cominciavo a venire sopra la scrivania.
Nel terzo video la scopavano in tre soddisfacendola in ogni buco: Rosy veniva e gridava oscenamente staccandosi solo per pochi istanti dal cazzo di turno che le tappava la bocca concedendole poche pause. I tre la pompavano con forza continuando a insultarla:
“SEI LA NOSTRA TROIA! URLALO CHE TI PIACE TRE BUCHI !!!”
“Siii! MI PIACE, SONO LA VOSTRA CAGNA…UHH…SFONDATEMI CAZZO!!!”
Nelle immagini successive compariva un quarto uomo che aveva preso il posto del più giovane, che era già venuto riempiendole la bocca. Dopo una girandola di spostamenti dei tre che si spartivano i buchi, il video terminava con i tre individui che le venivano dentro e Rosy che si abbandonava sul pavimento cercando di riprendere le forze.
Il quarto e ultimo video era caratterizzato da un primo piano sul viso di Rosy che riceveva sperma da un numero imprecisato di uomini, in fila di fronte a lei. Si masturbavano uno dopo l’altro venendo sulla sua faccia. Mentre gli uomini gemevano durante l’orgasmo, Giuseppe le dava un preciso ordine:
“Bocca aperta e ingoia TROIA!!! Non fartelo ripetere altrimenti ti gonfio a schiaffi!”
Ne contai 25 quando la faccia di Rosy era interamente coperta da uno strato lattiginoso. Giuseppe si assicurò prendendo un cucchiaio che tutto il recuperato andasse dentro la bocca di Rosy che ingoiava oscenamente ripulendo per bene il cucchiaio.
“Bene Claudio! Metterò questo video in rete e cominceremo a fare un po’ di soldi…quelli ce mi dovete tu e la tua scrofa. Sono sicuro che TRE BUCHI diventerà una super attrice del cazzo!!! Ah, ah, ah…”
Continua…
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