Sconvolgimento della tranquillità cap5
di
clod54
genere
dominazione
Sconvolgimento della tranquillità Cap 5
Gianni aveva mollato un po’ ma Guido ,il più perverso , no Aveva trovato in lei una ragione di vita , un giocatolo per ilo suo tempo libero e soprattutto lo sfogo alle sue forme sadiche
Un lunedì Cesare era partito per i suoi viaggi di lavoro e Clara restava sola per quindici giorni ma non fu così
Appena lo vennero a sapere ci andarono a nozze Avevano tutti quei giorni a disposizione per trastullarsi con la loro professoressa
Lei si era raccomandata di evitare gli orari in cui potevano essere visti , aveva paura di qualche pettegolezzo
Escluso l’orario delle ripetizioni, se qualcuno li avesse notati avrebbe potuto creare dei problemi
I primi tre giorni furono di sesso puro senza pretese particolari
Clara si era abituata ad essere sodomizzata e ci trovava anche piacere , quello che la continuava ad imbarazzare era lo stare nuda per casa a fare i servizi , mentre i due facevano finta di ignorarla guardando la televisione
Spesso le facevano interrompere quello che stava facendo e la obbligavano a masturbarsi
Più delle volte doveva farlo stando in piedi al centro della stanza
Una volta gli avevano fissato il mattarello con uno spago tra due cassetti , si era dovuta mettere alla pecorina e scoparsi mentre loro si alternavano nella bocca
L’avevano portata al punto di godere anche così, smaniava e succhiava ,bagnava il mattarello di umori, sudava dall’eccitazione
Un giorno ne portarono uno di diametro più grande che Gianni aveva trovato in casa della nonna , si accorsero che gli entrava senza molte difficoltà e che lei ne traeva piacere Rimasero sbalorditi dalla remissione della donna e da come riusciva a godere con le loro imposizioni
I genitori di guido avevano una casa in collina a quaranta chilometri dove non andavano mai, salvo occasioni particolari
Dissero a Clara che il giorno successivo non doveva tornare a casa sua ,ma di raggiungerli li, così sarebbe stata più tranquilla, dato che avevano una sorpresa per lei
A nulla valsero i timori e il tentativo di persuaderli, alla fine fece quello che gli era stato ordinato
Quando arrivò Guido era già dentro e aveva lasciato la porta accostata
Clara si fece coraggio , entrò, subito dopo sentì anche il motore di un'altra auto, era Gianni
Quando arrivò nel salone guido la stava aspettando con un frustino in mano
Togliti la gonna , e spero che non porti quelle stupide mutante
Scusa ma sono uscita da scuola e sono venuta direttamente qui
Vuoi dirmi che le hai addosso? magari devi anche pisciare
Si, scusami ma è così
Vieni a succhiarmi il cazzo
Si mise in ginocchio , gli scese le mutandine lasciandola con la fica in vista come piaceva a lui , prese un piatto fondo e lo mise sotto di lei poi in piedi davanti alla sua bocca
Puoi pisciare mentre ciucci il cazzo
Ti prego non trattarmi così , sto facendo tutto quello che vuoi ma non farmi paura
Fai tutto perché ti piace essere trattata da troia , succhia
gli afferrò la testa e la spinse contro il suo bacino fino a quasi soffocarla con il cazzo eretto
Gli inondò la bocca quando sentì il rumore dell’urina cadere nel piatto
Il ragazzo aveva diciotto anni , a quell’età ricaricare le batterie bastava poco
Quando Clara si alzò mostrando tutto il suo corpo nudo con le mutandine a mezza coscia lo fece eccitare di nuovo
Pensavi che mi sarei accontentato solo della bocca? Fammi sentire
Gli mise una mano nella fica , constatò che era umida
Non vedi l’ora di essere scopata , vero?
Ti prego non maltrattarmi
Avanti porcella , mettiti alla pecorina
La penetrò scopandola senza un minimo di delicatezza, ma a Clara andava bene lo stesso , quelle situazioni di rudezza gli scaturivano un eccitamento interiore
Non si poteva dire la stessa cosa quando la penetrò nel culo . La paura del dolore c’era sempre,anche se si era allargata ,
Se non veniva lubrificata bene e penetrata all’inizio con delicatezza, avrebbe sofferto e non ci sarebbe stato il piacere
Lo sentì entrare con la sola lubrificazione della saliva e gli stava facendo un po’ male
Ti prego fai piano è asciutto nnnnnoooooh bastaaaa fermati così mi distruggi
Sei un disastro prof, bastano due giorni di astinenza e questo culo si richiude come nuovo
Ma se non lo bagni ! così mi fai solo male , rischi di ferirmi mi brucia e poi non mi fa più piacere devi fare piano
Non aveva la vaselina e neanche l’olio, scese in cantina e trovò del lardo appeso in soffitto , lo prese e ne tagliò un pezzo modellandolo a forma di pene
Lo fece davanti a lei che lo guardava allibita
La fece girare e lo strofinò sul buchino poi lo spinse dentro. Ora il culo era lucido di grasso
Quando lo tirò fuori la riprese, questa volta entrò senza troppe complicazioni.
Lei gli chiedeva di fare con delicatezza ma lui con tutta risposta gli afferrava i capezzoli e li tirava a farle male
Maledetto, meledetto ti avevo pregato di non farmi male , lasciami i capezzoli
Stai zitta troia, non devi mica sempre godere
Perché mi fai questo
Lo so che vorresti godere, sentire la fica bagnata, ma lo farai con la sorpresa che ti abbiamo riservato
Non terminò di sodomizzarla la fece spogliare completamente poi volle che indossasse una mascherina che gli avrebbe coperto il volto
Che significa?
Sai prof. abbiamo visto che ti piacciono le grosse dimensioni e abbiamo avuto un idea
Gli disse che avevano portato un amico di Roma, alto un metro e novanta con un corpo statutario e dotato di oltre 25 centimetri . Lo avevano invitato era arrivato, Clara che cominciò ad agitarsi
Cercava gli abiti, voleva rivestirsi e andare via ,diceva che questo non l’avrebbero dovuto fare, che lei non poteva essere sputtanata in quel modo, era troppo avevano superato il limite
Un colpo di scudiscio sui glutei , al secondo si immobilizzò e la fece piangere
Prof, non fare così è di Roma, poi se ne torna a casa ,lo abbiamo fatto per te
Chi ve lo chiesto , voi due siete già abbastanza, con tutti i problemi che ho
Adesso calmati , mettiti la mascherina e vedrai che bel ragazzo
Una volta calmata gli chiese se era pronta , lei fece un cenno con la testa e lui li chiamò
Entrò Gianni e il loro amico,Lamberto, completamente nudo
Clara ebbe l’impressione di vedere una statua greca , il ragazzo aveva un corpo enorme , muscoloso e un cazzo enorme che pendeva tra le gambe
Guido le stava al fianco e la teneva su un fianco , la spinse verso lui ,completamente nuda coperta solo della mascherina, gli presentò il ragazzo
Hai visto che bel cazzo che ha ? toccalo
Gli passò lo scudiscio tra i glutei, Clara avvicinò la mano e lo sfiorò appena
Ma cosa fai prof? prendilo in mano fargli una sega , fallo diventare duro
Non l’hai scaldata ?
Si la stavo inculando, ma poi si è fatta venire una crisi isterica
Bisogna tranquillizzarla, ha bisogno di una cura di cazzo
La portarono in camera da letto la fecero stendere , Gianni la scopò mentre il cazzo di Lamberto gli sventolava sotto gli occhi
Fu lei a prenderlo in mano e segarlo bagnandosi ancora di più
Hei prof . stai allagando il letto non starai mica pisciando?
Lo so io cosa le sta accadendo , si immagina il pisellone dentro di lei
Cominciò a smaniare stava per avere l’orgasmo, lui si tolse e lasciò il posto a Lamberto che la penetrò con la massima delicatezza facendola ululare di piacere
Sentiva il glande in pancia , stava provando nuove sensazioni non riusciva nemmeno lei a capire dove stesse arrivando ma godeva - siiiiii siiiiiii , come sei grosso , siiiiiii eccoooooo siiiii
Lamberto la girò a pancia in giù e disse ai suoi amici di cominciarla a inculare mentre lui si mise seduto a gambe larghe davanti al suo viso con i testicoli a contatto con la bocca
Gianni gli allargò i glutei e spinse nel culo lei aveva un espressione spiritata, occhi lucidi appena aperti e un lamento di benessere tra le labbra
La sodomizzò per almeno dieci minuti , poi fece altrettanto Guido che la invitava a leccare le palle di Lamberto
Quando smise , rimasero tutti nella stanza con Clara distesa a pancia in giù con le chiappe all’aria
Senti prof. non ti piacerebbe sentire il cazzo di Lamberto nel culo?
Ragazzi non dite stupidaggini , non voglio , lo capite pure voi mi spaccherebbe
Allora facciamo una cosa lui ti scopa noi ti inculiamo
No vi prego due alla volta mi fa male , vi prego no
Non gli dettero altre alternative o si faceva in due oppure doveva farsi inculare da Lamberto
Dato che non si decideva fu Lamberto a prendere l’iniziativa gli si mise sopra e puntoò il glande sul buco già lubrificato
Sentì spaccarsi in due si rese conto che l’avrebbe slabbrata , avvertì dolore molto forte ,fece ruotare il corpo su un fianco per impedire la penetrazione
È grosso è troppo grosso non può entrare
Bene allora si fa come abbiamo detto mettiti sopra e scopatelo
Lamberto si stese sul letto e Clara montò su di lui , prese il grosso pene e lo indirizzò alla vagina poi pian piano scese fino a infilarselo quasi tutto
Lo pregò di non muoversi , se avesse dato una spinta gli avrebbe fatto male, gli disse che si sarebbe mossa lei
Cominciò a farlo, man mano che si adattava avvertiva subentrare il piacere. Si sentiva piena, nemmeno il mattarello era così grande e poi questo era di carne ed era caldo
Cominciò a smaniare di goduria , Guido unse l’ano e spinse il dito facendola godere ,salì sul letto e lo spinse dentro senza che lei accennasse a protestare
Clara aveva un cazzone nella fica e uno normale nel culo , era lei che si muoveva e dava il ritmo, ebbe un orgasmo ,poi due, chiese di essere liberata
Guido la accontentò mentre lei scendeva da cavallo a Lamberto e si portò con la bocca su di lui per baciarlo, scivolò lungo il corpo fino a succhiare quella grossa cappella , voleva farlo venire onde evitare che gli venisse in mente di incularla
A questo pensarono Guido e Gianni che gli tennero il culo occupato per oltre mezz’ora ,dato che al momento dell’orgasmo si ritiravano e si davano il cambio
Lamberto gli venne in bocca quasi soffocandola . Emise un eruzione di sborra che sembrava non finire mai, Clara ne bevve una parte, ma il resto l’aveva cosparsa sul viso
Finalmente anche gli altri vennero innaffiandola
Si alzò dal letto , si sentiva appiccicosa dovunque scappò in bagno a farsi la doccia
Tornò nella camera, Lamberto era seduto su una sedia , i suoi alunni gli dissero che doveva darsi per farlo tornare duro
Ragazzi basta , per oggi mi sembra troppo
Prof., Lamberto ha fatto 200 chilometri, deve essere ricompensato
Capì che , come al solito ,non c’era nulla da fare
Rassegnata si inginocchiò davanti a quel cazzo, lo afferrò con la mano, se lo portò sulla bocca cominciando a lappare la cappella
Leccava e segava e non ci volle molto per riportarlo in vita
Dai prof siediti sopra , facci vedere come sei troia, fattelo entrare tutto nella fica
Madonna come è grande
Dai prof impegnati lo sappiamo che ti piace , muoviti da brava su e giù , su e giù
Ubbidiva , sentiva la vagina piena un millimetro di più e non lo avrebbe sopportato Più che a godere pensava a non farsi male
Professoressa prova a metterlo dietro
Ragazzi è troppo grande non è possibile Prima ho provato ma è impossibile
Devi provarci , adesso ti ungiamo bene il culo e tu ci provi
La fecero alzare presero il lardo lo fecero entrare e uscire parecchie volte senza difficoltà , solo lei che li pregava a desistere ma non serviva , avevano deciso che doveva provarci e non c’erano alternative
Dai bella, te lo abbiamo oliato per benino, ora devi solo impegnarti
Si mise di schiena a Lamberto gli afferro il cazzo e si abbassò fino al contatto con il suo buchino
Si abbassò e ne fece entrare solo metà glande , era sudata e aveva l’espressione di chi ha paura ma anche di chi aveva dolore
La incitavano a scendere giù, a farlo entrare di più, lo fece ma dall’espressione si capiva che le faceva male
Guido si avvicinò e le mise la mano nella fica ,cominciò a masturbarla mentre lei era immobile
La mano stava facendo effetto , cominciò a bagnarsi e lui la invitò a provare a scendere
Nonostante dicesse di no, si abbassò ancora un pochino, fece penetrare il glande e un urlo si levò nella stanza
Brava prof hai visto che è passato
Si ma adesso basta vi prego , oddio che dolore
Stai ferma , ti masturbo come piace a te. Tu potresti muoverti un pochino il culo su e giù
Non ci riesco, non riuscite a capire come brucia, ci ho provato vi ho fatto contenti ,ma bastaaaa
Dai prof ancora un pochino , solo un po’
Ora la mano stava lavorandole la fica, nonostante il dolore al retto ,accennò a brevi movimenti del bacino senza che il cazzo nel culo entrasse oltre
I muscoli stringevano quel glande, quei piccoli movimenti scatenarono un orgasmo da clistere, anche la mano fece il suo effetto e lei pure venne smaniando Quando si alzò lo sfilò e lo sperma che traboccava scolava all’interno delle cosce
Il primo ad andare via fu Lamberto, che non seppe mai come fosse il viso della professoressa , se ne tornò a Roma dopo averle dato un lungo bacio in bocca
Ti è piaciuto il nostro amico, hai visto che nerchia avresti mai immaginato che ce ne erano di così grandi
Ragazzi questa è stata una giornata che non dimenticherò mai, ho avuto paura
Tranquilla prof, un giocattolo come te ce lo teniamo da conto e per lungo
Lei cercava di fargli capire che non si poteva continuare , che prima o poi qualcuno lo avrebbe scoperto e sarebbero stati guai per tutti ,ma loro erano giovani poco coscienti e non ne vollero sapere Si faceva come volevano loro e basta
Clara tornò a casa preoccupata , aveva paura che incontrasse qualche conoscente durante il tragitto anche se era notte
Tornarono in città e ognuno a casa sua Era stata una giornata piena e lei aveva sempre nella mente quel grosso cazzo , se lo sentiva ancora dentro di lei
Quando rientrò chiuse la porta e si portò una mano sulla fica per accarezzarsi , era bagnata, si infilò due dita e spinse a farsi male . Non mollò la presa fino a quando non gli piegarono le gambe per l’orgasmo che si era procurata
Gianni aveva mollato un po’ ma Guido ,il più perverso , no Aveva trovato in lei una ragione di vita , un giocatolo per ilo suo tempo libero e soprattutto lo sfogo alle sue forme sadiche
Un lunedì Cesare era partito per i suoi viaggi di lavoro e Clara restava sola per quindici giorni ma non fu così
Appena lo vennero a sapere ci andarono a nozze Avevano tutti quei giorni a disposizione per trastullarsi con la loro professoressa
Lei si era raccomandata di evitare gli orari in cui potevano essere visti , aveva paura di qualche pettegolezzo
Escluso l’orario delle ripetizioni, se qualcuno li avesse notati avrebbe potuto creare dei problemi
I primi tre giorni furono di sesso puro senza pretese particolari
Clara si era abituata ad essere sodomizzata e ci trovava anche piacere , quello che la continuava ad imbarazzare era lo stare nuda per casa a fare i servizi , mentre i due facevano finta di ignorarla guardando la televisione
Spesso le facevano interrompere quello che stava facendo e la obbligavano a masturbarsi
Più delle volte doveva farlo stando in piedi al centro della stanza
Una volta gli avevano fissato il mattarello con uno spago tra due cassetti , si era dovuta mettere alla pecorina e scoparsi mentre loro si alternavano nella bocca
L’avevano portata al punto di godere anche così, smaniava e succhiava ,bagnava il mattarello di umori, sudava dall’eccitazione
Un giorno ne portarono uno di diametro più grande che Gianni aveva trovato in casa della nonna , si accorsero che gli entrava senza molte difficoltà e che lei ne traeva piacere Rimasero sbalorditi dalla remissione della donna e da come riusciva a godere con le loro imposizioni
I genitori di guido avevano una casa in collina a quaranta chilometri dove non andavano mai, salvo occasioni particolari
Dissero a Clara che il giorno successivo non doveva tornare a casa sua ,ma di raggiungerli li, così sarebbe stata più tranquilla, dato che avevano una sorpresa per lei
A nulla valsero i timori e il tentativo di persuaderli, alla fine fece quello che gli era stato ordinato
Quando arrivò Guido era già dentro e aveva lasciato la porta accostata
Clara si fece coraggio , entrò, subito dopo sentì anche il motore di un'altra auto, era Gianni
Quando arrivò nel salone guido la stava aspettando con un frustino in mano
Togliti la gonna , e spero che non porti quelle stupide mutante
Scusa ma sono uscita da scuola e sono venuta direttamente qui
Vuoi dirmi che le hai addosso? magari devi anche pisciare
Si, scusami ma è così
Vieni a succhiarmi il cazzo
Si mise in ginocchio , gli scese le mutandine lasciandola con la fica in vista come piaceva a lui , prese un piatto fondo e lo mise sotto di lei poi in piedi davanti alla sua bocca
Puoi pisciare mentre ciucci il cazzo
Ti prego non trattarmi così , sto facendo tutto quello che vuoi ma non farmi paura
Fai tutto perché ti piace essere trattata da troia , succhia
gli afferrò la testa e la spinse contro il suo bacino fino a quasi soffocarla con il cazzo eretto
Gli inondò la bocca quando sentì il rumore dell’urina cadere nel piatto
Il ragazzo aveva diciotto anni , a quell’età ricaricare le batterie bastava poco
Quando Clara si alzò mostrando tutto il suo corpo nudo con le mutandine a mezza coscia lo fece eccitare di nuovo
Pensavi che mi sarei accontentato solo della bocca? Fammi sentire
Gli mise una mano nella fica , constatò che era umida
Non vedi l’ora di essere scopata , vero?
Ti prego non maltrattarmi
Avanti porcella , mettiti alla pecorina
La penetrò scopandola senza un minimo di delicatezza, ma a Clara andava bene lo stesso , quelle situazioni di rudezza gli scaturivano un eccitamento interiore
Non si poteva dire la stessa cosa quando la penetrò nel culo . La paura del dolore c’era sempre,anche se si era allargata ,
Se non veniva lubrificata bene e penetrata all’inizio con delicatezza, avrebbe sofferto e non ci sarebbe stato il piacere
Lo sentì entrare con la sola lubrificazione della saliva e gli stava facendo un po’ male
Ti prego fai piano è asciutto nnnnnoooooh bastaaaa fermati così mi distruggi
Sei un disastro prof, bastano due giorni di astinenza e questo culo si richiude come nuovo
Ma se non lo bagni ! così mi fai solo male , rischi di ferirmi mi brucia e poi non mi fa più piacere devi fare piano
Non aveva la vaselina e neanche l’olio, scese in cantina e trovò del lardo appeso in soffitto , lo prese e ne tagliò un pezzo modellandolo a forma di pene
Lo fece davanti a lei che lo guardava allibita
La fece girare e lo strofinò sul buchino poi lo spinse dentro. Ora il culo era lucido di grasso
Quando lo tirò fuori la riprese, questa volta entrò senza troppe complicazioni.
Lei gli chiedeva di fare con delicatezza ma lui con tutta risposta gli afferrava i capezzoli e li tirava a farle male
Maledetto, meledetto ti avevo pregato di non farmi male , lasciami i capezzoli
Stai zitta troia, non devi mica sempre godere
Perché mi fai questo
Lo so che vorresti godere, sentire la fica bagnata, ma lo farai con la sorpresa che ti abbiamo riservato
Non terminò di sodomizzarla la fece spogliare completamente poi volle che indossasse una mascherina che gli avrebbe coperto il volto
Che significa?
Sai prof. abbiamo visto che ti piacciono le grosse dimensioni e abbiamo avuto un idea
Gli disse che avevano portato un amico di Roma, alto un metro e novanta con un corpo statutario e dotato di oltre 25 centimetri . Lo avevano invitato era arrivato, Clara che cominciò ad agitarsi
Cercava gli abiti, voleva rivestirsi e andare via ,diceva che questo non l’avrebbero dovuto fare, che lei non poteva essere sputtanata in quel modo, era troppo avevano superato il limite
Un colpo di scudiscio sui glutei , al secondo si immobilizzò e la fece piangere
Prof, non fare così è di Roma, poi se ne torna a casa ,lo abbiamo fatto per te
Chi ve lo chiesto , voi due siete già abbastanza, con tutti i problemi che ho
Adesso calmati , mettiti la mascherina e vedrai che bel ragazzo
Una volta calmata gli chiese se era pronta , lei fece un cenno con la testa e lui li chiamò
Entrò Gianni e il loro amico,Lamberto, completamente nudo
Clara ebbe l’impressione di vedere una statua greca , il ragazzo aveva un corpo enorme , muscoloso e un cazzo enorme che pendeva tra le gambe
Guido le stava al fianco e la teneva su un fianco , la spinse verso lui ,completamente nuda coperta solo della mascherina, gli presentò il ragazzo
Hai visto che bel cazzo che ha ? toccalo
Gli passò lo scudiscio tra i glutei, Clara avvicinò la mano e lo sfiorò appena
Ma cosa fai prof? prendilo in mano fargli una sega , fallo diventare duro
Non l’hai scaldata ?
Si la stavo inculando, ma poi si è fatta venire una crisi isterica
Bisogna tranquillizzarla, ha bisogno di una cura di cazzo
La portarono in camera da letto la fecero stendere , Gianni la scopò mentre il cazzo di Lamberto gli sventolava sotto gli occhi
Fu lei a prenderlo in mano e segarlo bagnandosi ancora di più
Hei prof . stai allagando il letto non starai mica pisciando?
Lo so io cosa le sta accadendo , si immagina il pisellone dentro di lei
Cominciò a smaniare stava per avere l’orgasmo, lui si tolse e lasciò il posto a Lamberto che la penetrò con la massima delicatezza facendola ululare di piacere
Sentiva il glande in pancia , stava provando nuove sensazioni non riusciva nemmeno lei a capire dove stesse arrivando ma godeva - siiiiii siiiiiii , come sei grosso , siiiiiii eccoooooo siiiii
Lamberto la girò a pancia in giù e disse ai suoi amici di cominciarla a inculare mentre lui si mise seduto a gambe larghe davanti al suo viso con i testicoli a contatto con la bocca
Gianni gli allargò i glutei e spinse nel culo lei aveva un espressione spiritata, occhi lucidi appena aperti e un lamento di benessere tra le labbra
La sodomizzò per almeno dieci minuti , poi fece altrettanto Guido che la invitava a leccare le palle di Lamberto
Quando smise , rimasero tutti nella stanza con Clara distesa a pancia in giù con le chiappe all’aria
Senti prof. non ti piacerebbe sentire il cazzo di Lamberto nel culo?
Ragazzi non dite stupidaggini , non voglio , lo capite pure voi mi spaccherebbe
Allora facciamo una cosa lui ti scopa noi ti inculiamo
No vi prego due alla volta mi fa male , vi prego no
Non gli dettero altre alternative o si faceva in due oppure doveva farsi inculare da Lamberto
Dato che non si decideva fu Lamberto a prendere l’iniziativa gli si mise sopra e puntoò il glande sul buco già lubrificato
Sentì spaccarsi in due si rese conto che l’avrebbe slabbrata , avvertì dolore molto forte ,fece ruotare il corpo su un fianco per impedire la penetrazione
È grosso è troppo grosso non può entrare
Bene allora si fa come abbiamo detto mettiti sopra e scopatelo
Lamberto si stese sul letto e Clara montò su di lui , prese il grosso pene e lo indirizzò alla vagina poi pian piano scese fino a infilarselo quasi tutto
Lo pregò di non muoversi , se avesse dato una spinta gli avrebbe fatto male, gli disse che si sarebbe mossa lei
Cominciò a farlo, man mano che si adattava avvertiva subentrare il piacere. Si sentiva piena, nemmeno il mattarello era così grande e poi questo era di carne ed era caldo
Cominciò a smaniare di goduria , Guido unse l’ano e spinse il dito facendola godere ,salì sul letto e lo spinse dentro senza che lei accennasse a protestare
Clara aveva un cazzone nella fica e uno normale nel culo , era lei che si muoveva e dava il ritmo, ebbe un orgasmo ,poi due, chiese di essere liberata
Guido la accontentò mentre lei scendeva da cavallo a Lamberto e si portò con la bocca su di lui per baciarlo, scivolò lungo il corpo fino a succhiare quella grossa cappella , voleva farlo venire onde evitare che gli venisse in mente di incularla
A questo pensarono Guido e Gianni che gli tennero il culo occupato per oltre mezz’ora ,dato che al momento dell’orgasmo si ritiravano e si davano il cambio
Lamberto gli venne in bocca quasi soffocandola . Emise un eruzione di sborra che sembrava non finire mai, Clara ne bevve una parte, ma il resto l’aveva cosparsa sul viso
Finalmente anche gli altri vennero innaffiandola
Si alzò dal letto , si sentiva appiccicosa dovunque scappò in bagno a farsi la doccia
Tornò nella camera, Lamberto era seduto su una sedia , i suoi alunni gli dissero che doveva darsi per farlo tornare duro
Ragazzi basta , per oggi mi sembra troppo
Prof., Lamberto ha fatto 200 chilometri, deve essere ricompensato
Capì che , come al solito ,non c’era nulla da fare
Rassegnata si inginocchiò davanti a quel cazzo, lo afferrò con la mano, se lo portò sulla bocca cominciando a lappare la cappella
Leccava e segava e non ci volle molto per riportarlo in vita
Dai prof siediti sopra , facci vedere come sei troia, fattelo entrare tutto nella fica
Madonna come è grande
Dai prof impegnati lo sappiamo che ti piace , muoviti da brava su e giù , su e giù
Ubbidiva , sentiva la vagina piena un millimetro di più e non lo avrebbe sopportato Più che a godere pensava a non farsi male
Professoressa prova a metterlo dietro
Ragazzi è troppo grande non è possibile Prima ho provato ma è impossibile
Devi provarci , adesso ti ungiamo bene il culo e tu ci provi
La fecero alzare presero il lardo lo fecero entrare e uscire parecchie volte senza difficoltà , solo lei che li pregava a desistere ma non serviva , avevano deciso che doveva provarci e non c’erano alternative
Dai bella, te lo abbiamo oliato per benino, ora devi solo impegnarti
Si mise di schiena a Lamberto gli afferro il cazzo e si abbassò fino al contatto con il suo buchino
Si abbassò e ne fece entrare solo metà glande , era sudata e aveva l’espressione di chi ha paura ma anche di chi aveva dolore
La incitavano a scendere giù, a farlo entrare di più, lo fece ma dall’espressione si capiva che le faceva male
Guido si avvicinò e le mise la mano nella fica ,cominciò a masturbarla mentre lei era immobile
La mano stava facendo effetto , cominciò a bagnarsi e lui la invitò a provare a scendere
Nonostante dicesse di no, si abbassò ancora un pochino, fece penetrare il glande e un urlo si levò nella stanza
Brava prof hai visto che è passato
Si ma adesso basta vi prego , oddio che dolore
Stai ferma , ti masturbo come piace a te. Tu potresti muoverti un pochino il culo su e giù
Non ci riesco, non riuscite a capire come brucia, ci ho provato vi ho fatto contenti ,ma bastaaaa
Dai prof ancora un pochino , solo un po’
Ora la mano stava lavorandole la fica, nonostante il dolore al retto ,accennò a brevi movimenti del bacino senza che il cazzo nel culo entrasse oltre
I muscoli stringevano quel glande, quei piccoli movimenti scatenarono un orgasmo da clistere, anche la mano fece il suo effetto e lei pure venne smaniando Quando si alzò lo sfilò e lo sperma che traboccava scolava all’interno delle cosce
Il primo ad andare via fu Lamberto, che non seppe mai come fosse il viso della professoressa , se ne tornò a Roma dopo averle dato un lungo bacio in bocca
Ti è piaciuto il nostro amico, hai visto che nerchia avresti mai immaginato che ce ne erano di così grandi
Ragazzi questa è stata una giornata che non dimenticherò mai, ho avuto paura
Tranquilla prof, un giocattolo come te ce lo teniamo da conto e per lungo
Lei cercava di fargli capire che non si poteva continuare , che prima o poi qualcuno lo avrebbe scoperto e sarebbero stati guai per tutti ,ma loro erano giovani poco coscienti e non ne vollero sapere Si faceva come volevano loro e basta
Clara tornò a casa preoccupata , aveva paura che incontrasse qualche conoscente durante il tragitto anche se era notte
Tornarono in città e ognuno a casa sua Era stata una giornata piena e lei aveva sempre nella mente quel grosso cazzo , se lo sentiva ancora dentro di lei
Quando rientrò chiuse la porta e si portò una mano sulla fica per accarezzarsi , era bagnata, si infilò due dita e spinse a farsi male . Non mollò la presa fino a quando non gli piegarono le gambe per l’orgasmo che si era procurata
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