Buio Totale Cap.7

di
genere
bondage

Marco e Fulvio scaricano degli scatoloni dalla macchina li vedo intenti a montare una specie di lettino di cuoio, ci vuole circa mezzora.
Il “letto” ha anelli a tutti gli angoli, mi fanno accomodare e mi legano, poi con delle cinte mi fissano in modo che non posso muovermi
Marco -Amore mio, non c’hai fatto cosa ma il comodo letto su cui stai è cosparso di elettrodi, grazie a questo tablet posso comandare la forza l’intensità e la durata delle scariche elettriche..in più posso programmare il letto in maniera che ti torturi anche per 4 ore-
Fulvio m’imbavaglia con una grossa palla, poi Marco
-Amore, c’è una web cam la tua tortura è live su internet, per quanto riguarda la tua incolumità non devi preoccuparti, questo speciale letto monitora i tuoi battiti, ci rivediamo tra 4 ore-
Mi da un bacio sulla guancia poi va via insieme al suo amico.
Per qualche minuto non succede niente, poi inizio a sentire le prime scosse, prima lievi poi più forti poi nuovamente lievi anche le durate si alternano e ovviamente non ho mai preavviso, l’unica cosa che posso guardare è un grosso timer che fa il countdown.
Passano i minuti e anche le ore, sono completamente sudata, mi pizzicano i muscoli, ho a gola secca e più andiamo avanti e meno sopporto le scosse, quelle più intense e lunghe mi fanno mancare il respiro, solitamente non grido per le punizioni ma in questo caso non posso farne a meno.
Nelle brevi pause che mi vengono concesse mi chiedo cosa stanno combinando a Giada, se io sono stata premiata così…
Passano le 4 ore, credo che sono state le più brutte di tutta la mia vita, mai sono stata torturata in questo modo, Marco puntuale come sempre apre la porta e mi libera, sono sconvolta non riesco a camminare, mi fanno male tutti i muscoli, il mio padrone mi prende in braccio e mi porta fuori in giardino, mi sistema su un lettino sdraio all’ombra poi mi porta dell’acqua
Marco -com’è andata amore mio?-
Io -intenso mio padrone, credevo di non farcela ma dopo tanto tempo a fare la padrona ne avevo bisogno…mio padrone mi concedi una domanda?
Marco -certo amore mio, dopo questa lunga tortura-
Io -Giada? Dov’è? E come l’avete punita?-
Marco -è in camera da letto con Fulvio, se la sta scopando..-
Poi Marco si abbassa i pantaloni e m’infila il suo cazzo in bocca, non è provvisto di un grosso pene anzi..ma è il mio padrone e lo faccio sempre felice, sono quasi paralizzata sulla sdraio e fa quasi tutto lui.
Passano 10 minuti arrivano Fulvio e Giada
-Marco ti diverti?-
-Beh dovevo intrattenermi-
Guardo Giada, le hanno rasato la testa, in più ho una grossa cicatrice sulla natica destra, è un marchio a fuoco che forma una F.
Il suo corpo è martoriato dalle frustate
-Mio signore mi scusi se mi permetto ma credo che la schiava abbia raggiunto il limite, dovreste darle tempo ora-
Marco -hai appena vinto 10 frustate, non parlare più-
Giada viene fatta rivestire e accompagnata in macchina poi Fulvio saluta Marco e va via con la suo schiava..
Marco prende un gatto a 9 corde e mi frusta, non ho forze, non riesco nemmeno a contare, credo di subire circa 30 frustate
-Amore sei esausta, per oggi ne hai avute abbastanza..ti accompagno nella gabbia li potrai riposare-
Vengo adagiata nella mia dolce gabbia.
-Amore, avrai notato il marchio di Giada…non dovrei chiedertelo ma ordinartelo però non mi sembra giusto. Vorrei che portassi anche tu un mio marchio, sarà fatto sulla Natica sinistra, una vistosa M a te sta bene?-
Resto in silenzio qualche attimo -padrone sono già eccitata all’idea di farlo, ti chiedo solo di non farlo oggi sono esausta-
Marco sorride, si volta e chiude le porte del capanno lasciandomi nel buio e nel silenzio
scritto il
2020-07-14
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