Trovare una sorellina 2

di
genere
trans

Trattasi di serie di racconti trav.

Ci scambiammo i numeri di cellulare e cominciammo a scriverci spesso riferendoci al femminile. Ci scambiavamo informazioni e link, foto dei nostri acquisti, foto di come stavano questa o quella mutandina, finché non mi invitò da lui una sera per provarle insieme.
Andai da lui con un borsone di roba, buttai tutto sul letto e cominciammo insieme a guardare i vestiti e la lingerie. Stavolta ci vestimmo insieme e non separati.
Minigonna, calze, perizoma, scarpe... Ci truccammo pure a vicenda. Una volta vestite di tutto punto andammo a sederci in salotto conversando come due vecchie amiche.
Lui si alzò per andare a prendere di nuovo da bere, lo fermai quando mi passó davanti. Avevo quello che volevo davanti alla faccia.
"senti ma se io volessi bere qualcosa di speciale?"
Sollevai la gomma e mi trovai con il suo cazzo ripiegato nelle mutandine.
"accomodati, l'altra volta non lo avevi fatto..."
Abbassai le mutandine e iniziai a baciarlo.
"l'altra volta mi sono un po' pentita."
Lo presi in bocca appena iniziò a diventare duro, giocai con la cappella e quando fu duro del tutto me lo feci scivolare tutto dentro. Lo spompinavo mentre gli accarezzavo il culo, per stare più vicino da seduto sul divano passai in ginocchio.
Sentivo già il suo sapore in bocca e mi pentii di nuovo di non essere andato fino in fondo la prima volta.
Mi girai e lo feci sedere sul divano, restai in ginocchio in mezzo alle sue gambe.
Lo ripresi in bocca, gli presi in mano le palle, stavolta volevo arrivare fino in fondo.
Lo sentii presto irrigidirsi e prepararsi a venire, accompagnai il movimento della bocca con la mano e lo feci venire. Sentivo i suoi fiotti riempirmi la bocca e mi sforzai di deglutire tutto. Poi mi alzai leccando le ultime gocce che mi erano sfuggite.
"allora ti è piaciuto?"
"mi è piaciuto moltissimo, è... Buonissimo..."
Si tolse le mutandine che erano cadute ai suoi piedi avvolgendo le scarpe.
"avrei altro da farti assaggiare..." sollevó le gambe, allargandosi le chiappe per mettermi a disposizione il buco del culo. Mi chinai e mi misi a leccarlo con passione. Pensando alla volta precedente decisi di ricambiare il favore. Mi alzai e puntai il cazzo.
Mi fermò.
"no aspetta, preferisco in altro modo."
Si alzò e tolse la gonna, poi andò verso il tavolo, allargó le gambe e si piegò in avanti stendendo il busto sul tavolo.
Davanti a me due splendide gambe in calze autoreggenti, alzate dai tacchi e un culetto scolpito.
"dai scopami..." mi posizionai e puntai il cazzo, entrò subito senza troppa resistenza.
Diedi un paio di spinte e arrivai in fondo.
Mi invitó a continuare, afferrai i fianchi e lo scopai. Mi disse di aumentare e di sbatterlo senza ritegno. Non era facile bilanciarsi sui tacchi ma lo pompai ugualmente più forte che potevo. Sborrai mentre lo martellavo e venni dandole della troia.
Ci prendemmo una piccola pausa. Ci spogliammo del tutto e andammo in bagno a lavarci a vicenda. Chiaramente fu tutto condito da bacini e coccole ai rispettivi cazzi e le dita scivolavano nei nostri culetti in modo molto piacevole.
Gli dissi di aspettare e di venire in camera quando lo avrei chiamato.
Indossai un reggiseno con una imbottitura, poi delle calze autoreggenti e i tacchi più alti che avevo. Poi mi appoggiai al muro con le gambe aperte e il culo sollevato.
Lo chiamai. Doveva sospettare qualcosa o mi aveva spiato perché non disse nulla ma puntó direttamente il cazzo sul mio buco poi lo infiló dentro tutto. Mi lasciai scopare così fino all'orgasmo.

"sorellina sai qual è il nostro problema? Che a tutti e due piace prenderlo più di tutto... Ti va se la prossima volta chiamo due maschi veri?"
scritto il
2020-07-31
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