Stille inseminate d'oblio
di
thomas andersen
genere
sentimentali
Quale sarà l’umidità della parete? Quanto gelida la temperatura di quella catena? Non importa se sia o meno tua quella mano, c’è comunque parte di te in quell’arto vincolato immortalato in bianco e nero; Sai che non è la catena a renderti davvero reclusa, che il guardiano delle tue recondite pulsazioni non ha intenzione di farti sconti di pena, mai pago, non ti libererà della sua ingordigia, perché quel tuo incoercibile carceriere sei tu stessa. Gocciolerai e lacrimerai insieme, i tuoi ansimi di piacere saranno le tue echeggianti grida. Come tu mi dicesti, non è compiere totalmente una cosa che la rende beatificante ed eterna, definire un legame lo riconsegna terreno e confinato, così eludiamo le regole del cosmo, lasciandoci trafiggere nelle grigie segrete del nostro inviolabile, da una vergine di Norimberga, dove i punzoni sono i nostri pensieri più oscenamente ingestibili.
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