Sborraci in bocca fratellino 3

di
genere
incesti

Il mattino successivo,dopo che i genitori erano usciti per andare al lavoro e loro erano seduti a fare colazione già pronti per andare a scuola Claudia (la sorella):

-Ascolta Fulvio,ieri per me è stato bello un casino per quello che abbiamo fatto però,dobbiamo parlare.-

Lui di rincalzo come se non aspettasse altro dalla sorella:

-Ah ecco! Sei finalmente rinsavita e hai capito la cazzata che abbiamo fatto?!-

-Ma non dire stupidate fratellino, quali cazzate e cazzate,abbiamo fatto una cosa meravigliosa ed è proprio di questo che dobbiamo parlare.

Io ho un appuntamento con dei ragazzi stasera e appena arrivo a all'università li disdico.

Se anche tu hai qualche impegno,vorrei che l'annullassi anche tu per trovarci a casa prima che tornino loro.-

-Ma ho il calcetto dopo scuola!-

-Fregatene del calcetto!

Sarà mica più importante quello stupido pallone rispetto a quello che deve dirti la tua sorellina con questa boccuccia?!-

-Effettivamente......dopo l'assaggio di ieri sera...-

Aveva risposto lui ridendo più rilassato.

Alle 17,00 erano entrambi a casa.

I genitori non sarebbero rientrati prima delle 19,00 avevano dunque 2 ore di tempo per "parlare" chiusi nella stanza di Fulvio.

-Fratellino...ho un sacco di cose da dirti ma sono un po sudata,perché non facciamo la doccia insieme.-

Quello scroscio d'acqua tiepida scivolava sui loro giovani corpi accarezzandoli come se altre cento mani si unissero al tocco delle loro dita.

Si sfioravano,si insaponavano si stringevano e per la prima volta le loro labbra si erano unite in una lunga serie di baci in un crescendo di amore,libidine e lussuria.

Il fratello seppure eccitato partecipava in maniera quasi passiva lasciando ogni iniziativa a lei.

Anche nel momento di asciugarsi,aveva fatto tutto lei usando il grosso telo da bagno su se stessa e sul corpo del fratello raggiungendo con la spugna ogni anfratto del suo corpo compreso lo spacco tra le natiche, i testicoli gocciolanti e la verga che si ergeva dura e vigorosa come un palo di carne.

-Hei fratellino,digli stare calmo a questo qui altrimenti non riesco ad asciugarlo bene.

Se poi,continua anche ad agitarsi in quel modo è ancora peggio.-

Risa di entrambi!

Tornati in camera,la sorella lo aveva fatto sedere sulla poltroncina che il ragazzo usava davanti al PC ed accucciandosi ai suoi piedi,aveva preso ad accarezzarlo e parlare intervallando le parole con bacini e leccate sui testicoli e sul frenulo del cazzo sempre più duro e pulsante.

-Sai,ieri non te l'ho detto ma Lorella quando mi aveva vista aveva subito capito cosa fosse successo tra noi prima che li raggiungessi in strada.

Pensa che quegli altri cretinetti che erano con lei non si erano accorti di nulla e solo lei,aveva notato le macchie che avevo sulla camicia e sulla manica con la quale mi ero pulita la bocca.

-E' sborra quella li....vero?-

Mi aveva detto non appena trovato il tempo per allontanarsi insieme a me da orecchi indiscreti.-

-Si!-

Le avevo risposto un po timorosa per non averglielo detto io stessa prima.

-Di chi è,di tuo fratello o addirittura di tuo padre o di uno che non conosco che sta nel tuo condominio?-

-No,no che vai a pensare...mio padre...sei matta? E poi proprio nel condominio!
E' di mio fratello,gli ho fatto un pompino prima di scendere.-

-E' la prima volta?-

-No,no,era successo anche ieri sera prima che tornassero i nostri genitori.-

Poi continuando nel suo racconto senza mai diminuire le attenzioni nei confronti della verga che si contraeva tra le sue dita e nella sua bocca e mentre dalla cappella già fuoruscivano goccioline pre spermatiche che lei raccoglieva con la punta della lingua, aveva ripreso:

-Fratellino,ieri nella foga di apparirti più disinibita e scafata di quanto non sia in realtà,ti avevo detto di essere una troia dimenticando però di dirti che il mio modello e maestra è proprio Lorella la quale mi ha insegnato a fare i pompini e mi sta accompagnando nella scoperta di tutto quello che c'è da sapere sul sesso e sul rapporto con gli uomini per diventare una vera troia capace di usarli e dominarli a proprio piacimento.

Poi ha voluto sapere come sei,quanto ce l'hai grosso,quanto sborri e che sapore hai.

Infine mi ha detto di organizzare un incontro a tre in quanto vuole verificare se le cose che le ho dette siano vere e soprattutto,approfittare della situazione per insegnarmi nuove cose.-

L'idea di avere a disposizione la sorella insieme a quella gra fica della sua amica,pareva averlo destato da quella specie di torpore nel quale pareva immerso mentre la sorella gli parlava e gli regalava quelle stupende sensazioni di piacere sino al limite del godimento senza mai farlo venire però.

-Dai dai Claudia,chiama la tua amica e organizza!-

Aveva esclamato Fulvio facendo un piccolo balzo sulla poltroncina.

-Lo sapevo..lo sapevo che eri un vero porcello e che bastava poco per riportarti nel mondo dei più risvegliando i tuoi sensi sopiti.

Non vorrei mai che continuando con questa tua indolenza mi diventassi come uno di quei cornuti che ha in mente Lorella.

Adesso non la chiamo per due motivi:Il primo è che lei è impegnata e siamo già intese che se tu fossi stato d'accordo,ci saremmo visti prima per parlare un po giacché lei sente la responsabilità della mia educazione sessuale e secondo,ma non meno importante, è che non posso interrompere questo pompino senza prima averti svuotato di tutto il ben di dio che hai nei coglioni.-

A quel punto,lei infoiata come una vera troia,aveva cominciato a spompinarlo ficcandoselo sino al contatto con l'ugola e lui,arrapato come una bestia,ne accompagnava i movimenti con le mani sulla testa e contemporaneamente dandole contraccolpi con secche spinte pelviche del bacino.

Ad ogni affondo corrispondeva uno schiocco simile ad un conato seguito da un rantolo di lui ed una contrazione quasi dolorosa di lei.

La sborrata che ne era seguita era tanto potente e tanto abbondante che in parte era schizzata fuori ai lati delle labbra sporcando ogni cosa nel raggio di un metro.

-Dio mio...ma quanta ne avevi?-

Aveva esclamato la ragazza tossendo dopo avere ingoiato ciò che poteva per poi mettersi a pulire e togliere di mezzo i vestiti sparsi per terra prima dell'arrivo dei genitori.

L'incontro era stato fissato per la sera successiva in una tranquilla pizzeria un po fuori mano e poco frequentata per via del giorno lavorativo.

-Fulvio,tu sei un ragazzo fortunato...molto fortunato!

Tua sorella ha classe e con la mia guida,presto diventerà una donna speciale in grado di fare impazzire ogni uomo di qualunque tipo e ceto sociale.

Tu sai già per averlo sperimentato che fa dei pompini stupendi....ha davvero un talento innato con quelle labbra e la sua lingua di velluto.

Mi ha anche detto che ti ha fatto provare i suoi giochini di lingua sul tuo forellino anale...com'è andata? Cosa ne pensi?-

-Sublime...una meraviglia indescrivibile!-

Aveva risposto sicuro Fulvio.

-Bravo,così mi piaci.

Quello che però non sai è che tua sorella è già bravissima nei giochi saffici e ti assicuro che come mi lecca la fica lei non c'è nessuna.-

Mentre Lorella parlava,Claudia e il fratello l'ascoltavano e la guardavano come incantati tenendosi per mano.

-Bene Fulvio,adesso che ne sai di più su tua sorella possiamo anche incontrarci noi tre per giocare un po insieme e per chiarirci ancora meglio le idee.

Direi che ci possiamo vedere domani sera a casa mia giacché i miei genitori saranno fuori sino a dopo domani sera e noi abbiamo tutto il tempo di divertirci sul loro talamo nuziale dal quale in verità non sento mai venire rumori di attvità sessuali...bha!.

Per prepararvi alla serata,vi posso anticipare che domani sera potrai sverginare tua sorella?-

-Come sverginarla?-

-Come sverginarmi? Ma non mi avevi detto......-

Avevano risposto entrambi sorpresi da quella imprevista notizia.

-Calma...calma...cosa avete capito?

Certo che ti dovrà romper qualcosa ma non l'imene...quello te lo devi conservare intatto per tuo marito...lui ti dovrà aprire il culo per farti provare nuovi piaceri.

D'altra parte,ne abbiamo già parlato io e Claudia e aspattavamo solo il maschio giusto per farlo...non è vero?-

-Certo,aspettavamo solo quello...è giusto!-

Aveva risposto Claudia tirando un sospiro di sollievo.

-Ma Claudia,come ti era passata per la mente che volessi farti sverginare?

Lo sai che anch'io sono vergine ma con la bocca e il culo sfondati e aperti a tutti tranne al mio fidanzato al quale darò la verginità la prima notte di nozze e quello dovrà bastargli e servirgli da premio di consolazione per tutte le corna che gli metterò dopo.

D'altra parte se lo merita proprio con quella famiglia di merda che si ritrova, bigotta,timorata di dio e pieno di pregiudizi.

Se solo penso che non me l'ha mai chiesta,non mi ha mai toccata e non mi ha mai messo la lingua in bocca,mi vengono i brividi.

A me però sta bene così in quanto è proprio il tipo di cornuto che ci vuole per una troia come me.

Adesso Claudia non è ancora fidanzata ma con un po di pazienza riusciremo a trovare anche per lei un cornuto così anche lei potrà spassarsela con te e tutti i maschi che vuole.-

Quella conversazione aveva fatto salire il tasso di libidine a livelli incontrollabili al punto che Lorella aveva subito voluto verificare se quanto raccontato da Claudia fosse vero:

-Tu Claudia aspettaci un momento qui che mostro il "Mio" giardino a tuo fratello.-

Nel retro di quella pizzeria vi era uno slargo con degli alberi normalmente usato come parcheggio e illuminato solo dai tenui bagliori di luce che provenivano dalla casa.

Appoggiata ad un albero Lorella aveva sollevato la gonna mostrando a Fulvio una fica pelosa senza mutande.

Con un tocco sulle spalle lo aveva fatto abbassare ed allargando le cosce gli aveva spinto la bocca sul cespuglio completamento intriso di umori poi,dopo averlo un po pennellato sul viso lo aveva fatto rialzare dicendo:

-Questa è per te domani...volevo solo fartici fare conoscenza e ora dammi il tuo cazzo che sono impaziente di sentirmelo in bocca e provare se davvero sei gustoso come mi ha detto tua sorella.-

-Avevi ragione tu Claudia...guarda come mi ha ridotto il vestito questo maiale!-

Aveva detto Lorella all'amica mostrandole il vestito completamente imbrattato di sborra prima di offrirle le labbra per un assaggio.

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scritto il
2021-06-04
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