Menage a trois - 5 - la cena
di
Serena Rossi
genere
sentimentali
Sicuramente io e Lucrezia siamo molto simili, almeno dal punto di vista delle fantasie e dei desideri. Per questo due donne che sin qui grossi colpi di testa non li hanno fatti si sono fatte trascinare in un vortice mai sperimentato.
Sotto la doccia credo che entrambe nei nostri rispettivi silenzi siamo giunte alle stesse conclusioni, ponendoci le stesse domande.
Un'altra consapevolezza che almeno io ho, dopo tanta scorpacciata di cazzo in questo folle pomeriggio, è l'assoluto desiderio di essere da sola con lei. In questo momento, dato sfogo ai nostri reciproci desideri, non vorrei più giocare a tre ma vivere una serata sola con lei, per lei.
Con questi pensieri ci accomodiamo a tavola, nude come abbiamo deciso di fare fino al termine di questo folle fine settimana. Io mi sono seduta in mezzo a loro che invece si trovano dirimpetto, per il menu ho scelto carpacci vari di pesce conditi da un fresco ribolla gialla.
Durante la cena io non ho occhi che per lei, sono felice sia qui con noi se non fosse rimasta mi sarebbe mancata moltissimo. Spesso durante il pasto ci teniamo per mano, in altri momenti ci tocchiamo le gambe con delicatezza e desiderio. Al momento di mangiare le fragole dalla prima all'ultima ce le siamo imboccate l'un l'altra, non mancando di trattenere in bocca le dita per un pò succhiandole avidamente, senza dire con nulla con silenzi carichi di desiderio. Fortunatamente ho pensato di mettere dei teli sulle sedie sulle quali altrimenti avremmo lasciato la nostra bava.
Indubbiamente mio marito, di fatto escluso dalla nostra complicità, si è sicuramente eccitato da questo nuovo menage, ma con intelligenza e sensibilità ne è stato solo spettatore. Con lo stesso atteggiamento al termine della cena si è spostato in cucina per riordinare lasciandoci tranquille in salotto.
Io e Lucrezia ci siamo accomodate sul divano e approfittando di essere rimaste sole, tenendoci abbracciate, abbiamo avuto modo di parlare di quanto accaduto nelle ultime incredibili ore. In parte le ho chiesto scusa per averla trascinata forse un pò frettolosamente in questo trio. Poi dopo qualche attimo di silenzio continuando ad accarezzarle il suo splendido viso le ho detto a bruciapelo "Lucrezia, tesoro, penso di amarti...". Una volta tirata la bomba mi fermo a fissare la sua reazione, per un attimo rimane interdetta, mi guarda negli occhi in silenzio, poi dopo attimi di silenzio in cui temo di aver rovinato tutto, il suo sguardo si scioglie nel più bello dei sorrisi e mi risponde "credo di amarti anche io Serena"...
Le carezze diventano sempre più affettuose, gli abbracci sempre più stretti, i baci sempre più profondi, il cuore sembra scoppiarci nel petto, lo percepiamo entrambe, il desiderio che proviamo è assolutamente incontenibile sembra bruciare le carni.
Mio marito intanto è tornato in salotto e seduto sulla poltrona ci osserva lubricamente tenendo il suo cazzo in mano, noi come se lui non ci fosse o forse proprio per provocarlo abbiamo dato vita alla nostra esibizione.
Mi sono inginocchiata ai piedi del divano facendo allargare le gambe a Lucrezia. partendo dalle caviglie ho incominciato a baciare ogni millimetro delle sue gambe, arrivando con lentezza esasperante all'altezza del suo inguine. I suoi umori hanno qualcosa di unico che mi inebriano e mi stordiscono, il mio amore mi ha stretta forte chiudendomi in una gabbia di piacere da cui io non posso ma soprattutto non voglio sottrarmi! Al termine di questa splendida sessione orale ci siamo baciate scambiandoci i suoi umori dal dolcissimo sapore.
Nel lettone abbiamo deciso di disporre Lucrezia nel mezzo, non solo metaforico, di questa coppia aperta. Lei però Stava abbracciata solo a me dando la schiena a mio marito. Ci siamo cullate per tanto tempo con carezze e baci e tantissime cose da dire, a tratti i miei occhi fanno sgorgare piccole lacrime di felicità che lei pulisce con la sua lingua fino ad essere accolte fra le braccia di Morfeo.
Durante la notte vengo svegliata dai gemiti di Lucrezia, mi accorgo anche nella penombra della stanza che si sta muovendo. Capisco che durante il sonno mio marito approfittando della sua posizione sul fianco ha incominciato a scoparla. Io le accarezzo il viso dicendole "tranquilla Amore, ci sono io. Adesso attaccati a me e baciami". Porto anche una sua mano verso il mio clitoride che lei incomincia delicatamente ad accarezzare.
Successivamente Lucrezia è costretta a staccarsi dalla mia bocca perchè il suo ansimare è cresciuto moltissimo, il corpo è scosso sempre di più, il suo respiro è sempre più incalzante, fino a quando in preda ad un fortissimo orgasmo mi sussurra "Serena ti amo, ti amo davvero moltissimo!".
La stringo forte a me, la bacio intensamente. Crolliamo nuovamente nel sonno con i nostri corpi totalmente uniti e rimaniamo così fino alla mattina del sabato.
Sotto la doccia credo che entrambe nei nostri rispettivi silenzi siamo giunte alle stesse conclusioni, ponendoci le stesse domande.
Un'altra consapevolezza che almeno io ho, dopo tanta scorpacciata di cazzo in questo folle pomeriggio, è l'assoluto desiderio di essere da sola con lei. In questo momento, dato sfogo ai nostri reciproci desideri, non vorrei più giocare a tre ma vivere una serata sola con lei, per lei.
Con questi pensieri ci accomodiamo a tavola, nude come abbiamo deciso di fare fino al termine di questo folle fine settimana. Io mi sono seduta in mezzo a loro che invece si trovano dirimpetto, per il menu ho scelto carpacci vari di pesce conditi da un fresco ribolla gialla.
Durante la cena io non ho occhi che per lei, sono felice sia qui con noi se non fosse rimasta mi sarebbe mancata moltissimo. Spesso durante il pasto ci teniamo per mano, in altri momenti ci tocchiamo le gambe con delicatezza e desiderio. Al momento di mangiare le fragole dalla prima all'ultima ce le siamo imboccate l'un l'altra, non mancando di trattenere in bocca le dita per un pò succhiandole avidamente, senza dire con nulla con silenzi carichi di desiderio. Fortunatamente ho pensato di mettere dei teli sulle sedie sulle quali altrimenti avremmo lasciato la nostra bava.
Indubbiamente mio marito, di fatto escluso dalla nostra complicità, si è sicuramente eccitato da questo nuovo menage, ma con intelligenza e sensibilità ne è stato solo spettatore. Con lo stesso atteggiamento al termine della cena si è spostato in cucina per riordinare lasciandoci tranquille in salotto.
Io e Lucrezia ci siamo accomodate sul divano e approfittando di essere rimaste sole, tenendoci abbracciate, abbiamo avuto modo di parlare di quanto accaduto nelle ultime incredibili ore. In parte le ho chiesto scusa per averla trascinata forse un pò frettolosamente in questo trio. Poi dopo qualche attimo di silenzio continuando ad accarezzarle il suo splendido viso le ho detto a bruciapelo "Lucrezia, tesoro, penso di amarti...". Una volta tirata la bomba mi fermo a fissare la sua reazione, per un attimo rimane interdetta, mi guarda negli occhi in silenzio, poi dopo attimi di silenzio in cui temo di aver rovinato tutto, il suo sguardo si scioglie nel più bello dei sorrisi e mi risponde "credo di amarti anche io Serena"...
Le carezze diventano sempre più affettuose, gli abbracci sempre più stretti, i baci sempre più profondi, il cuore sembra scoppiarci nel petto, lo percepiamo entrambe, il desiderio che proviamo è assolutamente incontenibile sembra bruciare le carni.
Mio marito intanto è tornato in salotto e seduto sulla poltrona ci osserva lubricamente tenendo il suo cazzo in mano, noi come se lui non ci fosse o forse proprio per provocarlo abbiamo dato vita alla nostra esibizione.
Mi sono inginocchiata ai piedi del divano facendo allargare le gambe a Lucrezia. partendo dalle caviglie ho incominciato a baciare ogni millimetro delle sue gambe, arrivando con lentezza esasperante all'altezza del suo inguine. I suoi umori hanno qualcosa di unico che mi inebriano e mi stordiscono, il mio amore mi ha stretta forte chiudendomi in una gabbia di piacere da cui io non posso ma soprattutto non voglio sottrarmi! Al termine di questa splendida sessione orale ci siamo baciate scambiandoci i suoi umori dal dolcissimo sapore.
Nel lettone abbiamo deciso di disporre Lucrezia nel mezzo, non solo metaforico, di questa coppia aperta. Lei però Stava abbracciata solo a me dando la schiena a mio marito. Ci siamo cullate per tanto tempo con carezze e baci e tantissime cose da dire, a tratti i miei occhi fanno sgorgare piccole lacrime di felicità che lei pulisce con la sua lingua fino ad essere accolte fra le braccia di Morfeo.
Durante la notte vengo svegliata dai gemiti di Lucrezia, mi accorgo anche nella penombra della stanza che si sta muovendo. Capisco che durante il sonno mio marito approfittando della sua posizione sul fianco ha incominciato a scoparla. Io le accarezzo il viso dicendole "tranquilla Amore, ci sono io. Adesso attaccati a me e baciami". Porto anche una sua mano verso il mio clitoride che lei incomincia delicatamente ad accarezzare.
Successivamente Lucrezia è costretta a staccarsi dalla mia bocca perchè il suo ansimare è cresciuto moltissimo, il corpo è scosso sempre di più, il suo respiro è sempre più incalzante, fino a quando in preda ad un fortissimo orgasmo mi sussurra "Serena ti amo, ti amo davvero moltissimo!".
La stringo forte a me, la bacio intensamente. Crolliamo nuovamente nel sonno con i nostri corpi totalmente uniti e rimaniamo così fino alla mattina del sabato.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Menage a trois- 3- Il rientro in casaracconto sucessivo
Menage a trois -7- la colazione
Commenti dei lettori al racconto erotico