La barca

di
genere
etero

Continuano le storie morali, quelle che le nonne raccontano alle nipotine in erba.

Ed è una storia vera.

Tanti anni fa, ma troppi direi, filavo con un ragazzo, lui aveva la macchina e oddio ce l'avevo anch'io, ma la sua era più figa e poi mica dovevo scarrozzarlo io no?

Ebbene, a quel tempo per fare cose che andavano oltre il bacio, bisognava arrangiarsi infrattandosi in qualche posto e la macchina era uno di quelli.

Ma c'era pur sempre un problema, la macchina non è che sia proprio invisibile, quindi bisognava infrattare pure lei.

Insomma bisognava infrattare la macchina e poi infrattarsi in macchina, che era già infrattata.

Un giorno che eravamo a gironzolare per Lignano pineta, mentre cercavamo un posto per l'infrattamento, ci capita di vedere sulla spiaggia una barca capovolta; ci guardammo in faccia che la decisione era già presa.

Parcheggiamo e mano nella mano ci dirigiamo verso la barca, vediamo in un punto dietro dove strisciando un pochino, ci permetteva di scivolare sotto. Favoloso!

Una volta dentro iniziamo pure a spogliarci, e poi furono baci e furono sorrisi, e poi furono pure i fiordalisi. Oppure le bionde trecce... ma anche Toto Cutugno, Celentano, Pino Daniele e Edoardo Bennato, e così via che neanche a San Remo.

Ebbene sì, mentre noi sotto si scopava finalmente liberi, sopra si erano accomodati un gruppo di ragazzi con tanto di menestrello.

Abbiamo atteso tre ore per potercela svignare.
scritto il
2021-06-10
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