Studiare

di
genere
voyeur

Ti vedo arrivare, sembri uscita da un altro pianeta, un'altra era, capello sciolto, lungo fino ai gomiti, castano chiaro, viso interessante non curato ma bello.

Una maglietta gialla che non riesce a celare del tutto il tuo seno, piccolo ma con due capezzoli sufficientemente grandi e duri da tendere la stoffa.

Pantaloni lunghi, morbidi in tessuto leggero, trasparenti al sole, nemmeno loro celano le tue forme leggere piacevoli da guardare, sicuramente anche da toccare.

Gambe snelle, veloci ti portano verso il bar dove sto riposando un attimo la mia giornata.

Piedi nudi dentro le tue Birkenstock che ciabatti sull'asfalto rovente, un po' smorzano l'idea che mi ero fatta di te.

Vieni a sederti proprio al tavolino accanto al mio, io sorseggio un po' di Campari mentre ti guardo sederti, assaporo l'amaro dolciastro della bibita mentre vedo che dalla borsa di stoffa tiri fuori un libro, ora sono curiosa, Dottor Zivago di Pasternak, lettura interessante e sicuramente non me l'aspettavo.

Ciondoli un piede libero dal sandalo, non curato come le tue mani senza velo di smalto sulle unghie corte, la gamba piegata ad appoggiare il tallone sulla sedia, arriva il cameriere tu gli chiedi un Campari come quello della signora accanto.

Beccata.
scritto il
2021-07-03
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