Sin city

di
genere
pulp

Sbatto la testa sul bordo della tazza, le tette appoggiate al bordo, i capelli nell'acqua in fondo, oddio acqua.

Non è proprio il posto dove poter mangiare, come diceva una vecchia pubblicità, fa schifo e la puzza è orrenda e se non avessi mal di testa per le botte, sicuramente vomiterei.

Mi tengo con le mani al bordo, anzi mi tenevo, mi sono scivolate le braccia, ora le mie mani sono poggiate sul lurido pavimento di cemento.

Non ce la faccio più, sono due ore che sto qui in ginocchio, i ragazzi ci hanno dato dentro, con forza, oramai non sento più nulla, forse per colpa del mal di testa, ma non sento più il dolore alle ginocchia, o il dolore allo sfintere, quello oramai è anestetizzato.

Sono in sei, mi sono venuti dentro, tutti e sei, e non solo nel culo, mi hanno usata a piacimento, ora è l'ultimo che si sta divertendo, spero sia l'ultimo.
Un altro colpo a questo cesso lurido e svengo.

Se ne vanno, io tento di sollevarmi ma cado di lato, non ce la faccio, ho la faccia in terra, lurida io e lurida la terra.

Ad un certo punto sento un liquido caldo che mi avvolge, cazzo mi stanno pisciando addosso, e ridono, stronzi.
scritto il
2021-08-10
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