A briglia sciolte
di
Margie
genere
dominazione
Oscenità mozze
dalla mia bocca spalancata
proprio come sgorgano
dal mio inguine glabro
i miei fiotti di piacere.
Non fermarti adesso
non rallentare
sbattimi forte
ascolta ciò che dico
non il rumore ritmato
del tavolo contro il muro.
Vorrei che tu sentissi
come la mia voce
i miei pensieri occultati.
Non ascoltare la mia fantasia
non trasformarla in realtà:
non basterebbe la lussuria
nemmeno la perversione
non basterebbero le ore
e neanche i giorni.
I tuoi insulti scolpiscono
nel marmo un mio ritratto
statua sempre più incompleta
della lussuria sfrenata.
Scivolano lente
lungo le mie gambe immobili
le gocce del tuo potere
disperse nel fiume del mio godere.
Non farmi ciò che vorrei
non ridurmi a quello
di cui sai che avrei bisogno.
Non è speranza di redenzione
non è illusione di pentimento
è illusione di frustrazione
è speranza che succeda, un giorno.
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