Le dispensatrici del piacere

di
genere
masturbazione

Sono stesa sul letto in attesa che finisca la lavatrice, sono stanca da una giornata dura condita da tempo pessimo. Mi crogiolo in modo pigro e sento crescere la voglia di un pò di coccole.
Mi sbottono la camicia e mi tolgo il pantalone, rimango con il mio completo blu reggiseno e brasiliana.
Prendo il tablet dal comodino e cerco ispirazione su ER, so subito cosa cercare, entro nelle pagine dei racconti di Margie e di Lucrezia.
Sono loro due che con ogni loro racconto mi procurano sempre languidi brividi di piacere.
Ho appena iniziato stelle cadenti di Margie e un calore fortissimo mi coglie al basso ventre, un secondo dopo sento che comincio a inumidirmi. Passo al racconto "ora siamo solo noi" prendendo il mio capezzolo sinistro oramai turgido in mano incominciando a torturarmelo.
Mi sposto rapidamente nella serie dei racconti di Sin City di Lucrezia e capisco di aver superato il mio punto di non ritorno.
Adoro queste due donne, sanno con la loro scrittura, che non ha paura di scavare nel buio e nel torbido, farmi stare bene, non sentirmi sola ed unica nei pensieri a volte inconfessabili che mi attraversano la mente.
Riescono a tirare fuori la troia che c'è in me. Fatico oramai a leggere, appoggio il tablet e prendo dal cassetto del comodino l'ovetto vibrante. Lo inserisco senza nessuna difficoltà, mentre le sue vibrazioni cominciano a giungere attraverso la mia figa fino al mio cervello torturo i miei seni senza soluzione di continuità.
Il respiro comincia a farsi affannoso, grazie ai copiosi umori che escono dalla vulva, inumidisco le mie creste anali e ci infilo indice e medio incominciando a scoparmi il culo.
Davanti ai miei occhi chiusi si affacciano le immagini dei loro avatar e questa visione è l'esplosione che mi permette di venire con urlo che non posso ma soprattutto non voglio soffocare, qualunque cosa possano pensare i vicini.
Quando riapro gli occhi con ancora l'ovetto che vibra e le dita nel culo ho la sensazione che siano stese nude sul letto di fianco a me, una a destra e l'altra a sinistra.
Faccio per abbracciarle e baciarle entrambe, grazie Lucrezia, grazie Margie, sono felice che esistiate...
scritto il
2021-10-06
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