Luca 1
di
templare francesco
genere
gay
Luca
Ho avuto le mie prime esperienze con il sesso fin da ragazzino, niente di eccezionale. Esperienze che a quella età fanno un po' tutti i ragazzini. Mostrarci il sesso per veder quello che era più grande, vedere i primi peli spuntare, e le prime masturbazioni prima da soli poi in compagnia e alla fine reciprocamente. Questo per me ha rappresentato la scoperta del proprio corpo e il piacere nel toccarsi e anche nel toccare.
Con l’adolescenza la voglia di fare altre scoperte era forte. All’epoca ero in prima ginnasio e feci amicizia con un compagno di classe, Luca cosi si chiamava. Avevamo iniziato a frequentarci anche al di fuori della scuola, andavamo assieme all’oratorio, giocavamo a pallone si andava al cinema. Un giorno all’uscita da scuola Luca mi chiese se nel pomeriggio andavo a casa sua a studiare assieme, ci mettemmo d’accordo per l’orario, mi disse di andare alle 15, che tanto sua madre doveva uscire e sarebbe rientrata tardi. Luca era un ragazzino timido, sempre vestito a modo, cappelli color moro e occhi verdi e la sua compagnia mi piaceva. Gli dissi di si e alle 15 suonai il campanello dell’abitazione di Luca, mi venne ad aprire sua mamma che mi saluto dicendomi che Luca mi aspettava in camera sua. Sua madre ci saluto con le solite raccomandazioni che fanno i genitori. Luca indossava una tuta, i cui pantaloni erano aderenti che lasciavano vedere la forma del suo cazzo.
Ci mettemmo a studiare. Dopo un ora facemmo una pausa per la merenda. Quando ritornammo in camera a studiare, Luca mi disse che quella dello studio era una scusa, in realtà voleva stare da solo con me e parlare. Molte volte avevo fantasticato su noi due. Gli presi la mano e l’accompagnai sul letto dove presi a spogliarlo. Gli tolsi i pantaloni gli sfilai gli slip e mi apparve il suo cazzo già in tiro. Gli tolsi la maglietta e presi ad accarezzare il suo corpo soffermandomi sui suoi capezzoli e baciandoli. Strinsi la mia mano attorno alla sua asta. Abbassai la testa e lo presi tra le mie labbra, mi eccitai tantissimo, cominciai a leccare la cappella, lentamente scendendo, il suo cazzo scomparve tutto nella mia bocca. Luca gemeva dal piacere. Gli solleticavo il cazzo mentre entrava e usciva dalle mie labbra bagnate. Dopo pochi colpi di bocca, prese ad ansimare, mentre potevo vedere la sua pancia contrarsi velocemente. Luca non resisteva più. I suoi piedi si distesero, si lascio scappare un gridolino e la mia bocca venne invasa dalla sua sborra. Era la prima volta che facevo un bocchino e il sapore di quel liquido biancastro quasi lattiginoso dal sapore leggermente salato, non mi dispiaceva. Mi spogliai a mia volta sdraiandomi acconto a lui. Lo abbracciai, presi il suo viso tra le mie mani, aveva delle labbra piccole ma ben disegnate. Gli inclinai leggermente il capo avvicinando la mia bocca a quella rosata e soffice apertura. Luca deglutì, chiuse gli occhi, socchiuse le labbra. Le nostre lingue si toccarono attorcigliandosi in un amoroso balletto. Lui allungo la sua mano sul mio cazzo e prese a masturbarmi, prese il mio cazzo in bocca. Mi lasciai andare godendo di piacere sentendo la sua lingua sul mio pene gli accarezzavo i cappelli e accompagnavo la sua testa in quel movimento, sborrai nella sua dolce bocca tenendolo fermo per farli ingoiare tutta la mia sborra.
Restammo sdraiati sul letto continuando ad accarezzarci. Ormai era l’ora che ritornassi a casa. Prima di rivestirci ci masturbammo ancora una volta. Sull’uscio di casa ci promettemmo che l’avremmo fatto altre volte.
Ho avuto le mie prime esperienze con il sesso fin da ragazzino, niente di eccezionale. Esperienze che a quella età fanno un po' tutti i ragazzini. Mostrarci il sesso per veder quello che era più grande, vedere i primi peli spuntare, e le prime masturbazioni prima da soli poi in compagnia e alla fine reciprocamente. Questo per me ha rappresentato la scoperta del proprio corpo e il piacere nel toccarsi e anche nel toccare.
Con l’adolescenza la voglia di fare altre scoperte era forte. All’epoca ero in prima ginnasio e feci amicizia con un compagno di classe, Luca cosi si chiamava. Avevamo iniziato a frequentarci anche al di fuori della scuola, andavamo assieme all’oratorio, giocavamo a pallone si andava al cinema. Un giorno all’uscita da scuola Luca mi chiese se nel pomeriggio andavo a casa sua a studiare assieme, ci mettemmo d’accordo per l’orario, mi disse di andare alle 15, che tanto sua madre doveva uscire e sarebbe rientrata tardi. Luca era un ragazzino timido, sempre vestito a modo, cappelli color moro e occhi verdi e la sua compagnia mi piaceva. Gli dissi di si e alle 15 suonai il campanello dell’abitazione di Luca, mi venne ad aprire sua mamma che mi saluto dicendomi che Luca mi aspettava in camera sua. Sua madre ci saluto con le solite raccomandazioni che fanno i genitori. Luca indossava una tuta, i cui pantaloni erano aderenti che lasciavano vedere la forma del suo cazzo.
Ci mettemmo a studiare. Dopo un ora facemmo una pausa per la merenda. Quando ritornammo in camera a studiare, Luca mi disse che quella dello studio era una scusa, in realtà voleva stare da solo con me e parlare. Molte volte avevo fantasticato su noi due. Gli presi la mano e l’accompagnai sul letto dove presi a spogliarlo. Gli tolsi i pantaloni gli sfilai gli slip e mi apparve il suo cazzo già in tiro. Gli tolsi la maglietta e presi ad accarezzare il suo corpo soffermandomi sui suoi capezzoli e baciandoli. Strinsi la mia mano attorno alla sua asta. Abbassai la testa e lo presi tra le mie labbra, mi eccitai tantissimo, cominciai a leccare la cappella, lentamente scendendo, il suo cazzo scomparve tutto nella mia bocca. Luca gemeva dal piacere. Gli solleticavo il cazzo mentre entrava e usciva dalle mie labbra bagnate. Dopo pochi colpi di bocca, prese ad ansimare, mentre potevo vedere la sua pancia contrarsi velocemente. Luca non resisteva più. I suoi piedi si distesero, si lascio scappare un gridolino e la mia bocca venne invasa dalla sua sborra. Era la prima volta che facevo un bocchino e il sapore di quel liquido biancastro quasi lattiginoso dal sapore leggermente salato, non mi dispiaceva. Mi spogliai a mia volta sdraiandomi acconto a lui. Lo abbracciai, presi il suo viso tra le mie mani, aveva delle labbra piccole ma ben disegnate. Gli inclinai leggermente il capo avvicinando la mia bocca a quella rosata e soffice apertura. Luca deglutì, chiuse gli occhi, socchiuse le labbra. Le nostre lingue si toccarono attorcigliandosi in un amoroso balletto. Lui allungo la sua mano sul mio cazzo e prese a masturbarmi, prese il mio cazzo in bocca. Mi lasciai andare godendo di piacere sentendo la sua lingua sul mio pene gli accarezzavo i cappelli e accompagnavo la sua testa in quel movimento, sborrai nella sua dolce bocca tenendolo fermo per farli ingoiare tutta la mia sborra.
Restammo sdraiati sul letto continuando ad accarezzarci. Ormai era l’ora che ritornassi a casa. Prima di rivestirci ci masturbammo ancora una volta. Sull’uscio di casa ci promettemmo che l’avremmo fatto altre volte.
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