Aperitivo
di
Y
genere
interviste
“E allora? Come è andato il pranzo con X?”
K è una mia amica.
Non ho tante amiche, un sacco di buone conoscenze, ma con poche sono in vera confidenza.
Che poi è una confidenza molto relativa, non sono una che ama aprirsi tanto, il che potrebbe sembrarvi strano se mi state leggendo.
“Bene dai, un pranzetto leggero giusto per vederci tra una lezione e l’altra”, le rispondo sorridendo mentre bevo la birra piccola che ho preso per questo aperitivo primaverile.
“Solo un pranzetto leggero?”
K è la tipica ventenne bella e desiderata da tutti, disinibita e maliziosa.
Per farvi capire, ha perso la verginità a 15 anni, tantissimi fidanzati boni che cambia con molta facilità, è una di quelle che sta sempre in topless e perizoma a mare.
Insomma le piace piacere, le piace attirare l’attenzione e ama farsi i cazzi degli altri.
“Dai, K” rispondo falsamente imbarazzata.
“Mamma mia ma quanto sei pudica, Y” mi canzona.
“Io stasera mi vedo con uno, sai?” continua a parlare.
“L’ho conosciuto su Tinder, sembra carino e di sicuro ha voglia di scopare. Mi sa che stasera mi diverto”
“Bene, brava”
“Ho anche fatto la ceretta integrale di proposito oggi all’ora di pranzo”
“Ottimo”
“Mentre tu e X mangiavate. E poi che avete fatto? Avete visto puntata di una serie su Netflix?”
“Non ti arrendi mai, eh?”
“Sono una gatta curiosa”
Okay, gatta curiosa. Ti conosco da 5 anni. Non fai altro che chiedere particolari intimi della mia vita privata, e sbandieri i tuoi come se mi interessassero.
L’hai voluto tu.
“Come mi trovi senza trucco?”
“Uhm, sei sempre bella. Ma perché me lo chiedi?”
“No, niente”, faccio finta di sviare.
“Oh, ma che significa…”
“Sai, a pranzo a casa da X ci sono andata truccata, ma dopo ho dovuto levare tutto”
“Non capisco”
“Ma certo K. Perché dopo che mi ha scopata da dietro e fatta godere infilandomi pure un dito nel sedere, l’ho fatto venire in faccia”.
K è ammutolita.
“Oh sì, come al solito schizzi abbondanti e gustosi. Mi ha proprio fatto una doccia”.
K è allibita.
“Guarda qui” le dico sbottonando la camicetta nera che indosso e mostrando appena l’incavo del seno.
“Era così tanta che mi ha colpito pure le tette. Solo che non avevo tempo di fare una doccia e mi sono pulita con un fazzoletto”
“Ah”
“E’ bello stare a parlare qui con te, bere una birretta e sentire ancora l’odore dello sperma del mio ragazzo addosso”
“Ah”
“E tu? Dai dimmi, raccontami tu dove ti piace farti venire”
K fa un lungo sospiro, proprio lungo e profondo.
“O-o-okay” balbetta.
K è una mia amica.
Non ho tante amiche, un sacco di buone conoscenze, ma con poche sono in vera confidenza.
Che poi è una confidenza molto relativa, non sono una che ama aprirsi tanto, il che potrebbe sembrarvi strano se mi state leggendo.
“Bene dai, un pranzetto leggero giusto per vederci tra una lezione e l’altra”, le rispondo sorridendo mentre bevo la birra piccola che ho preso per questo aperitivo primaverile.
“Solo un pranzetto leggero?”
K è la tipica ventenne bella e desiderata da tutti, disinibita e maliziosa.
Per farvi capire, ha perso la verginità a 15 anni, tantissimi fidanzati boni che cambia con molta facilità, è una di quelle che sta sempre in topless e perizoma a mare.
Insomma le piace piacere, le piace attirare l’attenzione e ama farsi i cazzi degli altri.
“Dai, K” rispondo falsamente imbarazzata.
“Mamma mia ma quanto sei pudica, Y” mi canzona.
“Io stasera mi vedo con uno, sai?” continua a parlare.
“L’ho conosciuto su Tinder, sembra carino e di sicuro ha voglia di scopare. Mi sa che stasera mi diverto”
“Bene, brava”
“Ho anche fatto la ceretta integrale di proposito oggi all’ora di pranzo”
“Ottimo”
“Mentre tu e X mangiavate. E poi che avete fatto? Avete visto puntata di una serie su Netflix?”
“Non ti arrendi mai, eh?”
“Sono una gatta curiosa”
Okay, gatta curiosa. Ti conosco da 5 anni. Non fai altro che chiedere particolari intimi della mia vita privata, e sbandieri i tuoi come se mi interessassero.
L’hai voluto tu.
“Come mi trovi senza trucco?”
“Uhm, sei sempre bella. Ma perché me lo chiedi?”
“No, niente”, faccio finta di sviare.
“Oh, ma che significa…”
“Sai, a pranzo a casa da X ci sono andata truccata, ma dopo ho dovuto levare tutto”
“Non capisco”
“Ma certo K. Perché dopo che mi ha scopata da dietro e fatta godere infilandomi pure un dito nel sedere, l’ho fatto venire in faccia”.
K è ammutolita.
“Oh sì, come al solito schizzi abbondanti e gustosi. Mi ha proprio fatto una doccia”.
K è allibita.
“Guarda qui” le dico sbottonando la camicetta nera che indosso e mostrando appena l’incavo del seno.
“Era così tanta che mi ha colpito pure le tette. Solo che non avevo tempo di fare una doccia e mi sono pulita con un fazzoletto”
“Ah”
“E’ bello stare a parlare qui con te, bere una birretta e sentire ancora l’odore dello sperma del mio ragazzo addosso”
“Ah”
“E tu? Dai dimmi, raccontami tu dove ti piace farti venire”
K fa un lungo sospiro, proprio lungo e profondo.
“O-o-okay” balbetta.
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