Aperitivo 3
di
Y
genere
sentimentali
E’ in imbarazzo, K.
Glielo leggo sul volto.
Sono stata una stronza, ma se l’è cercata.
“Ah, bene. Non avevo dubbi”, rincaro.
“In che senso?”
“Nel senso che se piacciono a me certe cose, perché non dovrebbero piacere anche a te, che hai molta più esperienza, no?”
“Ah sì, certo”.
Ha la voce tremante e distoglie lo sguardo.
Ci sono degli attimi di silenzio.
Lunghi attimi di silenzio.
“No, Y. No”
“Cosa no?”
“Non mi piace farmi venire in faccia, sul seno, in bocca, dove cazzo vogliono loro. Non mi piace per niente. Mi fa schifo”
E scoppia a piangere.
Ora sono io quella in imbarazzo.
“Hey, hey. Ma cosa sta succedendo? Io non volevo…”
Singhiozza K.
“Non mi piace”
“Ma certo, mica deve piacerti…”
“Non mi piace perché non mi vogliono bene. Non mi piace perché per loro sono quella facile che la dà a tutti e non dice mai di no. MI FA SCHIFO”.
E ora sono proprio pentita.
Mi alzo dalla sedia, e l’abbraccio.
Ci abbracciamo.
“Su calma…”
“Scusa”
“Ma scusa di cosa?”
“Volevo solo stuzzicarti, darti fastidio. Faccio schifo. E me lo merito”
Torno al mio posto.
“Dimmi tutto”
“Mi sono scocciata, Y. Mi sono scocciata di essere così. Io non sono così. Giurami che non dirai niente a nessuno”
“Giuro”
“Mi sono scopata il mondo. Anzi no. Il mondo si è scopata me. Mi sono fatta scopare perché si accorgesse di me. Fin da ragazzina. E le volte che mi è piaciuto si contano sulle dita di una mano”
“Continua”
“Lo so che per te sono l’amica troietta, lo so che pensi che sia un’esibizionista sempre con le tette e il culo al vento”
“Sei una mia amica. Non me ne frega niente di quello che fai col tuo corpo”
“Sai cosa? Mentre mi raccontavi di X che ti imbratta le tette, vedevo una ragazza innamorata”
“Lo sono”
“CHE SI FA SBORRARE IN FACCIA CON AMORE”
“Shh, parla piano che ci cacciano”
Per fortuna il locale è vuoto.
“E ti ho invidiata. Ti ho immaginata complice di X. Felice di averlo fatto godere e che ti abbia fatto godere”
“E’ vero”
“Vorrei anche io essere sbattuta da uno che mi vuole bene. Uno che mi trova intelligente..”
“Ma tu sei intelligente”
“Sì, intelligente a succhiare cazzi”
E’ completamente sbroccata.
Mi fa pena.
“Okay, mi sa che il discorso è molto complesso. E che entrambe abbiamo un’idea sbagliata dell’altra. Tu pensi che ti giudichi una zoccola, e io penso che tu mi ritenga una santarellina da missionaria”
Sorride tra le lacrime, K.
“Eh eh eh. Sì”
“Ora che siamo venute allo scoperto, ti faccio una domanda”
“Dimmi”
“Vuoi conoscere W?”
Glielo leggo sul volto.
Sono stata una stronza, ma se l’è cercata.
“Ah, bene. Non avevo dubbi”, rincaro.
“In che senso?”
“Nel senso che se piacciono a me certe cose, perché non dovrebbero piacere anche a te, che hai molta più esperienza, no?”
“Ah sì, certo”.
Ha la voce tremante e distoglie lo sguardo.
Ci sono degli attimi di silenzio.
Lunghi attimi di silenzio.
“No, Y. No”
“Cosa no?”
“Non mi piace farmi venire in faccia, sul seno, in bocca, dove cazzo vogliono loro. Non mi piace per niente. Mi fa schifo”
E scoppia a piangere.
Ora sono io quella in imbarazzo.
“Hey, hey. Ma cosa sta succedendo? Io non volevo…”
Singhiozza K.
“Non mi piace”
“Ma certo, mica deve piacerti…”
“Non mi piace perché non mi vogliono bene. Non mi piace perché per loro sono quella facile che la dà a tutti e non dice mai di no. MI FA SCHIFO”.
E ora sono proprio pentita.
Mi alzo dalla sedia, e l’abbraccio.
Ci abbracciamo.
“Su calma…”
“Scusa”
“Ma scusa di cosa?”
“Volevo solo stuzzicarti, darti fastidio. Faccio schifo. E me lo merito”
Torno al mio posto.
“Dimmi tutto”
“Mi sono scocciata, Y. Mi sono scocciata di essere così. Io non sono così. Giurami che non dirai niente a nessuno”
“Giuro”
“Mi sono scopata il mondo. Anzi no. Il mondo si è scopata me. Mi sono fatta scopare perché si accorgesse di me. Fin da ragazzina. E le volte che mi è piaciuto si contano sulle dita di una mano”
“Continua”
“Lo so che per te sono l’amica troietta, lo so che pensi che sia un’esibizionista sempre con le tette e il culo al vento”
“Sei una mia amica. Non me ne frega niente di quello che fai col tuo corpo”
“Sai cosa? Mentre mi raccontavi di X che ti imbratta le tette, vedevo una ragazza innamorata”
“Lo sono”
“CHE SI FA SBORRARE IN FACCIA CON AMORE”
“Shh, parla piano che ci cacciano”
Per fortuna il locale è vuoto.
“E ti ho invidiata. Ti ho immaginata complice di X. Felice di averlo fatto godere e che ti abbia fatto godere”
“E’ vero”
“Vorrei anche io essere sbattuta da uno che mi vuole bene. Uno che mi trova intelligente..”
“Ma tu sei intelligente”
“Sì, intelligente a succhiare cazzi”
E’ completamente sbroccata.
Mi fa pena.
“Okay, mi sa che il discorso è molto complesso. E che entrambe abbiamo un’idea sbagliata dell’altra. Tu pensi che ti giudichi una zoccola, e io penso che tu mi ritenga una santarellina da missionaria”
Sorride tra le lacrime, K.
“Eh eh eh. Sì”
“Ora che siamo venute allo scoperto, ti faccio una domanda”
“Dimmi”
“Vuoi conoscere W?”
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