K e W parte 1
di
Y
genere
sentimentali
Che bella coppia che sono K e W.
Sono proprio compiaciuta della mia idea, cioè di averli presentati l’uno all’altra.
E’ stato un lavoro certosino, mirato, attento.
Basato sulla sincerità assoluta.
K sa che sono stata con W, W sa che K è molto meglio e molto più delicata della mangiauomini che ha interpretato fino ai suoi vent’anni.
E’ anche cambiata nella maniera di vestirsi, sempre sexy ma molto più sobria.
Il rapporto tra me e lei è cresciuto, è diventato profondo, confidenziale, una vera amicizia tra ragazze.
Naturalmente parliamo di sesso. Parliamo spessissimo di sesso, e a me fa piacere perché non fingiamo più.
Le ho dato dei consigli, per esempio l’ho convinta a farsi prescrivere la pillola, avendo ora un fidanzato fisso non deve più temere per la salute e neanche per eventuali gravidanze indesiderate.
Curioso come la componente affettiva spinga certe donne ad apprezzare pratiche che prima si facevano solo per compiacere l’altro.
Ne discutiamo proprio ora, mentre siamo sedute per il solito aperitivo nel solito locale.
“Hai ragione, sai”, mi dice.
“In che senso?”, rispondo.
“E’ bello farsi venire dentro”, sorride con una dolcezza commovente, la mia amica K.
“Già”
“Ti confesso una cosa. Prima di arrivare qui sono stata da W e lo abbiamo fatto”
“Wow”
“E mi è venuto dentro”
Io invece ti confesserei che sentire questi racconti, un po’ mi eccita.
“E dopo non mi sono fatta il bidè”
“Eh?”
“Sì, mi piaceva l’idea di portarmi qualcosa di suo in giro per la città”
“Ma doppio wow”
“E mentre ti parlo, sento che qualcosa sta colando fuori. Ho un salvaslip, sia chiaro”
Mi sto bagnando. Non vorrei ma sta succedendo.
“Ecco, questa non l’ho fatta mai. Nel senso che dopo, se devo uscire, mi lavo bene. Però che cosa dolce e romantica a modo suo”.
“Dovresti provare”
“Credo proprio che lo farò”
Tra noi cala per un momento un silenzio fatto di percettibile turbamento. Un silenzio che rompo io.
“K, vorrei farti una proposta. Sei libera di mandarmi a quel paese, anzi, ti chiedo scusa se ti darò fastidio”
“Dimmi pure”
“Posso assistere a una vostra scopata?”.
Sono proprio compiaciuta della mia idea, cioè di averli presentati l’uno all’altra.
E’ stato un lavoro certosino, mirato, attento.
Basato sulla sincerità assoluta.
K sa che sono stata con W, W sa che K è molto meglio e molto più delicata della mangiauomini che ha interpretato fino ai suoi vent’anni.
E’ anche cambiata nella maniera di vestirsi, sempre sexy ma molto più sobria.
Il rapporto tra me e lei è cresciuto, è diventato profondo, confidenziale, una vera amicizia tra ragazze.
Naturalmente parliamo di sesso. Parliamo spessissimo di sesso, e a me fa piacere perché non fingiamo più.
Le ho dato dei consigli, per esempio l’ho convinta a farsi prescrivere la pillola, avendo ora un fidanzato fisso non deve più temere per la salute e neanche per eventuali gravidanze indesiderate.
Curioso come la componente affettiva spinga certe donne ad apprezzare pratiche che prima si facevano solo per compiacere l’altro.
Ne discutiamo proprio ora, mentre siamo sedute per il solito aperitivo nel solito locale.
“Hai ragione, sai”, mi dice.
“In che senso?”, rispondo.
“E’ bello farsi venire dentro”, sorride con una dolcezza commovente, la mia amica K.
“Già”
“Ti confesso una cosa. Prima di arrivare qui sono stata da W e lo abbiamo fatto”
“Wow”
“E mi è venuto dentro”
Io invece ti confesserei che sentire questi racconti, un po’ mi eccita.
“E dopo non mi sono fatta il bidè”
“Eh?”
“Sì, mi piaceva l’idea di portarmi qualcosa di suo in giro per la città”
“Ma doppio wow”
“E mentre ti parlo, sento che qualcosa sta colando fuori. Ho un salvaslip, sia chiaro”
Mi sto bagnando. Non vorrei ma sta succedendo.
“Ecco, questa non l’ho fatta mai. Nel senso che dopo, se devo uscire, mi lavo bene. Però che cosa dolce e romantica a modo suo”.
“Dovresti provare”
“Credo proprio che lo farò”
Tra noi cala per un momento un silenzio fatto di percettibile turbamento. Un silenzio che rompo io.
“K, vorrei farti una proposta. Sei libera di mandarmi a quel paese, anzi, ti chiedo scusa se ti darò fastidio”
“Dimmi pure”
“Posso assistere a una vostra scopata?”.
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