La striscetta nera

K è veramente abile.
Okay, sono un’affezionata dell’estetista ma non riuscivo più a sopportarmi con quel boschetto tra le gambe.
Anche se mi ha aiutato a contenere la cascata di sperma che X mi ha scaricato dentro stamattina, e fa parte del nostro patto di dominazione e sottomissione, mi sono scocciata.
“Lascio la striscetta?” mi chiede la mia migliore amica mentre sono nuda a gambe spalancate sul suo letto, con un asciugamano sotto il culo.
“Sì, mi piace così”
“Okay, Fai una bella doccia con acqua calda, e poi passa l’aloe vera e abbiamo finito” dichiara mentre pulisce il rasoio.
La guardo e sorrido.
“Perché hai voluto una foto della spazzola nel culo?”
K si morde le labbra.
“Per ricordo”
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno.
“Sto approfittando della tua toilette oggi”
“Ed io di quanto sei porca”
Già, quanto sono porca.
Sodomizzarla con la spazzola e poi farmi depilare mi ha eccitato da morire, ma se questa digressione agli ordini di X, mi riferisco alla striscetta nera che ora adorna il mio bellissimo monte di Venere, non voglio “subire” le attenzioni esplicite di nessuno, glielo ho giurato.
Poi non so neanche quanto K sia disposta a leccarmi o altro.
Quello che è sicuro è che devo venire, perché sto impazzendo. K se ne sarà accorta di sicuro.
E infatti.
“Sei eccitata, vero Y?”
Ridacchio.
“Ma come lo hai capito?”
“Non ho mai leccato o toccato un’altra donna”
Questa è una coltellata.
“K, non è questo il giorno giusto. Già credo di aver trasgredito troppo…”
“Posso vederti mentre ti masturbi? Lo so che in bagno ti saresti toccata. Ti chiedo solo di vedere”
Faccio finta di pensarci un po’, ma la risposta è ovvia.
“Ma certo, però prima la doccia”
“Ti faccio compagnia in bagno e…”
“Sì?”
“Porta questa con te” dice porgendomi la spazzola che fino a poco prima era nel suo culo.