Con lui mai e poi mai

di
genere
gay

Andavo di fretta quando quasi mi scontrai con Mauro che avevo conosciuto ad uno stage di qualche giorno due annetti prima, ciao mi disse dove vai così di fretta, ho l'ultimo pullman che parte a breve spiegai, ma lui si offrì macché pullman ti accompagno io a casa tua, aiuto sapevo che dovevo assolutamente evitarlo a Mauro ma lui insistette e non riuscii a convincerlo, anzi andiamo a farci una birra offro io disse, parlammo del più e del meno nel bar in cui ci fermammo, dopo un'oretta e più salii in macchina con lui, aveva una machina bella e spaziosa, erano circa 10 km di strada non molto trafficata per arrivare a casa mia, quando passò davanti a una pineta a metà strada accostò e spense la macchina, non mi sono dimenticato di te e di quella serata insieme disse, durante lo stage li avevo fatto una sega in seguito ad una serata rocambolesca, in realtà avrei voluto scopare con lui e tanto insistette per convincermi ad andare oltre, ma quando tolse fuori il suo cazzo enorme capii che con lui oltre una sega con lui non sarei mai andato, già, anche io mi ricordo di quella serata dissi stando sull'attenti e chiedendomi cosa volesse da me, mi piacerebbe finire quello che abbiamo iniziato disse, mi mise una mano sulla nuca e mi bació risposi al suo bacio cercando di tenere le mani a posto ma lui ad un certo punto mi prese la mano e la portò sul suo pacco, sentii il suo cazzo duro sotto i pantaloni e quando strinsi le mani mi promisi che al massimo li avrei fatto un'altra sega, il suo cazzo era come lo ricordavo: enorme. Ti voglio scopare mi disse, io non faccio quelle cose dissi al massimo ti faccio una sega risposi, le seghe si fanno ai ragazzini noi siamo grandi cercando di convincermi, proprio andando molto oltre ti posso fare un pompino dissi eccitato, si spogliò completamente e voleva che lo facessi pure io, ma sapevo il rischio che correvo spogliandomi, il suo cazzo enorme mi avrebbe completamente sfondato preferivo i cazzi piccoli, era una mia scelta e avevo proprio una fobia dei cazzi grossi, iniziai a succhiarglielo cercando di fare il meglio, la sua mano cercava il mio sederino, avevo dei pantaloni che sulla vita avevano un elastico e quindi riuscì a toccarmi le natiche con la sua mano che continuava ad andare in avanscoperta, praticamente in breve mi trovai col suo cazzo in bocca e un suo dito nel culo, ci sapeva fare il bastardo col suo dito era riuscito a farmi venire voglia di cazzo, ma non del suo mi ripetei mentalmente, devo dire anche che un pompino completo non lo avevo mai fatto, avevo succhiato quasi tutti i cazzi con cui avevo avuto a che fare ma non ero mai andato oltre, il fatto è che tardava troppo a venire, provai a finire il lavoro con la mano e spostandomi non arrivava più ad infilarmi il dito nel culo, mi avvicinai di mia spontanea volontà per farlo continuare, perché lo feci? Perché del suo dito non riuscivo a farne a meno, che voglia di cazzo che avevo, già ma non il suo continuavo a ripetermi, ricominciai a succhiarglielo ma niente non veniva, ad un certo punto stanchissimo mi sdraiai pancia a terra sul sedile della macchina, una posizione rischiosissima, avevo proprio voglia di cazzo, sarei uscito fuori cercando di fermare un automobilista che avesse un cazzo piccolo pensai, venni destato dai miei pensieri da Mauro che salì sopra di me strisciando il suo cazzo sul mio culo nudo, e ora come faccio pensai, quasi impossibile divincolarmi, incominciò a baciarmi il collo e leccarmi le orecchie, avevo i brividi, e il suo cazzo continuava a stusciarmi, non aveva fretta e non mi diede l'impressione di volermi contro la mia volontà, fece un primo tentativo e sentii il suo cazzo appoggiarsi sul mio culo, non riusciva ad infilarlo, continuò a stusciarmi ancora e dopo un po' incominciò a leccarmi l'ano con le mani allargó le natiche riuscendo a leccarmi pure all'interno, sentii i brividi era un esperienza che non avevo mai provato prima, prese qualcosa dal cruscotto, vasellina lessi, mi lubrificó per benino l'interno ano infilandomi il suo dito più lungo facendolo scorrere una decina di volte, poi se lo spalmò sul cazzo ed io col culetto bello e lubrificato attendevo il regalo più ambito, un bel cazzone, non solo non volevo più sottrarmi a lui ma attendevo pazientemente che finisse, stavolta riuscì ad infilarlo e dimostrò di essere pratico in materia, una volta dentro non lo faceva andare in profondità, ne infilava un pochino e poi riniziava lo fece almeno mezza dozzina di volte, dal mio punto di vista per il momento tutto procedeva bene nonostante le paure iniziali non mi stava facendo male, sicuramente il cazzo di Sergio preso 2 mesetti prima aveva contribuito ad abituarmi a misure più grandi, ad un certo punto spinse più a fondo e continuò con un certa regolarità ad andare e venire, era uno scopatore eccezionale e mi piaceva il suo modo di fare, l'amplesso stava durando abbastanza, cambiai posizione mettendomi alla pecorina sembrò approvare andando anche più a fondo, quando venne continuò a pomparmi fino a quando non uscì l'ultima goccia di sperma, eravamo tutti e due esausti, aveva una faccia strana, credo che fosse convinto di avermi sverginato, sembrava quasi che volesse chiedermi scusa, ma ero io che dovevo chiedere grazie a lui per avermi fatto vivere un'esperienza irripetibile, infine toccandomi il cazzo mi chiese se volessi una sega, quando mi fece venire mi disse che era la prima volta che toccava un cazzo.
scritto il
2021-12-23
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