La mia mamma è una troia 6 - Lui e la mamma a casa dello zio che l'ha sverginata.

di
genere
incesti

La donna totalmente infatuata dal nuovo amore per suo figlio, pareva aver dimenticato la sua sfrenata passione per il cazzo e per questo, aveva annullato tutti gli impegni che aveva preso in precedenza coi numerosi amanti che frequentava abitualmente lasciando al tempo stesso "Orfani inconsolabili" tutti quei camionisti e vari guardoni motorizzati che tutti i sabato sera l'aspettavano insieme al marito al parcheggio dell'autostrada.

Col figlio era stata una lunga luna di miele durata quasi un mese durante il quale aveva occupato ininterrottamente il posto del padre nel lettone matrimoniale.

Un giorno mentre erano seduti a tavola per la cena, Clara aveva ricevuto una telefonata dallo zio (Quello che l'aveva sverginata spalancandole un mondo di piacere davanti a se che sino a quel momento, giovane com'era, si era limitata a fare pompini a tutti i ragazzi della scuola compreso un prof. di latino) che l'aveva invitata a passare un paio di giorni da lui approfittando del fatto che la moglie ed i due figli erano andati dai nonni.

-Cosa ne pensi Gigi, accetto l'invito e gli facciamo la sorpresa di presentarci insieme io e te?-

Il ragazzo pareva perplesso quando era intervenuto il padre:

-Non preoccuparti per me Gigi, credo che questa sia una ottima occasione per approfondire la conoscenza con tua madre e scoprire tratti della sua storia che sicuramente non conosci ancora.-

Il mattino successivo Clara si era recata nel suo ufficio dove occupava una posizione di tutto rilievo essendo, dopo l'ingegnere capo, la figura principale.

Aveva cominciato a lavorare in quel posto subito dopo essersi laureata grazie al 30 e lode ottenuto agli esami di laurea.

Naturalmente in quell'ufficio non venivano apprezzate solo le sue qualità professionali ma anche la sua bellezza e la sua avvenenza fisica e la sua disinvoltura che le facevano ricevere continue proposte (Compreso quelle del grande capo e di importanti clienti) che lei respingeva sempre con garbo adducendo il fatto che fosse sposata e fedele al marito.

Chiaramente, non voleva confondere la sua vita "privatissima" col lavoro.

Questo fatto tuttavia, non le impediva di fare qualche pompino o farsi scopare da qualche aitante straniero durante la sua visita in cantiere circondata da maestranze di ogni provenienza e colore.

Le piaceva il sapore del cazzo sudato e dal sapore muschiato!

Naturalmente data la sua posizione avrebbe potuto avvisare anche telefonicamente che si sarebbe assentata per tre giorni ma, la sua professionalità, appunto, le aveva suggerito di farlo di persona.

Il viaggio in macchina era durato quasi quattro ore durante i quali la donna aveva tenuto costantemente eccitato il figlio coi suoi ricordi dello zio da quando da bambina, la coccolava tenendola sulle ginocchia sino al giorno in cui l'aveva resa donna.

Quando lo zio aveva aperto la porta, era rimasto sorpreso nel vedere la nipote (Splendente più che mai nonostante il viaggio) accompagnata da quel bel ragazzo che non aveva subito riconosciuto non avendolo più visto da quasi 2 anni durante i quali da adolescente si era trasformato in un bel giovanotto due spanne più alto della mamma e con un fisico decisamente prestante.

-Cristo ma tu sei Gigi!-

Aveva esclamato quando finalmente l'aveva riconosciuto.

Poi, dopo aver abbracciato la nipote salutandola con un lungo bacio alla francese, tenendola per mano, mentre si dilungava in complimenti (per quanto fossero belli lei e il ragazzo) , li aveva accompagnati dentro la casa dove sul tavolo del salotto faceva bella mostra un vaso con 12 magnifiche rose rosse con alla base un bigliettino che recitava "Benvenuta amore mio".

In salotto lo zio si era seduto accanto alla nipote mentre suo figlio sedeva sulla poltrona di fronte a loro.

-Ne ero sicuro!

Erano anni oramai che aspettavo che si compisse questo miracolo.

Lo so, mi rendo conto che la mia attesa era piuttosto prematura, precipitosa direi, ma devo constatare, se ciò che immagino è la verità, che la mia attesa non è stata vana.

Lo capisco da come vi guardate.

Non sono gli sguardi d'amore di una madre verso suo figlio ma neanche quello di un ragazzo verso la propria mamma.

Vedo sguardi d'amore e di passione, sguardi di desiderio.

Gli sguardi di chi non è mai sazio dell'altro dal punto di vista affettivo, amoroso e fisico.

Vedo nei suoi occhi la voglia di starti dentro e nei tuoi la voglia di abbracciarlo a cosce spalancate.-

Aveva detto lo zio osservando il giovane mentre accarezzava i capelli di sua madre.

-Hai ragione zio, è da un mese oramai che io e Gigi facciamo l'amore e dormiamo nello stesso letto matrimoniale mio e di mio marito.-

-Tu sei fortunato ragazzo e credo che davvero tu non ti renda conto della fortuna che ti è capitato ad essere parte di quella famiglia.

Hai un padre meraviglioso che ha dedicato tutta la sua vita e tua madre, a te e tua sorella amandovi più di ogni altra cosa.

Quale altro padre avrebbe ceduto il proprio talamo coniugale al figlio affinché potesse vivere il suo sogno d'amore con la mamma e la passione incestuosa che li lega indissolubilmente sin dal momento del tuo concepimento.

E tua madre!? Dio mio tua madre che donna!

Bellissima, intelligente e con una capacità incredibile di vivere una vita libera, slegata da ogni pregiudizio ed ogni tabù che costringono ed umiliano l'esistenza di quasi tutti gli uomini e donne a qualunque cultura o religione appartengano.

Tue madre come un'aquila è volata in alto sulle miserie del mondo osservandole e studiandole senza farsene condizionare.

E devo confessarti che non è stato per nulla merito mio che l'ho resa donna svelandole i segreti del sesso e dell'amore.

Tua madre era già così!

Tua madre aveva un'indole, un'intelligenza ed una personalità che sin da bambina ne segnavano la strada.

Tua madre era già come il blocco di marmo di Michelangelo, apparentemente muto, inerte ed informe che al suo interno contiene già tutte le meraviglie del mondo.

Bisogna solo saperle estrarre e tua madre l'ha fatto liberandosi dalla soverchia inutile zavorra che l'avrebbe potuta castrare per sempre.

Io l'ho vista all'opera tua madre.

L'ho vista in famiglia, l'ho vista a scuola, l'ho vista sul lavoro, l'ho vista con suo marito e con i suoi figli facendo sempre il suo dovere ma l'ho vista anche alle prese con miriadi di maschi ai quali ha dato piacere traendone il senso di libertà che, come le aquile le permetteva di godere e volare in alto.

Persino i figli, tua madre ha fatto quando, come e con chi ha voluto facendone dono al marito che vi ha accettati ed amati più che se foste stati generati dal suo seme.-

La nipote che non aveva mai ascoltato parole così belle su di lei era rimasta in silenzio stringendogli la vita col braccio un po' tremante ed il cuore in subbuglio.

Anche il ragazzo a bocca aperta aveva ascoltato quelle parole meravigliose sulla sua mamma. "Non era una troia sua madre" come talvolta gli capitava di pensare ma era semplicemente una donna fuori dal comune impossibile da catalogare coi metodi tradizionali: "Era una donna libera!"

-Sai zio, alcune delle cose che mi stai dicendo tu, me le avevano dette Aziz e mio marito in quel periodo in cui anche lui aveva passato un mese nel mio letto nel posto di Antonio.-

-Aziz chi? Quel ragazzo di colore che avevi incontrato qui a casa mia?-

-Proprio lui che avevo "visto" da te insieme a quel ragazzo polacco.

Tu forse non sai che Aziz al suo paese era laureato in storia e filosofia ed era finito per motivi politici a rifugiarsi in Italia dove aveva trovato lavoro come manovale in una grossa ditta di lavori edili.

Io ricordo bene come mi avevate fatto godere in tre sino al mattino quella notte ma ricordo anche l'impressione che mi aveva fatto il suo enorme arnese che su di me usava con una incredibile delicatezza come le parole che usava e la gentilezza delle sue mani sulla mia pelle.

Io non te l'ho mai detto ma dopo quella volta ero andata a cercarlo e con lui ho passato un fantastico mese di sesso e di passione pura.

Avevo persino pensato di farmi ingravidare da lui ma parlandone con mio marito avevo capito a quanti problemi potevo andare incontro con un bambino nero in casa e così, a malincuore avevo desistito rinunciando a quel bellissimo sogno ma con l'obiettivo che appena possibile ne adotteremo uno per dargli una vita felice.

Il ricordo che mi ha lascito però la notte prima che lo trasferissero all'estero è qualcosa fissata nella mia memoria in maniera indelebile.

Quella sera era venuto a cena da noi con due suoi amici.

L'ospitalità di mio marito era stata davvero incredibile.

Conoscendo le loro provenienze, aveva preparato i piatti secondo le loro tradizioni aggiungendo solo i dolci e le bevande italiane rigorosamente analcoliche ad esclusione di una bottiglia di Prosecco per Igor, un ragazzo ucraino gentile e ben dotato per le mie esigenze.

Dopo la cena, mentre mio marito si occupava di rassettare la tavola, io mi ero appartata con tutti e tre in camera da letto dove mi hanno preso di peso e mi hanno portata in paradiso.

Sentivo le loro mani, le loro bocche, le loro verghe ed i loro ansimi dappertutto dentro e fuori il mio corpo e nel più profondo della mia anima.

I loro cazzi da soli o in coppia hanno occupato ogni foro e ogni anfratto sino a che, nel culmine della lussuria, aveva due cazzi nel culo mentre Aziz disteso su di me mi faceva sentire la sua verga sino alla bocca dello stomaco mentre la sua lingua ravanava la il mio cavo orale intrecciandosi alla mia come fosse un rettile vivo.

Dio mio quanti orgasmi quella notte quanta sborra dentro di me, sui mie seni, sul mio viso, sui miei capelli e persino addosso a mio marito che al culmine dell'orgia mi era accanto e mi accarezzava il viso mentre con l'altra mano si masturbava godendo proprio nel momento in cui Aziz mi scaldava l'utero coi suoi fiotti bollenti di sborra.-

Mentre la mamma rievocava quegli incredibili ricordi, il ragazzo eccitato, aveva estratto il cazzo ed inginocchiandosi davanti a lei, le aveva sfilato il perizoma ed aveva cominciato a leccarle la fica già satura di umori fluidi e caldi.

Mentre il ragazzo la leccava strappandole gemiti di piacere, lo zio che oramai le aveva scoperto i seni e la stava accarezzando, le si era avvicinato all'orecchio e dopo averglielo pennellato un po' con la lingua come piaceva a lei, le aveva bisbigliato:

-Clara, ho una sorpresa per te.-

-Cosa?-

Aveva esclamato lei in preda a gemiti di piacere.

-Aziz è tornato in Italia e insegna filosofia all'università per stranieri di Perugia.
L'ho informato che avresti trascorso qualche giorno qui con me e se vuoi, domattina potrebbe essere qui insieme ad un suo amico.

Naturalmente mi sono permesso di informarlo perché a tua insaputa, mi aveva raccontato tutto della vostra storia e della passione che vi aveva legati prima che lui partisse.-

-Se voglio?
e me lo chiedi?
Certo che voglio!-

Aveva risposto la donna tirandosi su di scatto staccandosi così dalla bocca del figlio che la stava leccando:

-Scusami cucciolo se ho avuto questo scatto ma lo zio mi ha informato che domattina Aziz e un suo amico verranno qui!

Non trovi anche tu che sia una cosa meravigliosa così potrete conoscervi meglio anche voi.-

Aveva detto la donna rivolgendosi al figlio che giaceva in ginocchio con la bocca impastata dai suoi umori vaginali.

Poi lo zio, rivolgendosi alla donna le aveva detto:

-Clara, credo che sia arrivato il momento che tu regali un bambino anche a tuo figlio.
Da dopodomani quando Aziz sarà ripartito tu interrompi la pillola e ti dedichi a lui con la passione che sai.

Da quel momento, io mi limiterò a giocare con gli altri tuoi buchi o con indosso il preservativo mentre lui ti dovrà versare in corpo tutto il seme di cui è capace.

Credo che tuo marito se l'aspetti e che sarà felice di accudire un marmocchio di cui lui sarà il padre, tu la mamma e la nonna mentre tuo figlio e tua figlia, avranno un fratellino da proteggere.-

segue












scritto il
2021-12-30
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