Sottomesso Cap.6

di
genere
dominazione

Ero sempre in ginocchio a leccare la sua fichetta e le chiesi con chi stesse chattando, lei mi guardò fisso negli occhi e io dovetti abbassarli, mi disse con chi mi pare, tu continua a leccare finché non ti dico di smettere, umiliato e eccitato continuai per qualche altro minuto, lei continuava a chattare, ad un tratto mi scansò dalla sua fica, mi allont po'anò con un piede sul viso, poi lo poggiò sulla teste e mi fece abbassare fino a poggiare la fronte a terra, mi mise un piede vicino al viso e l'altro sulla nuca, scatto una foto e la inviò ridendo, vide che ero eccitato come non mai, e mi disse, ma allora ti piace proprio essere sottomesso da me ?
Senza attendere risposta mi disse allora leccami il piede in segno di sottomissione alla tua Padrona, stavo per attraversare un confine che non sapevo dove mi avrebbe portato e non fui veloce nell'obbedire, lei si alzò in piedi e permette il suo piede sulla nuca, lecca forza, e io di nuovo capitolai iniziando a leccare, in poco tempo ero diventato lo schiavo di quattro persone, chissà cosa mi riservava il futuro pensavo mentre leccavo il piede di mia moglie.
Lei iniziò a parlarmi, mi disse visto che sei cosi obbediente ora devi dirlo in modo chiaro io farò un video in cui ti dichiari mio schiavo senza più nessun diritto, potrò fare di te quello che voglio, e se osi ribellarti invio questo video al tuo lavoro e ai tuoi parenti, ti sputtanerò e ti leverò tutto, io stavo piagnucolando, perché mi fai questo chiesi, la sua risposta mi terrorizzò, perché qualcuno mi ha detto che sarebbe stato facile sottometterti e che anzi ti sarebbe piaciuto, ed aveva ragione.
Il mio Padrone e Dimitri avevano iniziato a spingermi sempre più in basso e con la complicità di mia moglie che però non sapeva le loro vere intenzioni.
Lei intanto si godeva il suo trionfo, mi fece sollevare la testa tirandomi per i capelli e mi fece ripetere delle frasi, dopo ogni frase mi rispingeva a leccargli i piedi dopo aver finito mi disse di restare giù mi girò intorno e arrivata dietro mi fece allargare le gambe con un calcetto, poi mi diede un violento calcio nelle palle, quasi svenni per il dolore, caddi a faccia in avanti piangendo, lei ne approfittò e mi schiacciò lo scroto e il pisello che si era istantaneamente ammosciato, chiesi pietà avrei fatto qualsiasi cosa avesse voluto, ma la pregavo di smettere quella tortura, farai qualsiasi cosa vorranno anche i miei amici quelli che ti stanno tanto sul cazzo vero ? E io risposi si tutto quello che vuoi però fermati.
Fini la ripresa con una inquadratura del viso sofferente e in lacrime dicendomi ringraziami cane e io ormai senza forze risposi grazie Padrona.
Da quel giorno le cose cambiarono in casa, lei non faceva quasi piu nulla dei lavori domestici che in parte non faceva la nostra colf, e quindi toccavano a me, in casa giravo sempre in slip e basta.
Al lavoro le cose erano in apparenza normali, fino al giorno in cui mi avvertirono di una visita, qundo bussarono alla porta andai ad aprire e per poco non svenni, mi trovai davanti il mio Padrone, Dimitri e Tamara, be' non ci fai entrare mi chiese il Padrone, mi spostai e li feci passare, poi chiusi la porta alle loro spalle, loro si girarono verso di me che ero rimasto fermo vicino alla porta, mi guardarono e poi il Padrone indicò il pavimento, ero nel panico, mi girai per chiudere la porta a chiave, ma non feci in tempo, Tamara mi aveva afferrato per lo scroto e aveva dato una strizzata poderosa, caddi in ginocchio, e Lei mi disse cattiva quando ci vedi devi metterti immediatamente a quattro zampe dovunque sei e qualsiasi cosa fai capito ?
non fartelo più ripetere cagna e ora leccaci i piedi.
Mi avvicianai a quattro zampe e iniziai a leccare le scarpe del Padrone, un calcetto sul viso mi fece capire che dovevo passare agli altri, dopo aver finito restai giù con la fronte a terra, Tamara intanto mi slacciava i pantaloni, tirava giu le mutande e dalla borsa tirava fuori due pacchetti, ne aprì uno, tirò fuori un plug anale con pietra rosa, mi tirò per i capelli e me lo mise in bocca, ordinandomi di insalivarlo bene, poi me lo mise nel culo, sobbalzai era abbastanza grande e fastidioso, mi tiro su in ginocchio, e mi disse scarta il regalo del Padrone, scartai il pacchetto era una gabbietta per il cazzo, ma in quel momento il cazzo era durissimo, Dimitri intervenne e mi colpì le oalle con un calcio preciso anche se non troppo forte, che ottenne lo scopo di farmelo ammosciare, Tamara inserì la gabbietta e la chiuse con il lucchetto in dotazione, poi ognuno prese una delle tre chiavi.
Mi rispinsero a quattro zampe, e in quel momento squillò il telefono sulla scrivania, risposi, era il mio capo che mi chiese spiegazioni su un lavoro che avevo fatto, intanto il Padrone si era seduto al mio posto, si era slacciato i pantaloni e lo aveva tirato fuori, poi sempre mentre parlavo al telefono mi indicò il cazzo e solo con il labiale disse vieni a succhiarlo, mi avvicianai e leccai la punta che aveva già delle gocce
poi lui impaziente me lo spinse in gola, rwstai senza fiato e mi persi la domanda del mio capo, il Padrone lo sfilò, mi fece inserire il vivavoce mi fece rispondere e poi lo ricacciò dentro, poi comincio in rapido dentro fuori che terminò con una sborrata copiosa, ingoiai tutto, la telefonata finì, Dimitri prese il posto del Padrone e si fece sbocchinare anche lui, mi venne sulla faccia, poi toccò a Tamara, che invece mi venne in gola e sui capelli, finito di ripulire tutto il Padrone mi misenil cazzo barzotto in bocca e cominciò a pisciare, piccoli getti che mi consentivano di ingoiare, nel frattempo mi parlava di come aveva conosciuto mia moglie e di come l'aveva convinta a provare a dominarmi e di come lei si era divertita a raccontargli come era riuscita a sottomettermi seguendo i suoi suggerimenti, finito di pisciare si fece ripulire e poi mi disse guai a te se ti levi il plug dal culo, tra qualche tempo anche lei diventerà di mia proprietà, e la farò usare da chi voglio la trasformerò nel mio sborratoio personale, sarà fantastico vedervi usati nei modi più perversi, sarete le mie bestie.
Cominceremo presto, io e Dimitri le faremo una visitina e le faremo capire chi è il Padrone e chi la schiava, con le buone o con le cattive.
Per un po' ancora si illuderà di la tua Padrona , ma presto anche lei sarà la mia cagna e di Dimitri.
Se ne andarono lasciandomi in uno stato confusionale e di prostrazione, ma anche eccitatissimo purtroppo senza possibilità di erezione per via della gabbietta.
Tornai a casa e vidi delle auto sul vialetto, entrai e la trovai sorridente sul divano elegantissima in compagnia dei suoi "simpatici amici e amiche" , tutti mi fissarono, poi lei mi disse non saluti la tua Padrona ? Io divenni rosso dalla vergogna poi però il suo sguardo cattivo mi convinse, mia misi a quattro zampe chinai la testa e andai verso di lei, con le gambe accavallate dondolava il piede, arrivato vicino, mi mise la suola davanti alla bocca e mi disse di leccarla, lo feci tra lo stupore e le risate delle signore, ora lecca le scarpe a tutti i presenti chidendogli il permesso, ormai ero alla mercé di tutti, lo feci, qualcuno mi scansò con il piede schifandomi, altri si fecero leccare, mia moglie chiacchierava amabilmete con le sue amiche e intanto qualche simpatico amico le aveva infilato una mano nella scollatura pizzicandole i capezzoli, dopo un po' tutti erano intenti in pratiche sessuali, io dovevo servire da bere e essere a disposizione, passai la serata a leccare i fluidi, di uomini e donne, per ultimo mia moglie rimase con due amici e si fece scopare e inculare di fronte a me senza ritegno, sborrarono dentro di lei e io dovetti ripulire prima i loro cazzi e una volta che loro furono andati via mia moglie mi ordinò di stendermi per terra, quindi si svuotò nella mia bocca e su fece ripulire i due buchi dilatati dalle scopate.
Ormai non potevo più tornare indietro ero completamente sputtanato, e non era ancora finita ...



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submos1963@gmail.com.

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scritto il
2022-01-03
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